Roma, 08 maggio 2022

Da: Gianfranco di Pretoro [mailto:gdp171144@gmail.com]
Inviato: domenica 8 maggio 2022 16:12
A: mauro.vegni@ecs.it
Oggetto: IL GIRO DORMIENTE NON FA’ BENE AL CICLISMO

Naturalmente,la 3° tappa del Giro,quella da Kaposvar a Balatonfured, l’ultima in Ungheria, lunga ben 201 km, mi ha fatto spegnere il televisore per pensare ad altro. Non è possibile assistere per tante ore al pellegrinaggio di atleti professionisti iscritti per gareggiare. Mi fanno pena gli operatori della RAI che non sanno piu’ cosa inventarsi per tenerci desti .Da anni chiedo agli organizzatori di rinnovarsi tenendo conto delle mutate esigenze del pubblico, di certo abituati ad un ritmo diverso,quello televisivo.Gli Organizzatori delle gare ciclistiche sono stati capaci solo di ridurre un pochino il chilometraggio.Non basta.In questa tappa,oltre al chilometraggio si dovevano stimolare i corridori con piu’ Traguardi Volanti con abbuoni a tempo (almeno in numero di 4).La conclusione,naturalmente,in un circuito cittadino breve,al massimo 5 km(Tempo preso all’ingresso del circuito).Fra 1 ora tornero’ al mio Giro ma insisto nel darvi dei consigli per rinnovare il Giro gia’ dal prossimo anno.

 

Gianfranco  Di Pretoro 

 

 

In questi giorni circola la classifica degli sport piu’ popolari e praticati al mondo nel 2021 incrociando i dati dell’audience televisivo con quelli generati dai media e dai social,la redditivita’ degli sponsor ed il numero dei praticanti.Niente di nuovo,tutti corrono dietro una palla,non importa se è piccola o grande,rotonda od ovale.Quasi tutti si confrontano in squadre,solo il tennis è sport individuale.Perche’ tanto successo?Perche’ tutti forniscono uno spettacolo televisivo perfetto:evento totalmente vivibile,ritmo di gara incalzante(ogni 10-20 secondi avviene un fatto determinante),tempo totale dell’evento non esagerato(intorno alle due ore),regole semplici,coinvolgimento del pubblico e fascia oraria ottimale.

Il Ciclismo su strada,purtroppo, perde quota,esce dai primi 10  dov’era prima del 2000.

Come ho sempre fatto dal 2007,il titolo era”Come rinnovare il ciclismo agonistico su strada”,anche questa volta,se pur sinteticamente,desidero porre la mia riflessione su come spettacolarizzare il ciclismo su strada.Per approfondire,allego alcuni lavori precedenti.

Premetto che alcune mie idee sono state accolte dall’UCI e dagli Organizzatori ma si procede nel rinnovamento agonistico con troppa lentezza.

Quando non ci sono le salite,le forature,le cadute,il dualismo alla Coppi e Bartali,la mancanza di qualunque azione conduce ad un torpore esasperante,facilitato,anche dalla fascia oraria della diretta piuttosto penalizzante.Cosa fare “subito” per migliorare l’Audience televisivo e mediatico portando,di conseguenza,anche il pubblico sulla strada? Di seguito le mie proposte:

 

MENO  KM

1 Ridurre per tutte le gare,mondiali compresi,il tempo ed i chilometri di gara,quattro ore sono gia’ tante.Nel calcio,il tempo di gara è sempre lo stesso in serie C o ai mondiali,cambia l’abilita’ tecnica dei concorrenti.Anche le Classiche si devono accorciare,pure la Sanremo,facendola partire da Voghera(in fondo la Roubaix parte da Compiegne non da Parigi).

 

2 I Circuiti troppo lunghi servono a far conoscere il territorio ma non fanno vivere la corsa.Un giro ampio è sufficiente per questo scopo,poi  tanti giri come in uno stadio.Al mondiale si vedono passare i corridori ogni 25 minuti e vi assicuro che nessuno resiste sul posto per oltre 6 ore!Questo non è piu’ spettacolo.

