Roma, 14 dicembre 2021

 

quanto spazio non utilizzato?

 

Da: Gianfranco di Pretoro [mailto:gdp171144@gmail.com]
Inviato: martedì 14 dicembre 2021 12:37
A: ‘Consulta Sicurezza’ <consulta.sicurezza@romamobilita.it>
Oggetto: R: Le 101 proposte della Consulta Cittadina

Carissimo Roberto Pallottini

Preg.ti Componenti della Consulta Sicurezza

 

Ti ringrazio per la completa documentazione anche se devo confidarti di essere dispiaciuto nel non scorgere il mio nome nemmeno tra i referenti del gruppo lavoro “Infrastrutture-pedonale e ciclabile” visto che la costruzione dei ciclodromi, presentata dal sottoscritto-FCI LAZIO, è ben inserita fra le opere prioritarie.Desidero,come faccio dal 1987,impegnarmi per la sicurezza dei ciclisti,di tutti i ciclisti,non solo degli iscritti alla Federazione Ciclistica Italiana Lazio di cui sono l’attuale responsabile Piste ciclabili e sicurezza.

La “Vision zero” è il mio primo obiettivo mettendo in campo tutta l’esperienza degli 8.000 km annuali su tutte le strade!

 

                                             PROPOSTE 2022

                                                                                 Federazione Ciclistica Italiana del Lazio

Di Pretoro Gianfranco

 

Premessa:

Dai dati statistici ACI-ISTAT 2020 le strade extra urbane sono le piu’ pericolose.In particolare quelle delle aree metropolitane.

-Le Vittime:1.139 nelle strade extra urbane-1.061 nelle urbane,dove sono pero’ maggiori gli incidenti-195 in autostrada.

-Tasso di mortalita’(rapporto morti/incidenti con lesioni a persone).La media nazionale è 2,0 ogni 100 incidenti.Strade urbane 1,2-autostrade 3,6-extra urbane 4,4.

-Le cause di incidenti :Guida distratta 15,7%-mancato rispetto della precedenza 14,5%-velocita’ 10%.La guida distratta fa’ piu’ danni nelle strade extra urbane per la maggiore velocita’ dei mezzi.

Il ciclista nelle strade periferiche ed intorno a Roma non è un optional,è un utente della strada,mettiamolo in sicurezza come in tutte le nazioni piu’ evolute.

 

1° COLLOCARE LA CORSIA SU TUTTE LE STRADE INTORNO ED IN USCITA DA ROMA VERSO LE METE TURISTICHE PIU’ VICINE.

La semplice corsia disegnata a terra si puo’ realizzare su tutte le strade perche’ non causa disagi alla circolazione in quanto  i motorizzati,in assenza del ciclista e del pedone,possono invaderle.Tale normativa dovrebbe essere inserita nel codice della strada,ma,in attesa che lo sia,la Regione Lazio puo’ decidere sull’argomento di sua iniziativa.Leggere e vedere gli allegati dal n.1 al 7.

 

2° COSTRUIRE LA CORSIA ASFALTATA BONIFICANDO LE PERICOLOSE CUNETTE LATERALI.

La corsia disegnata a terra(proposta n. 1) è utilissima per riconoscere al ciclista il suo spazio su tutte le strade,ma non offre,certamente, la stessa sicurezza della pista ciclabile separata dalla viabilita’ ordinaria.Purtroppo,queste seconde,non trovano la facile ubicazione per la ristrettezza di tante strade e costano non poco.Il giusto compromesso,lo si trova bonificando le terribili cunette laterali molto frequenti nelle strade periferiche della Capitale e provinciali.Leggere e vedere gli allegati dal n.8 al n.11)

Sono certo che tali infrastrutture ridurranno tanti incidenti e soprattutto si pedalera’ piu’ tranquilli.

 

Distinti saluti

 

Gianfranco  Di Pretoro

Federazione ciclistica italiana Lazio

Responsabile piste ciclabili e viabilita’

 

Roma,14 12 2021

 

 

 

a: Consulta Sicurezza [mailto:consulta.sicurezza@romamobilita.it]
Inviato: lunedì 13 dicembre 2021 17:45
A: undisclosed-recipients:
Oggetto: Le 101 proposte della Consulta Cittadina

 

Gentilissimi, di seguito un messaggio da parte del Presidente Pallottini.

