Sancasciano Val di Pesa, 22 gennaio 2022
Ventidue gli atleti per continuare la tradizione – SANCASCIANESE NEL SEGNO DEI GIOVANI CON TRE SQUADRE
Il ciclismo giovanile rafforza tradizioni, passione ed impegno a San Casciano Val di Pesa.
La Sancascianese infatti si presenta per la nuova stagione con un organico di 22 giovani con una squadra esordienti interessante forte di 9 atleti, un sestetto allievi e sette giovanissimi.
Sono numeri importanti che garantiscono la possibilità di svolgere una stagione tranquilla.
Le tre squadre hanno un sostanzioso staff tra direttori sportivi, collaboratori e accompagnatori e nel gruppo che segue con passione e attenzione il gruppo dei giovani, ci piace ricordare l’ex professionista Simone Borgheresi, e due giovani Matteo Cantini e Matteo Moroni che dopo aver indossato la maglia della Sancascianese come atleti, hanno deciso di tornare nella società per dare il loro contributo.
La società presieduta da Omero Soffici con il vice Bandinelli, il segretario Del Mastio, i consiglieri Maria Piazzini e Semplici, organizzerà nel 2022 la “Giornata Azzurra” a San Casciano Val di Pesa il 2 giugno con la Coppa Giulio Provvedi al mattino per esordienti, e la Coppa Fausto Coppi per allievi nel pomeriggio, oltre al Memorial Piero Forconi a Mercatale Val di Pesa il 2 ottobre.
GIOVANISSIMI:Leonardo Roggi, Lorenzo Butini, Mattia Braschi, Pietro Esposito, Andrea Iaquinto, Lupo De Peverelli Luschi, Lorenzo Suppa. (Ds Arianna Bandinelli).
ESORDIENTI: Federico Borgheresi, Gianmarco Braschi, Aleksander Kolarski, Ken Geo Cappelletti Tamashiro, Daniele Zangarelli (tutti del 1° Anno); Matteo Capodarca, Tommaso Giannozzi, Ruben Papi, Gabriele Squillace (2°anno). (Ds David Brogi).
ALLIEVI: Giulio Tavanti, Giorgio del Mastio, Giulio Visentin, Gabriele Lamorte, Fausto Chiarelli, Alessandro Marzullo. (Ds Francesco Dani).
COLLABORATORI TECNICI: Piero Semplici, Massimiliano Piccini, Massimo Moroni, Leonardo Capidarca, Simone Borgheresi; accompagnatori Dilaghi, Del Mastio, Forconi, Mecacci, Scarpelli, Callaioli, Fiordi, Cantini e Moroni.
Antonio Mannori
