Borgo Valsugana, 26 Maggio 2022
Nelle foto di Remo Mosna la storia, le fatiche, i paesaggi, le vittorie e tanto altro….
Maggio, è il mese della Madonna ma anche del Giro D’Italia un Giro quest’anno dal sapore particolare perchè Borgo Valsugana è “Città di Tappa”, sede di partenza della 18° frazione con meta Treviso.
Un’occasione da non perdere per i tantissimi appassionati dello sport delle due ruote spinte dalla forza dei pedali che in Trentino dimorano dappertutto e li vedi proprio quando c’è una gara, senza distinzioni tra quelle dei Campioni affermati e quelle in cui gareggiano i Campioni di domani cioè i “Giovanissimi”.
Ma questa volta la Tappa ha un valore incommensurabile, non ci sarà la canonica lunga attesa per una visione rapida, eccoli arrivano e, nemmeno il tempo di riconoscerli che già pedalano laggiù in fondo alla strada lasciandoti qualche ricordo sfuggente e qualche dubbio sull’identità di qualche corridore con maglie coperte da 1000 scritte pubblicitarie corridori con occhiali quasi più estesi del volto verrebbe da dire (senza offesa per alcuno), delle maschere……!
Ma ribadiamo che quest’anno è diverso, Borgo Valsugana è Città di Tappa, nessuna snervante attesa, non un passaggio veloce ed indecifrabile ma una vicinanza dei corridori e di tutto il seguito per qualche mezzora.
Scatti con i cellulari, occhi sgranati per osservare le ammiraglie e i pulmann che ospitano i corridori prima di recarsi al foglio firma e di indossare il casco prima del “Pronti Via” e lasciare il posto a tante considerazioni e speranze di rivedere ancora quello che è uno spettacolo che affascina tutti, grandi e piccini, uomini e donne.
Ma quando ti trovi a tu per tu con personaggi come Remo Mosna, allora hai la certezza che non devi attendere, attendere e poi vederteli sfuggire sotto gli occhi senza quasi vederli e sicuramente senza riconoscerli perchè il Giro è li nei suoi Klik, nei suoi poster.
Una sequenza di immagini a ritroso nel tempo, immagini che ti parlano di tante vittorie e, consentitemi il termine, ancora più tante fatiche a volte quasi sovrumane che questi Atleti compiono giorno dopo giorno.
E che Remo Mosna da Poeta dell’Immagine le documenta, le cataloga e, soprattutto, le custodisce con pazienza certosina, con competenza da professionista e con amore da appassionato del ciclismo da lunga data.
Di questo gli va dato atto e merito per il suo lavoro, per questa Mostra che costituisce l’ennesimo capitolo di un libro che parla di ciclismo, che esalta il ciclismo, che onora chi lo pratica con tanta ma tanta fatica.
E il mondo del ciclismo ringrazia con un affetto che proviene sia dagli addetti ai lavori ma, soprattutto dai tifosi, dagli appassionati che nelle foto esposte nella sala Klein hanno potuto gustare tante immagini, tanta storia tanto splendore che solo il ciclismo sa evidenziare e tramandare di generazione in generazione perchè lo sport delle due ruote spinte dalla forza dei pedali non morirà mai come non morirà mai il Mondo che, come le ruote gireranno sempre.
Un grazie a Remo Mosna per le sue fatiche, il suo impegno, la sua passione, il suo estro!
