Treviso, 28 ottobre 2020
Riceviamo e pubblichiamo come da richiesta dei mittenti
Carissimo Rocco Marcheggiano,
Carissimi tutti destinatari,
abbiamo provveduto a pubblicare, come da sua richiesta, il suo messaggio.
Contestualmente, sulla stessa pagina, potrà leggere anche la mia risposta a nome della redazione di ciclismoweb.net:
Cordiali saluti
Andrea Fin
Il giorno 28 ott 2020, alle ore 12:03, Ristorante Pizzeria da Rocco <rist.darocco@gmail.com> ha scritto:
Buongiorno. Con cortesia di pubblicazione…
Alcuni titoli apparsi in questi giorni:
“FCI: Silvio Martinello ha riacceso il confronto”
“Silvio Martinello: vedo sgradevoli operazioni di discredito della mia persona”
“Silvio Martinello: lavoriamo insieme per un ciclismo migliore”
Penso di essere in questo momento la persona con la minor voglia di essere protagonista, in assoluto. Quattro anni di Vicepresidenza FCI mi hanno portato a profonde riflessioni su quanto sia bello, il più delle volte, tacere. Sono arrivato a Roma armato delle più floride intenzioni di cambiare o quantomeno invertire un andamento che, dal “mio Piemonte”, vedevo lanciato in una pericolosa discesa.
Non mi è stato possibile e non è questa la sede per descriverne i motivi; ma dalla mia posizione ho potuto vedere, conoscere e analizzare aspetti e provvedimenti per i quali molte volte ho comunque voluto, senza presenzialismi e proclami, imporre modifiche su decisioni ed esiti.
Sono Rocco Marchegiano e leggo in questi giorni su alcuni siti di ciclismo, specializzati e di settore, una campagna denigratoria verso la Federazione Ciclistica Italiana, con articoli a firma di prestigiosi Direttori, nei quali si attacca la Dirigenza, non per inefficiente o assenza, ma perché avversa nei confronti del nuovo che avanza, sempre utilizzando i soliti sistemi, mettendo in contrapposizione i Dirigenti regionali e con loro, il sistema. Si dimentica, ahimè, troppo velocemente come l’attuale Presidente e l’intero Consiglio, siano riusciti in un momento così difficile a permettere, sostenendone fattivamente la disputa, sia i Campionati del mondo su strada sia i Campionati europei su pista in Italia e abbiano contribuito anche alla disputa di quasi tutti i Campionati italiani di categoria.
L’articolo che mi ha fatto infuriare e obbligato a replicare, è pubblicato dalla testata che non a caso ha sede nella città dell’amico Silvio Martinello (!). Quello che leggo è un palese spot elettorale unilaterale, nel quale si processano le intenzioni e si forzano i concetti, con il solo scopo di illudere i lettori con falsi slogan e provocazioni ridicole; guarda caso incentrate su regioni del Nord, potenziali serbatoi di voto… Nessun cenno alla situazione in altre regioni del Sud Italia. Come mai…?
Tempistiche e regolamenti sono a conoscenza di tutti, piacciano o meno. Non esiste norma che preveda la candidatura sei mesi prima delle elezioni…
E’ balenato, anche per poco, nella mente di chi ha scritto quell’articolo che solo al termine delle emergenze, qualcuno avrà voglia di dire votatemi e solo allora vorrà svelare i propri programmi?
Certamente non mi candiderò, ma le mie preferenze o adesioni andranno a chi ha un progetto reale, attuabile con visioni al futuro prossimo e, soprattutto, compatibili con una nuova organizzazione del nostro movimento di base e societario.
Leggo con attenzione e plaudo solo le ultime righe… sulla necessità di confermare le date delle Assemblee e purtroppo aggiungo, forse annullare quelle già fissate, per non parlare dell’Assemblea Nazionale: visto anche l’ultimo DPCM, sarà possibile organizzarla nei giorni annunciati? Ma allora perché iniziare a dar fiato ai denti o a premere tasti a vanvera?
L’amico Martinello chiede di non polemizzare, di non denigrare l’avversario…. Avanti il secondo…!!! Perché mi sembra che i Suoi gregari elettorali stiano in queste settimane riempiendo i canali social di interventi denigratori al limite dell’insulto verso tesserati federali…Gregari fuori dal movimento da anni e con qualche scheletro di troppo nell’armadio.
Non viene il sospetto che in questa fase, critica e cruciale, il presentarsi imbellettato a cene e comizi, non sia una priorità per chi sta lavorando?
Il resto sono parole d’oggi: solo propaganda!!!
RM