Ninove (Belgio), 27 febbraio 2021
Dopo 26 anni un altro Ballerini
Sono cinque le vittorie Tricolori in questa gara di apertura della stagione ciclistica in Belgio la Omloop Het Nieuwsblad, (km. 201) la prima la conquistò il compianto Franco Ballerini nel 1995 e, guarda caso, lo stesso anno in cui vinse la “Parigi-Roubaix” che poi costituisce da anni, lo stesso sogno di Davide Ballerini che non ha mai conosciuto il nostro ex CT della Nazionale e non ne era parente.
Quinta vittoria Italiana dunque in questa gara di seconda fascia si ma assolutamente valida, di peso e prestigiosa dopo quelle di Franco Ballerini (1995), Bartoli (2001), Filippo Pozzato (2007) e Paolini (2013), un successo che rilancia decisamente il nostro ciclismo a livello mondiale dove torniamo ad affacciarci con obiettivi di vittoria nelle corse importanti e Monumento del panorama ciclistico mondiale.
Non è un mistero che Davide Ballerini ha un sogno nel cassetto fin da quando militava tra gli juniores e questo sogno si chiama “Roubaix”, un sogno che ha già saputo più volte tramutare in realtà fin da quando 3 anni fa debuttò tra i professionisti con la maglia del Team “Androni Giocattoli-Sidermec”.
Terza vittoria stagionale dunque per il nostro “Campioncino” di Cantù e tutte e tre conquistate all’estero una gara diciamo così “propedeutica alla Roubaix con i 9 settori in pavè ed i 13 “Muri” da superare un esame nettamente superato alla grande ed una sorta di “Brevetto” per Ballerini che in questo “Wolfpack” che costituisce il gruppo dei….lupi…..pronti per vincere, Davide è un rappresentante di spicco in una squadra, la Deceuninck Quick Step che ne è il fulcro internazionale.
La gara odierna è stata movimentata anche da alcuni campioni come l’iridato Alaphilippe (Deceuninck), l’Olimpionico Van Avermaet (Ag2R Citroen), Vanmarke (Israel) Pidcock (Ineos Granediers) ed altri.
Negli ultimi chilometri la Deceuninck ha preso letteralmente in custodia il gruppo compatto complice anche il vento per favorire l’arrivo allo sprint.
Poi l’esplosione di Davide Ballerini con una volata che non ha lasciato spazi e velleità a nessuno e la vittoria è sua e con la vittoria, anche il “nulla osta” a giocarsi le sue carte nell’inferno del nord in quella Parigi Roubaix pronta ad uscire dai sogni nel cassetto per diventare realtà una tanto attesa realtà per riportare il ciclismo Italiano in alto, sempre più in alto come daltronde merita.
E un applauso anche per il trentino Matteo Trentin (Uae Team) per la sua brillante ottava piazza nell’ordine d’arrivo.
Grazie Davide : Coraggio e Avanti!
Servizio a cura di : Vito Bernardi