 


Guardate in Olanda….!

Gentili membri della Consulta Cittadina,

 

per un migliore svolgimento dell’ Assemblea Plenaria della Consulta che si terrà il 15 dicembre p.v. relativamente ai tre tavoli di lavoro previsti, vi inviamo l’elenco delle 101 proposte elaborate dalla Consulta e l’elenco di quelle indicate come prioritarie nel 2018.

Inoltre, appena possibile, vi invierò anche alcuni progetti più recenti a più alto grado di fattibilità.

Vi chiedo cortesemente di visionare il materiale allegato prima dell’Assemblea per poter rendere così più fluido il lavoro durante lo svolgimento della stessa relativamente ai punti 6 e 7 dell’ordine del giorno.

 

Infine, per chi volesse approfondire ulteriormente l’argomento, potete trovare  l’intero documento sul sito RSM al link:     

https://romamobilita.it/sites/default/files/sicurezzastradale/consulta/1_Osservazioni%20e%20Proposte_PROPOSTE%20PRIORITARIE_2018.pdf

 

 

Cordiali saluti e a presto,

Il presidente

Roberto Pallottini

 2_Osservazioni e Proposte_ALLEGATI_2018.pdf

 OSSERVAZIONE E PROPOSTE_ADDENDUM.pdf

 OSSERVAZIONI_PROPOSTE_PARTE1.pdf

 OSSERVAZIONI_PROPOSTE_PARTE2.pdf

 

come dovrebbe essere anche a Roma!

Segreteria di Coordinamento della Consulta – Roma Servizi per la Mobilità Srl

e-mail: consulta.sicurezza@romamobilita.it

Preg.ti

MAURO Antonelli-Responsabile Segreteria Tecnica-Ministero Infrastrutture e Trasporti

ALESSANDRO MORELLI-Presidente della IX Commissione Trasporti della Camera dei Deputati

EUGENIO PATANE’-Presidente della VI Commissione Mobilita’ della Regione Lazio

GIAMPIERO ORSINI-Direttore Viabilita’ Dipartimento VII della Citta’ Metropolitana di Roma

PIETRO CALABRESE-Assessore della Citta’ in Movimento-Comune di Roma

CAROLINA  CIRILLO-Responsabile Dipartimento Mobilita’-Comune di Roma

FABIO PACCIANI-Responsabile Infrastrutture e Manutenzione-Comune di Roma

VIRGINIA RAGGI-Sindaca di Roma e della Citta’ Metropolitana della Capitale

LETTERA   APERTA  

  

           LA CORSIA CICLABILE SU TUTTE LE STRADE

                             LO SPAZIO DOVUTO A CHI PEDALA 

                                                

Onorevoli Deputati,Signori Dirigenti nel settore della Mobilita’

Chi Vi scrive è Gianfranco Di Pretoro,Presidente dell’Associazione G.D.P.,70 anni in bicicletta,giornalista appassionato di ciclismo.Nel 2019 ho pedalato per 8.000 km,70% in citta’ e 30% fuori.Tante strade con la paura dei motorizzati schizofrenici, favoriti,sicuramente, da una cultura che considera marginale la presenza dei ciclisti.La legge ci inserisce fra le utenze deboli ma ci spettano poche piste ciclabili ,tutte conquistate dopo estenuanti riunioni e lotte intestine con alcuni  cittadini.Sono rarissime,poi, le ciclovie separate nelle aree metropolitane delle grandi citta’.Nell’ultimo decennio,i Comuni,hanno sempre piu’ inserito la bicicletta quale mezzo di eccellenza nella mobilita’ sostenibile,trascurando,pero’, i ciclisti che si spingono verso le borgate ai suoi margini, in direzione dei paesi vicini per le loro attrazioni paesaggistiche,in sintesi,tantissimi appassionati cicloturisti e ciclosportivi, abbandonati al loro destino nelle strade piu’ pericolose d’Italia.

