Roma, 03 Maggio 2020
SI FA’ PRESTO A DIRE ROMA CICLABILE…………….INTANTO SI MUORE!
Si fa’ presto ad affermare Roma Ciclabile con 150 km di nuove corsie.
Qui manca la cultura del rispetto,mica stiamo in Olanda.
Ieri,ancora un ciclista investito su via Boccea,lasciato a terra, morto, come una mosca.
Povero Giovanni,famiglia disperata,tutti noi pedalatori sempre piu’ impauriti quando si supera il Grande Raccordo Anulare dove la velocita’ dei mezzi è incontrollata,la carreggiata stretta,la banchina malmessa con l’assenza di infrastrutture a favore della bicicletta.
Il procedere di un evento delittuoso come questo è riconducibile ad un modello replicabile:
-L’automobilista è un criminale alterato,veloce,distratto dal cellulare(purtroppo si viene a sapere sempre dopo),spesso senza assicurazione,inesperto in situazioni di difficile visibilita’.
–Il povero ciclista si è immesso in una strada altamente pericolosa,stretta,con buche e mezzi veloci,scarsa illuminazione(alle 20,30),non attrezzato per la notte,senza casco(ha battuto la testa) e documenti.
Troncare la vita a 56 anni in questo modo è doppiamente terribile.
Gli automezzi sono il virus del cicista. C’è un solo modo per salvarsi:pedalare separati(Foto 1).C’è tanto spazio nelle strade provinciali dell’area metropolitana di Roma.Basterebbe coprire le pericolose CUNETTE laterali(Foto 2).
Un valido compromesso sono le “CORSIE di RISPETTO CON LA BANDA RUMOROSA e CATARIFRANGENTE SU TUTTE LE STRADE”.Economiche e significative avrebbero dato al caro Giovanni tante altre possibilita’ di salvarsi.Foto 3-4-5.
In Olanda si è giunti alla seconda generazione di questa corsia.Foto 6-7
Si dice che la vita non ha prezzo ma poi ,gli Amministratori, non ci mettono nemmeno gli spiccioli per la pubblicita’ progresso.(Foto 8)
Gianfranco Di Pretoro
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