Angera, 26 Luglio 2015
Coppa dei Laghi-Trofeo Almar : Prova di Coppa delle Nazioni U23
Diciamo subito che a vincere la gara è stato un corridore fasciato di Tricolore e della Maglia Azzurra, un corridore che ha già dato molteplici dimostrazioni di classe nonché plurivittorioso fino a questo momento della stagione con 8 gare in bacheca : Gianni Moscon, trentino, 21 anni da poco compiuti, più volte in azzurro e titolare di un contratto da professionista per il 2016 col Team Sky.
All’inizio è sembrata una corsa nata sotto una cattiva stella perché, appena dato il via, una maxi caduta metteva a terra mezzo gruppo e costringeva gli Organizzatori ad una breve sospensione della corsa con susseguente seconda partenza con tutti i 116 corridori ancora in gruppo, plotone composto da 20 squadre in rappresentanza dei 5 Continenti, un vero e proprio Campionato del Mondo della categoria anzi, forse di più perché nel Mondiale U23, gareggiano parecchi atleti che, di fatto, sono già professionisti a tutti gli effetti creando notevoli disparità tra i concorrenti.
Una giornata stupenda con un sole meno “micidiale” dei giorni scorsi che ha attirato sia sul percorso che all’arrivo, una moltitudine di appassionati e tifosi che ha incorniciato la corsa in una coreografia assai coinvolgente e che promuove questa gara ad altissimi livelli tanto che se si potesse dare un voto scolastico questo non potrebbe essere inferiore al 110 accompagnato dalla lode.
Insomma se una manifestazione riesce ed attira tanta gente, a qualcuno va pur dato il merito e, nella fattispecie, quel qualcuno è Mario Minervino, nato col ciclismo maschile, poi buttatosi anima e corpo nel settore femminile raccogliendo moltissimi consensi e portando il ciclismo in rosa ad alti livelli e il Trofeo Binda, unica prova di Coppa del Mondo al femminile in Italia, ne è la massima prova con attestati favorevoli provenienti dai quattro punti cardinali.
Ed oggi Minervino è ritornato al vecchio amore piantando però una pietra che è sicuramente miliare perché il successo di questa prova di Coppa delle Nazioni U23 è stato così esplosivo che sicuramente verrà riproposta con lo stesso entusiasmo marcato anche da tanta emozione che si leggeva negli occhi del presidente della Cycling Sport Promotion, Società che è vanto del ciclismo varesino ma anche ben oltre i confini nazionali da dove vengono in molti per imparare qualche segreto per raggiungere simili risultati.
E agli sforzi degli Organizzatori è corrisposto fin dalle prime pedalate il grande agonismo dei corridori che hanno lanciato una fuga iniziale con parecchi corridori, fuga che poi è risultata definitiva nel corso delle varie evoluzioni col passare dei chilometri.
Il primo plotone in fuga era composto da
Rota e Troia (Italia);
Maison e Pereira (Francia)
Van Gestel (Belgio)
Zverkov (Russia);
Koch e Weber (Germania);
Gogl Schomberger e Paulus (Austria);
Raim (Estonia);
Haig (Australia);
Bozic Rucigaj e Logar (Slovenia);
Rekita (Polonia);
Page (Svizzera);
Hampl e Sisr (Rep. Ceca);
Comen (Olanda);
Navarro (Argentina);
Luchshenko e Akhmetov (Kazakistan)
ed Eisenhart e Curran (Usa) che mettono ben presto un distacco tra loro e gli inseguitori di oltre 3 minuti che fa dire a tanti spettatori che “la corsa è finita”.
Ma non è stato affatto così perché il gruppo inseguitore ha sempre tenuta alta la velocità e, kilometro dopo kilometro ha cominciato ad erodere il vantaggio dei fuggitivi che, all’inizio dell’ultimo giro sono rimasti in nove,
Rota e Troia (Italia);
Maison e Pereira (Francia);
Gogl (Austria)
Raim (Estonia);
Haig (Australia),
Hofstede (Olanda)
e Luchshenko (Kazakistan).
Il gap con gli inseguitori diminuisce a vista d’occhio, Moscon sale in cattedra e collabora nell’inseguimento che, a pochissimi chilometri dall’arrivo sul Lungolago di Angera è coronato da successo con la formazione di un drappello di 9 corridori tutti tra i primi classificati che si presentano per disputare tra loro la volata che Moscon non si lascia sfuggire.
La gara si è disputata sulla distanza di 180 chilometri e spalmati su due circuiti, il primo imperniato sulla salita di Ranco e del “Tainenberg” ed il secondo invece attraverso Osmate, Comabbio, Mercallo e Lentate Verbano.
Ordine d’arrivo,
1)Gianni Moscon (Nazionale Italiana) km. 180 in 3h59’58” media kmh.45,006;
2)Mihkel Raim (Estonia);
3)Lennard Hofstede (Olanda);
4)Laurens De Plus (Belgio);
5)Jonas Koch (Germania);
6)Eugeny Zverkov (Russia);
7)Jeremi Maison (Francia);
8)Galym Akhmetov (Kazakhistan);
9)Lorenzo Rota (Italia);
10)Martin Laas (Estonia) a 1’07”