Zurigo (Svizzera), 24 settembre2024
MONDIALI ZURIGO – L’Italia torna sul podio del Team Mixed Relay
Mattia Cattaneo, Edoardo Affini, Filippo Ganna, Elisa Longo Borghini, Soraya Paladin e Gaia Realini conquistano la medaglia di bronzo alle spalle di Australia e Germania. Quinto posto di Agostini Gasparini nel Tandem donne (paraciclismo).
ZURIGO (25/09) – Medaglia di bronzo per l’Italia nel Team Mixed Relay nell’ultimo giorno dei Mondiali di ciclismo a Zurigo dedicato alle prove contro il tempo. Mattia Cattaneo, Edoardo Affini, Filippo Ganna, Elisa Longo Borghini, Soraya Paladin e Gaia Realini riportano l’Italia sul podio della specialità a distanza di due anni. Al termine di una gara decisa sul filo dei secondi, gli Azzurri tagliano il traguardo a 8” dall’Australia, che la spunta sulla formazione tedesca per 8 decimi.
La prima frazione è degli uomini. Nei due parziali gli italiani sono sempre secondi, staccati di 4″ prima dalla Germania, poi, sotto lo striscione, dall’Australia, in netto recupero. La frazione delle donne è una piccola impresa, visto che Soraya Paladin perde le ruote delle compagne dopo pochi chilometri: “Mi dispiace ma oggi non tenevo. Una giornata storta.”.
Elisa Longo Borghini e Gaia Realini non demordono. La prima mette in campo una prestazione da antologia, trascinando la compagna nei tratti di discesa e pianeggianti. Gaia fornisce il suo prezioso contributo nei tratti più impegnativi delle salite: “Quando nei giorni scorsi mi ha chiamato Velo per dirmi di fare la crono pensavo avesse sbagliato numero di telefono – ha detto in sala stampa la minuta scalatrice abruzzese –. Non sono una donna da crono e mi sembrava strano che fossi convocata per un mondiale. Marco ha insistito, mi ha spiegato che il percorso era diverso rispetto agli altri, che occorreva il mio contributo. Ed ora sono qui, con questa medaglia al collo… non l’avrei mai creduto.”
Elisa Longo Borghini racconta la gara e poi guarda anche avanti: “Ci siamo divise il lavoro, ci siamo aspettate e aiutate. Dovevamo trovare il modo di portare a casa la prova e devo dire che questa medaglia premia tutta la squadra. Certo, un giorno mi piacerebbe mettere al collo anche un oro (il riferimento è ai piazzamenti del 2021 e del 2022, ndr). E’ stato un buon test anche per sabato: la gamba è buona e il percorso mi piace.”
Soddisfatti gli altri componenti del Team. Edoardo Affini: “Per il tipo di percorso (secondo me non era proprio da crono), considerando le nostre caratteristiche, abbiamo fatto una bella prova.”
Filippo Ganna: “Difficile stare dietro a Cattaneo? Ci ha portato al limite senza mai farcelo superare, non ci ha mai messo in difficoltà, è stato bravo.”
Mattia Cattaneo: “Ci siamo divisi il lavoro e abbiamo fatto una buona prestazione complessiva.”
Marco Velo: “Viste le caratteristiche del tracciato, non era lecito attendersi grandi distacchi tra gli uomini. Il compito delle ragazze si è fatto difficile, visto che la Paladin si è staccata subito. Dobbiamo fare un monumento ad Elisa Longo Borghini e Gaia Realini. Chi ha criticato la mia scelta di portarla si sarà ricreduto. Sapevo che avrebbe dato un contributo importante alla squadra e così è stato.”
Il tecnico poi stila un bilancio delle giornate dedicate alle crono: “Torniamo a casa con un argento e due medaglie di bronzo. Penso sia un risultato positivo. In linea con quello degli ultimi anni, a conferma che abbiamo un movimento in grado di produrre sempre atleti di primo livello.”
TANDEM – La giornata si è aperta con le prove in linea per tandem, sia maschile che femminile, con l’Italia rappresentata dalle coppie Andreoli–Totò e Bernard–Caddeo, mentre tra le donne hanno gareggiato Agostini–Gasparini.
Per gli azzurri Andreoli-Totò, la fortuna non è stata dalla loro parte: nonostante una prestazione di alto livello, si sono dovuti accontentare del quinto posto a causa di un problema meccanico che ha compromesso la loro corsa. “È stata solo sfortuna”, hanno commentato due atleti, aggiungendo: “Lo staff ha curato ogni dettaglio con grande attenzione, e ci teniamo a ringraziarli per il loro impegno”. Un peccato per la coppia azzurra, già vittima della sfortuna alle Paralimpiadi. “Ma questo ci stimola a fare ancora meglio nei prossimi appuntamenti”.
L’altra coppia azzurra, Bernard-Caddeo, si è piazzata al sesto posto, offrendo comunque una prova solida. Ottima performance anche per le ragazze Agostini-Gasparini, che hanno concluso la gara al quinto posto. “Siamo molto soddisfatte”, hanno dichiarato a fine corsa. “Abbiamo dimostrato di essere cresciute e di avere un grande potenziale”.
foto SprintCyclingAgency