Il Diretto di Forlì corre nel giorno senza tramonto
Oggi, giovedì 1° dicembre Il ciclismo ha perso una delle sue leggende, Ercole Baldini si è spento all’età di 89 anni.
Vero e proprio recordman, è stato uno dei più straordinari ciclisti Italiani negli anni Cinquanta e Sessanta con la conquista di un oro olimpico, (Melbourne 07.12.1956), un campionato del mondo e una grande corsa a tappe come il Giro d’Italia senza dimenticare il Record dell’ora al Velodromo Vigorelli di Milano con km 46,393 il 19.09.1956 strappandolo all’asso francese Jaques Anquetil che lo aveva conquistato un paio di mesi prima e sempre al Vigorelli.
Fu anche compagno di Fausto Coppi nel Trofeo Baracchi del 1957, l’ultima vittoria nella carriera del Campionissimo arrivata anche grazie al grande contributo del Diretto di Forlì.
Sette anni di professionismo, 36 vittorie ma tutte di spicco esordendo nel professionismo nel 1957 con la maglia verdeoliva della mitica Legnano dove rimase anche nel 1958 vincendo il Giro e il Campionato Mondiale di Reims.
Poi rimase in Lombardia con l’altrettanto mitica Ignis del Cav. Guido Borghi (dal 1959 al 1962).
Nel 1963 vestì la casacca della “Cynar” e concluse la carriera agonistica nel 1964 in livrea “Salvarani”.
Indossò 7 volte la maglia rosa; 5 volte la maglia azzurra ai Mondiali su Strada e due volte ai Mondiali in Pista.
Appesa la bici al chiodo Baldini non abbandonò mai il ciclismo ricoprendo la carica di Presidente dell’Associazione dei Ciclisti Professionisti Italiani ed anche la Presidenza della Lega del Ciclismo Professionistico.
Uomo ed Atleta generoso, altruista era ben voluto e rispettato sia nel gruppo che nella vita civile.
Lo ricordo emozionatissimo a Forlì nel novembre del 2018 quando mi invitò alla festa che gli Sportivi e l’UC SCAT, sua società di esordio nel ciclismo, gli avevano organizzato per festeggiare i 60 anni dalla vittoria Mondiale a Reims il 31.8.1958.
Emozionantissimo da ricordare anche la vittoria olimpionica del 1956 quando stravinse la gara su strada mandando in visibilio la moltitudine di Italiani che lo acclamavano metro dopo metro.
Durante la cerimonia protocollare mentre i primi 3 Corridori erano già sul podio e il Tricolore veniva issato, non partì il disco con l’Inno di Mameli lasciando attoniti Baldini e gli Italiani presenti.
Poi però si levò una voce altisonante che intonò l’Inno di Mameli subito eseguito da migliaia di spettatori che però non riuscirono a cantarlo fino in fondo perché attanagliati dall’emozione di essere così lontani dalla nostra Madre Patria.
Bene, quell’uomo si chiama Gualberto Gennai, è un toscano di Capoliveri (Isola d’Elba) che poi divenne Presidente dell’Associazione “Elbani nel Mondo” e, a Melbourne, una strada porta il suo nome.
Grazie Ercole e a te che ci hai preceduti nel fatidico giorno “Senza Tramonto” preghiamo il nostro Padre Eterno affinchè ti doni l’Eterno Riposo nello splendore della Sua Protezione.
Ciao Ercole.
(Baldini aveva 89 anni ed era nato il 26.1.1933 – I Funerali si terranno lunedì 5 dicembre alle ore 10,30 nella Chiesa Parrocchiale di Villanova di Forlì)
Servizio a cura di : Vito Bernardi