Faenza, 30 maggio 2020
Renato Laghi un Signor Corridore
Renato Laghi, romagnolo di Errano (a 10 minuti da Faenza) dove è nato l’8 dicembre 1944, corridore professionista dal 1967 al 1979.
Tredici anni di onoratissima carriera con una sola vittoria ma tanti piazzamenti, moltissime corse portate a termine e sempre in trincea, in prima fila al servizio delle squadre nelle quali ha militato e al servizio di Campioni come Franco Bitossi con il quale, ancora oggi è legato da immutata e sempre più salda amicizia.
Perciò anche se il traguardo veniva tagliato per primo dal suo capitano, la vittoria era anche la sua perchè il Renato era “Il Renato”.
E se, lo ripetiamo, la vittoria sua, personale, da incorniciare è stata una sola ma così bella e così importante che può ricordarla con tanto vanto ancora oggi.
Era il 9 giugno del 1977, una giornata assolata calda e il nostro Renato, casacca della Vibor, stava disputando il Giro d’Italia, esattamente si era alla 19° tappa, 205 i chilometri percorsi alla media di 35,362 km orari e Renato Laghi taglia per primo il traguardo di San Pellegrino dopo avere imbastito una fuga con altri corridori tra i quali lo spagnolo Domingo Peruregna che poi via via staccò.
E Renato precedette il Tista Baronchelli di 1’32” e lo svizzero Kraft.
Ma perchè è stata così importante questa vittoria?
Perchè gli valse un premio ambitissimo che ricordava un signore del microfono sportivo : Mario Ferretti che pronunciò una frase che rimase storica nella storia del ciclismo e che il figlio, Claudio (anche lui telecronista Rai e scomparso pochissimi giorni fa) decise di onorare e ricordare appunto con una Targa da assegnare al corridore che avesse vinto una gara col maggior distacco e il maggior numero di chilometri.
Record realizzato appunto da Renato Laghi in quella tappa che ora lui ricorda per sempre con quella Targa così prestigiosa che, da sola, attesta e qualifica una carriera.
Una carriera svolta su due ruote spinte dalla forza dei pedali e che hanno consegnato Renato Laghi alla storia del ciclismo e nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo.
Alè Renato : “Coraggio e Avanti”