Questa affermazione non è campata in aria,lo dicono i dati Istat 2018 che sottolineano l’impennata degli incidenti stradali nelle strade extra urbane: n.36.271 incidenti + 3,4% , mentre diminuiscono nelle strade urbane (-2,9% ) e nelle autostrade(- 0,2%).

La trascuratezza degli amministratori comunali su quest’argomento,l’opposizione di alcune associazioni cicloambientaliste, sono incomprensibili nei riguardi di persone che si muovono senza disturbare,senza avvelenare l’aria,veri e propri benemeriti della societa’,alla ricerca solo di sensazioni di liberta’.

Lo sanno benissimo gli Olandesi,i Tedeschi,gli Svizzeri,i Danesi che non fanno mai mancare la corsia ciclabile sulla carreggiata anche se la strada è stretta 7 metri.

Costa poco,è facile da realizzare,non da’ fastidio a nessuno,migliora la sicurezza ed il rispetto del ciclista.E’ giunto il momento di dare seguito a queste corsie anche in Italia in attesa delle ciclovie separate che comunque saranno sempre scarse !

COSA INTENDO PER CORSIA  CICLABILE “DI RISPETTO” ?

Il sottoscritto l’ha sempre chiamata “Corsia di rispetto”per l’alto senso civico che ne deriva verso i ciclisti da parte degli altri utenti della strada.

La corsia ciclabile(Foto 1) è una bike lane di circa 1 mt. collocabile su tutte le strade ,fuori  e nei centri abitati, quando non è possibile costruire la classica Ciclovia separata dalla viabilita’ ordinaria.Ultimamente,in Olanda,per ridestare gli automobilisti distratti,tale corsia e’ delimitata esternamente dalla banda rumorosa con catarifrangente per la notte(Foto 2-3).In altre nazioni è evidenziata semplicemente da due linee sull’asfalto(Foto 4-5-6-7)

PERCHE’  CONVIENE ?

-Finalmente,al ciclista,gli viene riconosciuto il suo spazio su TUTTE le strade anche se strette 7 mt.La visibilita’ immediata di tale infrastruttura migliora la sicurezza di chi pedala,giorno e  notte che sia(Foto 8).

Non limita la circolazione dei motorizzati  perche’,tale corsia,in assenza del ciclista,puo’ essere invasa (Foto 9).

-Grazie alla sua semplicita’ è molto economico impiantarla.Lo stesso vale per la sua manutenzione.

-Il ciclista, toccato nell’interno della ciclovia, è risarcito sicuramente (In Olanda,tale argomento è  ben descritto nell’Art.185 del loro Codice della strada).

-Consente di realizzare una fitta ed utile rete ciclabile.

COSA NECESSITA ?

-l’inserimento di tale “Bike Lane”con le predette regole nel Codice della Strada o se possibile,nei regolamenti viari regionali e comunali.

-Il livellamento di eventuali  buche e tombini al manto stradale.

-Il divieto assoluto di parcheggiare nell’interno della Corsia.

-Come ogni corsia preferenziale  necessita della Segnaletica verticale indicata allo scopo.

DOVE COLLOCARE  LA CORSIA DI RISPETTO ?

Lungo le direttrici in uscita dalla citta’ verso le mete piu’ pedalate dai cicloturisti e ciclosportivi.E’ sufficiente,prima di decidere le varie direzioni,sentire le associazioni locali di ciclismo.

Tale corsia,con il medesimo regolamento(riservata a pedoni e ciclisti,realizzata dove non si possono costruire marciapiedi e piste ciclabili.I motorizzati possono invaderla solo in assenza degli aventi diritto)puo’ essere collocata in certe strade cittadine come ad esempio Via Vigna Girelli a Roma(municipio XI-Foto 10).

Ho sempre sostenuto che la convivenza tra ciclisti e motorizzati è impossibile per la diversa natura dei mezzi e velocita’ .La sicurezza del pedalatore la si ottiene SEPARANDOLO dalla viabilita’ ordinaria.

La “Corsia di Rispetto” è il punto di partenza,un valido compromesso verso la sicurezza ciclistica!

