Nibali sul podio di Lissone con la figlioletta Emma (Foto Pisoni)

 

Lissone, 16 Settembre 2015.

Davide Rebellin vince la 69^ Coppa Agostoni (Foto Pisoni)
Davide Rebellin vince la 69^ Coppa Agostoni (Foto Pisoni)

69° Coppa Agostoni – Giro delle Brianze (1° prova del Trittico “Regione Lombardia”)

E’ vero, non è mai troppo tardi nella vita specialmente se si ha tanta costanza, voglia di soffrire e grande impegno nel mettersi in gioco a costo di grosi sacrifici.

Questi gli ingredienti fondamentali per illustrare la vittoria di Davide Rebellin che, a 44 anni suonati si è rivelato grande protagonista nel finale di questa 69° edizione della Coppa Agostoni quando ha risposto con tempestività al violento attacco che Vincenzo Nibali ha lanciato ad una quarantina di chilometri dall’arrivo. Guanto di sfida raccolto anche dal suo compagno di squadra, Astana, Michele Scarponi costituendo in testa un terzetto ben amalgamato e che ha collaborato senza limiti o preclusioni fino all’ultimo chilometro quando gli inseguitori erano ormai sulle ruote dei fuggitivi. Ha ceduto Scarponi ma non Nibali e Rebellin che si sono contesi allo sprint la vittoria.

Nibali sul podio di Lissone con la figlioletta Emma (Foto Pisoni)
Nibali sul podio di Lissone con la figlioletta Emma (Foto Pisoni)

La cronaca :

Scattati alle ore 11,00 dal piazzale antistante la Reggia di Monza il gruppo ha iniziato a pedalare di gran carriera quasi a volere sconfiggere la pioggia che, copiosa, bagnava la gara che per 27 chilometri ha marciato a ranghi compatti.

Quindi si forma al comando un otto volante composto da Zilioli (Androni), Postalberger (Bora Argon), Benito Diaz (Esp-Caja Rural), Pozzo (Nippo-Vini Fantini), Ballerini (Unieuro), Tomio (Roth), Schumaker (CCC Sprandi Polkowice) e, Andriato (Brasile-Southeast) subito inseguiti da Baron Castillo (Colombia) e Gazzara (MgKvis) che rimaranno a bagnomaria tra i fuggitivi ed il gruppo per parecchi chilometri prima di rientrare nei ranghi.

Al km 63 gli 8 fuggitivi si riducono a 7 a causa di una caduta che coinvolge 4 fuggitivi che si rialzano quasi subito e rientrano ad eccezione dell’austriaco Postalberger costre ad alzare bandiera bianca per un guasto meccanico.

La pioggia cade sempre insistente ma i 7 fuggitivi non demordono e dopo avere vantato un vantaggio massimo sul gruppo degli inseguitori cronometrato in 4’30”, cominciano a vedere scemare il loro vantaggio che al km. 111 viene cronometrato in 1’14” e, dopo 3 ore di corsa, la media è di kmh. 38,500.

La corsa è sempre più dura, le rampe del Lissolo fanno tante vittime e, anche tra i fuggitivi cominciano a cedere via via, Mattia Pozzo (Nippo-Fantini), Andriato (Southeast), Tomio (Roth) lasciando in testa Zilioli (Androni), Schumaker (CCC Sprandi Polkowice), Benito Diaz  (Esp-Caja Rural) e Ballerini (Unieuro).

Al km. 132 Zilioli sente il fiato degli inseguitori sul collo e prende l’iniziativa con un affondo solitario nella speranza di rilanciare la fuga ma il tentativo fallirà ad una quarantina di chilometri dall’arrivo quando entra decisamente in scena il Tricolore Vincenzo Nibali che trascina con sé anche il compagno Scarponi e il “Veterano” Davide Rebellin.

Dalle retrovie emergono Finetto (Southeast) e Gasparotto (Wanty) che però non riescono a sostenere il ritmo del terzetto e, poco dopo, saranno costretti anche loro a desistere.

Si entra così nel circuito finale tutto tracciato in territorio cittadino, il vantaggio è ancora ottimo, circa 1 minuto a meno di 20 km dalla meta e, nel carosello cittadino, gli inseguitori guadagnano leggermente ma costantemente, secondo su secondo sui fuggitivi che però continuano a collaborare onestamente tra loro. Poi nell’ultimo giro la “quasi resa”. Scarponi si rialza dopo l’ultima “trenata” e Nibali e Rebellin sembrano rimandare tutto alla volata. E così avviene, gli inseguitori sono ormai a ruota ma Rebellin ha un ultimo scatto d’orgoglio (come d’altronde anche Nibali) ma l’esito dello sprint premia Rebellin, una vittoria che, non vogliamo essere cattivi profeti e con tutto rispetto verso il corridore, potrebbe anche essere un “Premio alla Carriera”

Vito Bernardi   –  Fotoservizio di Antonio Pisoni

Da sx. Nibali, Rebellin e Bonifazio, Podio della 69° Coppa Agostoni (Foto Pisoni)
Da sx. Nibali, Rebellin e Bonifazio, Podio della 69° Coppa Agostoni (Foto Pisoni)

Ordine d’arrivo, 1.Davide Rebellin (CCC Sprandi Polkowice) km 198 in 5h04’28” media kmh. 39,019; 2.Vincenzo Nibali (Astana); 3.Nicolò Bonifazio (Lampre-Merida); 4.Giacomo Nizzolo (Nazionale  Italiana); 5.Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf); 6.Andrea Pasqualon (Roth-Skoda); 7.Simone Ponzi (Southeast); 8.Maciej Paterski (CCC Sprandi Polkowice); 9.Enrico Gasparotto (Wanty – Groupe Gobert); 10.Antonino Parrinello (D’Amico-Bottecchia).

Vito Bernardi  –  Fotoservizio di Antonio Pisoni

Di Bernardi Vito

Il mondo del cilcismo locale e nazionale ha trovato una nuova e qualificata vetrina online. Si tratta del sito www.pedaletricolore.it, fondato e diretto da Vito Bernardi, giornalista pubblicista, conosciuto da tutti nell'ambiente delle due ruote. Nelle sue pagine, Bernardi raccoglie notizie, comunicati stampa, immagini di corse, atleti, società, dirigenti, e la più ampia informazione su quello che accade quotidianamente nell'Alto Milanese, ma anche a livello nazionale ed internazionale