San Vito di Bedizzole, 27 febbraio 2021
97° Coppa San Geo al bergamasco Davide Persico
Parla bergamasco la 97° edizione della “Coppa San Geo” valida anche per l’assegnazione del 51° Trofeo “Caduti di Soprazocco” ma, anche “Memorial Giancarlo Otelli-Attilio Necchini”, gara di assoluto prestigio e che da anni, alza il sipario sulla stagione dilettantistica lombarda e Nazionale.
Una possente volata di gruppo che Davide Persico (Colpack-Ballan) ha regolato autorevolmente sul lungo rettilineo d’arrivo leggermente in ascesa precedendo il trentino Samuele Zambelli (Iseo Rime Serrature-Sias) e il toscano Tommaso Fiaschi (Petroli Firenze-Hopplà Don Camillo) con i quali ha completato il podio.
Tanti i corridori, (197 dei 203 iscritti), e le Squadre schierate al via (un’altra rappresentanza era in Toscana per la 34° Firenze-Empoli) con ai nastri di partenza anche il neo Presidente Federale Cordiano Dagnoni col suo successore alla guida del Comitato Regionale Lombardo della Federciclismo, Stefano Pedrinazzi.
Con la bandierina a scacchi in qualità di Starter, il signor Luigi Borno Main Sponsor della gara col brand “Dia”; Presenti anche il CT della Nazionale Under 23 Marino Amadori e, per l’Amministrazione Comunale di Calcinato, l’Assessore allo Sport Alberto Bertagna.
E dopo un avvio abbastanza frenetico la corsa prende un ritmo piuttosto costante senza sussulti di peso per circa 80 chilometri quando si forma al comando un plotone di sette attaccanti : Rastelli (Colpack Ballan), Bobbo (Work Service), Botta (VC Mendrisio), Gandin (Zalf), Simone Piccolo (Viris), Lucca (Generalstore) e Bertone (Iseo Rime Carnovali Sias) che guideranno la corsa con un vantaggio massimo di circa 1’30”.
Dalle retrovie non restano a guardare ed un drappello di 8 corridori si lanciano al contrattacco; tra questi il varesino Federico Arioli (Delio Gallina), il romagnolo Tarozzi e il danese del Velo Club Mendrisio Asbjorn Hellemose.
Questi due gruppi si fonderanno all’inizio dell’ultimo giro preannunciato dal suono della campana ma anche dal gruppo più importante e numeroso della corsa che è in forte rimonta e a già a vista i fuggitivi.
Una situazione molto ibrida per cui Asbjorn Hellermose, giovane danese dei DS Maranesi e Nicoletti (Velo Club Mendrisio) e il veneto Matteo Zurlo, (Zalf), prendono il largo.
Hellermose si rialza ma Zurlo non demorde e crede nel suo sogno di un arrivo in solitaria ma, subito dopo la fiamma rossa che indica l’ultimo chilometro, il grosso del gruppo incorpora il fuggitivo Zurlo e rimette in discussione la vittoria finale che Davide Persico ipoteca fin da subito : “era una vittoria troppo importante e che dedico sia alla mia famiglia che al nostro Presidente Giuseppe Colleoni; abito qui vicino, non potevo lasciarmi sfuggire un’occasione così importante che abbiamo raggiunto come squadra grazie alla splendida collaborazione di tutti i compagni. Ora via di corsa verso la Toscana dove domani, domenica 28 febbraio ci attende il secondo impegno stagionale nel Gran Premio La Torre.