 

SCARDINARE IL TATTICISMO CON NUOVE IDEE

 

1 PIU’ TRAGUARDI VOLANTI NEI PERCORSI PIANEGGIANTI 

Almeno 4 in 160 km.,valorizzati dai soldi nelle corse in linea e dagli abbuoni e punti nelle corse a tappe.La classifica dei traguardi volanti sara’ unica ogni giorno e premiera’ i migliori 10.

Per stimolare i ciclisti è decisivo che il Montepremio dei traguardi volanti nelle gare in linea sia prossimo a quello del vincitore della corsa.

Nelle gare a tappe,stesso discorso per abbuoni a tempo ed assegnazione dei punti,aumentando,di conseguenza,quelli all’arrivo.

Il Gran Premio della Montagna,è assimilato come soldi ed abbuoni in secondi al traguardo volante.I punti,invece,si sommeranno nella classifica degli scalatori.

Nelle tappe a cronometro,chi ha ottenuto il miglior tempo ha diritto agli abbuoni spettante al vincitore.Non capisco perche’ venga esclusa questa specialita’.

 

2 PIU’ SPETTACOLO NEI CIRCUITI CITTADINI BREVI

Perche’ tanta paura degli organizzatori a far concludere gli ultimi 40 km di corsa in circuiti di circa 5-7 km.?Per doppiare un concorrente ci vogliono almeno 7-8 minuti.Ai mondiali, con questo distacco, vanno tutti ai box.Nelle gare in linea il doppiato va’ eliminato,nelle corse a tappe,il tempo viene preso al primo passaggio sotto il traguardo.Non mi sembra complicato con la nuova tecnologia di rilevamento.Questo è un primo passo verso lo spettacolo ma grandissimo per la sicurezza dei ciclisti grazie alla migliore cura del percorso.

 

3 GIOCO PRONOSTICO SULLA GARA

Giocare ad indovinare il vincitore,i piazzati o qualcosa legato all’evento è un buon collante spettatore/gara.I premi,solo quelli offerti dagli sport,i loro prodotti o servizi,dal piccolo soprammobile all’auto,c’è solo l’imbarazzo della scelta.

 

4 LE CRONO

E’ sicuramente la gara della verita’ ma anche la piu’ noiosa per colpa del regolamento.La partenza fra un concorrente e l’altro va’ ridotto rispetto all’attuale,1 minuto.Addirittura,nelle gare a tappe,seguite dalle televisioni di mezzo mondo,i primi della classifica partono ogni tre minuti.E’ mai possibile che non si riesce a capire che il momento piu’ spettacolare della crono è proprio il sorpasso del concorrente partito prima?

 

5 RIPETERE LA SINTESI DELLE GARE PIU’ IMPORTANTI  NELLE  MIGLIORI FASCE ORARIE

NB:in pista,per cortesia,eliminiamo tante gare simili dalla confusione insopportabile e ripristiniamo l’ELIMINAZIONE,questa si che rispetta il ritmo televisivo,ogni 25 secondi una volata.Meravigliosa,da Olimpiade.La proporrei a Roma in Piazza Navona o al Circo Massimo.Forza con le nuove idee!

 

 Gianfranco  Di Pretoro

 

Di Bernardi Vito

Il mondo del cilcismo locale e nazionale ha trovato una nuova e qualificata vetrina online. Si tratta del sito www.pedaletricolore.it, fondato e diretto da Vito Bernardi, giornalista pubblicista, conosciuto da tutti nell'ambiente delle due ruote. Nelle sue pagine, Bernardi raccoglie notizie, comunicati stampa, immagini di corse, atleti, società, dirigenti, e la più ampia informazione su quello che accade quotidianamente nell'Alto Milanese, ma anche a livello nazionale ed internazionale