Torino, 19 agosto 2025
Antonio Tiberi alla Vuelta 25
Il Bahrain Victorious punta al podio in classifica generale e alle vittorie di tappa alla Vuelta
La Vuelta a España, il terzo e ultimo Grande Giro della stagione, si svolge nel bel mezzo di una settimana intensa di gare per il Bahrain Victorious, con altre due corse a tappe in programma in Germania e nel Benelux, che promettono un weekend ricco di emozioni per gli appassionati della Vuelta.
Per la prima volta nei suoi 90 anni di storia,
La Vuelta partirà dall’Italia. Dopo le precedenti partenze in Francia, Paesi Bassi e Belgio, questa sarà la sesta volta che il Grande Giro spagnolo partirà da un Paese straniero.
Da Torino a Madrid, le tre settimane tra il 23 agosto e il 14 settembre vedranno il gruppo percorrere 3.151 chilometri attraverso quattro Paesi (Italia, Francia, Andorra e Spagna) e 21 tappe, con quasi 55.000 metri di dislivello e 10 arrivi in salita.
Il percorso è particolarmente adatto agli scalatori, con solo quattro tappe pianeggianti, una delle quali si conclude con un arrivo in salita. In omaggio alla tradizione, questa 80a edizione presenterà passi leggendari come Morredero, Cerler e Valdezcaray, oltre al ritorno dell’Angliru, considerata una delle salite più dure al mondo, a metà gara. La resa dei conti arriverà il penultimo giorno in cima alla Bola del Mundo, tornando alla Vuelta per la prima volta dal 2012.
La prima tappa di montagna importante arriverà ad Andorra, dopo il trasferimento in Spagna e una cronometro a squadre a Figueres nella quinta tappa.
Tuttavia, a quel punto le gambe in salita saranno già state messe a dura prova. Dopo la tappa iniziale pianeggiante (Torino, Reggia di Venaria – Novara, 186,1 km), la seconda tappa (Alba – Limone Piemonte, 159,6 km) prevede un arrivo in salita (pendenza media del 5,4% su 7,6 km) e sarà un obiettivo immediato per la Bahrain Victorious, come spiega il direttore sportivo Franco Pellizotti:
“Vediamo in questa tappa un’opportunità da cogliere al volo: provare a conquistare una vittoria e indossare anche la maglia rossa”.
Il leader della Bahrain Victorious per La Vuelta 2025 è Antonio Tiberi, alla sua quarta partecipazione alla corsa. Il 24enne scalatore italiano è desideroso di dare il massimo dopo essere stato costretto al ritiro lo scorso anno a causa di un colpo di calore nella nona tappa, quando stava correndo forte, indossando la maglia di miglior giovane e lottando per il podio della classifica generale.
“Avrò lo stesso obiettivo del Giro d’Italia: puntare al podio finale”, spiega Tiberi, le cui ambizioni italiane sono state vanificate da una caduta. “Tutta la squadra crede in me e questo mi dà molta fiducia. Ho fiducia anche nei miei compagni, con i quali ho lavorato molto bene in preparazione di questa corsa. Siamo qui con una squadra solida.
Il percorso si adatta meglio a me questa volta, con salite più lunghe rispetto a quelle brevi e ripide del passato: quelle salite più lunghe mi si addicono di più. Sono concentrato sulla classifica generale, quindi non ho una tappa specifica in cui voglio puntare alla vittoria. Sarò sempre pronto e attento. Se in una tappa di montagna mi sento bene e c’è un’opportunità, cercherò di attaccare e puntare a un risultato personale.”
Con la terza tappa (San Maurizio Canavese – Ceres, 134,6 km) anch’essa in territorio italiano, che offrirà opportunità per fughe o velocisti su un finale non proprio pianeggiante, la quarta tappa (Susa – Voiron, 192 km) porterà i corridori in Francia attraverso le Alpi, con il Colle del Monginevro e il Col du Lautaret da affrontare a 70 km dal traguardo.
“Dopo questa tappa, i corridori voleranno in Spagna, dove non li attende alcun giorno di riposo. È invece in programma uno dei principali pericoli sulla strada per Madrid: la cronometro a squadre (Figueres – Figueres, 20 km)”, commenta Pellizotti.
Se la cronosquadre rimodellerà la classifica generale, gli scalatori avranno presto la possibilità di recuperare terreno con le “giornate dei Pirenei”. La sesta tappa (Olot – Pal, Andorra, 170 km) culmina con un arrivo in salita di prima categoria, mentre la settima tappa (Andorra la Vella – Cerler, Huesca La Magia, 187 km) è la più montuosa di questa edizione, con oltre 4.400 metri di dislivello su quattro salite principali.
“Il giorno dopo (ottava tappa, Monzón Templario – Saragozza, 187 km) è per i velocisti, ma lo vedo come un altro giorno da tenere d’occhio per i corridori della classifica generale, data la presenza di potenziali posizioni di vertice”, afferma Pellizotti. La tappa 9 (Alfaro – Estación de Esquí de Valdezcaray, 195 km) offre una sfida impegnativa prima del primo giorno di riposo a Pamplona, con oltre 3.200 metri di dislivello e un arrivo in salita, sebbene il percorso preveda solo una salita di categoria 1.
La seconda settimana riprende con la tappa 10 (Parque de la Naturaleza Sendaviva – El Ferial Larra Belagua, 168 km) nella regione della Navarra, dove una partenza facile porta a una decisiva salita di categoria 1 al confine franco-spagnolo.
“La nostra attenzione sarà rivolta all’undicesima tappa (Bilbao – Bilbao, 167 km). Con il suo tipico profilo basco – sette salite brevi ma incisive – è una delle tappe più pericolose per i corridori di classifica generale, che si conclude con una discesa tecnica e un ingresso veloce. L’obiettivo è arrivare di buon umore e in forma per le impegnative giornate successive.”
La tappa 12 (Laredo – Los Corrales de Buelna, 143 km) presenta due salite iniziali ma un finale pianeggiante che potrebbe favorire gli attaccanti. La tappa 13 (Cabezón de la Sal – L’Angliru, 202 km), il terzo venerdì, sarà decisiva. L’Angliru.
Comunicato Stampa Team Bahrain Victorious
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