AZIONI  UTILI A MIGLIORARE LA SICUREZZA DEL CICLISTA  SULLA  STRADA

Premessa :i dati ISTAT evidenziano che il 40,8 % degli Incidenti 2018(n.90.313) sono stati causati da TRE infrazioni:distrazione alla guida,mancato rispetto della precedenza e velocita’ elevata.

CONTRASTO  ALLA  VELOCITA’  ED  ALLA  DISTRAZIONE

E’ ora di finirla con i controlli ridicoli della velocita’.I vigili segnalano la loro postazione,i motorizzati passano come lumache per poi scatenarsi subito dopo.Esistono strumenti moderni come l’Autovelox Trucam  che misura a distanza la velocita’,l’uso del cellulare(ora è prevista la sospensione della patente) e le cinture slacciate.

MEGLIO  PREVENIRE  CHE  SUBIRE  E PUNIRE

Quasi sempre si scopre la guida alterata da sostanze vietate solo dopo l’incidente.A noi ciclisti,utenti deboli senza AirBag ,interessa assolutamente prevenire gli infortuni.

-Ci viene in aiuto l’elettronica in auto come  iBooster della Bosch che frena automaticamente il mezzo vicino al ciclista o i sensori radar a medio raggio(MRR) sulle portiere per segnalare in tempo l’arrivo del pedalatore.

-C’è il sensore che non fa’ partire l’auto quando percepisce il tasso alcolemico alto.Lo Smart Key della Honda gia’ funziona.Altro sistema,avvisa il guidatore stanco. Peccato che non esista uno strumento simile per fermare gli esuberanti piloti cocainomani.

Questi strumenti andrebbero resi obbligatori al piu’ presto!

SCORAGGIARE IL PARCHEGGIO IN DOPPIA FILA

In citta’,a causa della sosta selvaggia,i ciclisti,si espongono continuamente al passaggio delle auto piu’ veloci.I vigili dovrebbero scatenarsi con lo “Street Control” .

PUBBLICITA’  PROGRESSO .Di seguito alcuni argomenti da diffondere:

-Prestare attenzione all’apertura improvvisa delle portiere auto.

-Superare i ciclisti a distanza rassicurante.Preferisco questo tipo di informazione piuttosto che spendere i soldi per riempire le strade di questa segnaletica ,impossibile da rispettare in certe strade strette(vedi Via della Magliana a Roma) e difficilmente sanzionabile quando si impatta.

-Ciclisti,siate visibili sempre,di giorno e di notte!

-Usate il Casco sempre!So’ benissimo che tanti ciclisti urbani si oppongono alla sua obbligatorieta’. Per esperienza personale,lo consiglio vivamente.Il casco serve di piu’ quando si va’ piano,particolarmente in citta’.Ricordo appena quell’auto uscita improvvisa dal passo carrabile,poi l’ospedale e quel casco ammaccato a cui devo la vita!

RINNOVO DELLE PATENTI  AGLI ANZIANI

Sempre secondo i dati ISTAT 2018 una categoria che ha subito o causato incidenti è la fascia di eta’ dai 70 ai 74 anni per gli uomini e dai 70 agli 84 anni per le donne.Non poteva essere altrimenti visto come si effettua il rinnovo della patente di guida.Chi deve rinnovarla riempie un modulo in cui autocertifica il suo stato di salute.Poi la visita oculistica risibile.Una barzelletta.E’ ora che si coinvolga almeno il medico di famiglia.

PERICOLI  IMMINENTI NELLE  PISTE  CICLABILI

Non basta la loro scarsa manutenzione,le infide buche,lo zig zag dei running e dei cani ,ora sono autorizzati a circolare anche le bici elettriche,i monopattini,skate ed hoverboard anch’essi a batteria.In poche parole tanta confusione che ti porta a tornare in mezzo al traffico veicolare.

CICLODROMI  NELLE GRANDI  CITTA’

I giovani adolescenti sono i veri assenti del ciclismo.Sotto i dieci anni li sottoponiamo all’educazione stradale nelle scuole per poi lasciare le loro bici in cantina.I ragazzi,hanno bisogno di incontrarsi con i compagni e scatenare la loro energia.Purtroppo,gli impianti nelle grandi citta’,riguardono altri sport e non il ciclismo,attivita’ formativa,utile per acquisire l’abilita’ di guidare un mezzo anche per il  futuro.Sono certo che i ciclodromi nelle borgate attrarranno tanti giovani  e porteranno finalmente un po’ di serenita’ nelle famiglie.

Prendere esempio anche dalla Spagna

 

Roma,6 2 2020                                                             Gianfranco  Di Pretoro

Presidente G.D.P. a.s.d.

Via Vigna Girelli n.25  00148

Tel.Cell. 3280608637- Allegate  n. 10 Foto esplicative

PROPOSTE  2018 

FEDERAZIONE CICLISTICA  ITALIANA  LAZIO “Gianfranco  Di Pretoro

1 Ciclostrada  Roma-Fiumicino

Concludere la pista ciclabile di competenza del Comune di Roma unendola a quella di Fiumicino.Sono 11 km passando per Ponte Galeria,attualmente in sterrato(Foto 1).Il progetto ha superato tutte le formalita’ necessarie ed anche finanziato per due volte dalla Regione Lazio per quasi 2.000.000 di Euro al Comune di Roma.Non sono stati usati!Tale opera consentirebbe ai numerosi ciclisti di pedalare in sicurezza verso il mare(Foto 2).

2 Sistemazione ciclistica della Cristoforo Colombo dal Gra ad Ostia

Lavori per la lisciatura “corsie laterali “della C C con la fresatura dei rialzi.Le radici costringono il ciclista ad occupare la strada percorsa dalle auto(Foto 3).Collocazione della Banda Rumorosa sulla linea esterna di tali corsie(Foto 4) e la segnaletica luminosa indicante la velocita’ controllata limitata ad  80 kmh(Foto 5). 

3 Litoranea da Torvaianica(Villaggio Tognazzi) a Fregene

E’ un percorso pedalato ogni giorno ma anche tanto pericoloso per i ciclisti.C’è spazio libero per realizzare una straordinaria ciclostrada.Il progetto potrebbe trovare il finanziamento dell’Europa,dello stato italiano e della presidenza della Repubblica(Foto 6 e 7 ).Tale itinerario, ciclisticamente parlando, potrebbe completarsi con l’Anello Presidenziale intorno alla Tenuta.

4 Corsie di rispetto lungo tutte le strade laziali percorse dai ciclisti

Tali infrastrutture farebbero fare un salto di qualita’ sulla convivenza dei vari utenti della strada.Infatti,il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti (Senatore Nencini)sta’ lavorando per la modifica del codice della strada.In sintesi, tale “corsia” riconoscerebbe al ciclista lo spazio sulla strada,anche se stretta 7 mt.Chi pedala nell’interno avra’ la precedenza, mentre,gli altri mezzi, potranno invaderla solo in sua assenza.Il costo è veramente limitato  ed è gia’ in uso su tanti percorsi olandesi(Foto 8).Le strade verso le mete ciclistiche piu’ appetibili come l’Appia Nuova (Castelli Romani),la Tiburtina, la Tiberina,l’Aurelia e la Flaminia attendono tale corsia !

5 Il Ciclodromo in ogni Provincia del Lazio  

Il Ciclismo,non solo è uno sport ma ,si è rivelato,decisiva pratica formativa per educare i giovani.Eppure,si distingue per non avere impianti dove farli esercitare in tranquillita’. Roma,Capitale d’Italia,ne dovrebbe costruire almeno 4  per soddisfare le esigenze di  tutti i Municipi.Il Ciclodromo è un’opera utile e poco costosa:il circuito asfaltato di 1.600 mt,recintato, costa circa 350.000 Euro,se completato della foresteria e dell’illuminazione solare,circa 800.000 Euro.Naturalmente,i vari comuni,dovranno cedere gratuitamente il terreno necessario per impiantarlo,circa due-tre ettari(Foto 9-10). 

quanto spazio non utilizzato?

-Ill.Presidente della Repubblica Italiana Prof.Sergio Mattarella

-Ministro Infrastrutture e Trasporti Dr. Enrico Giovannini

-Infrastrutture e Mobilita’ Regione Lazio Dr Stefano Ferrante

-Sindaca di Roma Dr. Virginia Raggi

-Viabilita’-Citta’ metropolitana di Roma

Roma,27 4 2021

 

                                              Lettera Aperta

                 LA BICICLETTA ,FUORI CITTA’, E’ MORTALE

Silvia Piccini(Foto 1),ciclista juniores di talento, è stata investita ed uccisa mentre si allenava in bicicletta verso Rodeano(Udine).I ciclisti FUORI CITTA’ SONO I PIU’ ESPOSTI AGLI INCIDENTI GRAVI.Si parla sempre piu’ di mobilita’ sostenibile,si realizzano piste ciclabili in citta’ ma si trascurano le ciclovie nelle aree metropolitane con le sue attrattive turistiche.

La strada dove è stata uccisa Silvia è una delle tante provinciali italiane,proprio quelle strade dove i ciclisti si allenano e spesso,subiscono seri incidenti(Foto 2).

Per mettere in sicurezza la vita dei cicloturisti e dei ciclosportivi sono necessarie le CICLOVIE SEPARATE dalla viabilita’ ordinaria(Foto 3).Purtroppo sono costose,rare e trascurate.Ci vuol tanto a bonificare le numerose cunette laterali e destinare lo spazio recuperato alla ciclovia autonoma(Foto 4)?

Poi ci sono gli esempi negativi come la ciclovia di via Arno(Foto 5):4 km a fianco della Tenuta di Castel Porziano ,da via di Pratica alla Litoranea.Questa ciclovia doveva essere l’inizio di un magnifico giro ,quello delle “mura presidenziali”, invece,oggi,porta solo allo squallore piu’ assoluto(Foto 4)costringendoci a pedalare in  mezzo ai motorizzati impazziti(Foto 6-7)).

Siamo stanchi di parole senza contenuti,di soldi assegnati alla piste ciclabili “fuori citta’ “  e dirottati ad altri progetti,NOI CICLISTI,in qualita’ di utenti della mobilita’ nazionale,vogliamo che ci venga assegnato uno spazio visibile su TUTTE le strade(Foto 8-9),anche se strette,come il marciapiede per il pedone.

Nei paesi del Nord Europa,quando,per la limitatezza della carreggiata, non si puo’costruire la classica pista ciclabile ,le corsie disegnate a terra,non mancano mai(Foto 10).Tali infrastrutture,oltre a costare pochissimo, non determinano disagi alla circolazione perche’,in assenza del ciclista,il motorizzato puo’ invaderle.Ultimamente,per far fronte alla distrazione imperante del motorizzato,la corsia ciclabile,è evidenziata esternamente dalla Banda Rumorosa(Foto 11-12).

E’ necessario,come ha fatto l’Olanda,inserire questa tipica corsia ciclabile nel codice della strada(o fare un regolamento regionale appropriato) ed in fase di realizzazione,non dimenticare la  lisciatura del manto stradale visto che l’attuale banchina è infernale(Foto 13).Tanto per essere propositivi,progettiamola subito sulla Litoranea tirrenica da Ostia verso il sud Italia,estremamente pericolosa(Foto 14).

In attesa del  Vostro riscontro in materia,invio distinti saluti.

Gianfranco  Di Pretoro

Federazione Ciclistica Italiana Lazio

Responsabile Piste ciclabili e Sicurezza

All.14 Foto    (Foto utilizzate in parte perchè sempre riportano allo stesso problema che chi dovrebbe intenderlo…..

Gianfranco  Di Pretoro (FCI LAZIO)

Di Bernardi Vito

Il mondo del cilcismo locale e nazionale ha trovato una nuova e qualificata vetrina online. Si tratta del sito www.pedaletricolore.it, fondato e diretto da Vito Bernardi, giornalista pubblicista, conosciuto da tutti nell'ambiente delle due ruote. Nelle sue pagine, Bernardi raccoglie notizie, comunicati stampa, immagini di corse, atleti, società, dirigenti, e la più ampia informazione su quello che accade quotidianamente nell'Alto Milanese, ma anche a livello nazionale ed internazionale