Roma, 05 dicembre 2021
ROMA INFERNALE PER LE BICICLETTE ED I MONOPATTINI
Anche David,come tanti di noi in bici,sognava la liberta’ sul monopattino.
Ma come tanti ciclisti, una macchina lo ha fermato, purtroppo,per sempre.Perdere un uomo di 48 anni e’ impoverire la nostra societa’,è far cadere nell’abisso la sua famiglia.A torto o a ragione c’è solo da piangere!
Da 30 anni mi batto per la dignita’ del ciclista nella Capitale presentando numerose proposte di infrastrutture che li rassicurino.Si è fatto tanto con il primo Rutelli,con la De Petris e Daniela Monteforte poi,forse per accontentare un po’ tutti,si è costruito male e pensato peggio
.Qualche tecnico si e’ inventato lo spazio per le due ruote chiamandolo “ciclopedonale”Foto 1
.E’ stato l’inizio dell’invivibilita’.Spazio minimo per chi è giudizioso, spazio maledetto quando, alla trascuratezza della manutenzione si associa l’incoscienza dell’utente.Come possono ciclisti,pattinatori,pedoni,cani,bambini, condividere la pista chiamata una volta ciclabile(Foto 2-3-4)?
Una vergogna che ci costringe a preferire la convivenza con le auto e le moto.
Non vogliamo la guerra tra le utenze deboli,noi ciclisti siamo per la cultura del rispetto reciproco,ma il Comune di Roma deve riordinare il nostro modo di muoversi. Deve eliminare al piu’ presto i tratti pericolosi come quello in via della Magliana(Foto 5),
avviare una Campagna di Pubblicita’ comportamentale per chi va’ in bici,con i monopattini o a piedi,regole chiare e controlli efficaci per tutti gli utenti della strada.
In Olanda,le aree pedonali, si attraversano accompagnando la bici a mano(Foto 6).
Che senso ha obbligare solo i giovani minorenni ad indossare il casco se le teste sono tutte uguali.Il casco è un salvavita sempre ,in citta’ e fuori.Nessuno di noi sa’ dove andra’ a finire dopo la caduta o l’impatto ma il casco,ben allacciato,sa’ qual’e’ il suo compito.
Mi auguro che il sacrificio di David serva agli utenti dei monopattini,ai ciclisti,ai pedoni,agli Amministratori di Roma per migliorare la situazione,altrimenti abbiamo perso tutti.
Gianfranco Di Pretoro
Federazione ciclistica italiana Lazio
Responsabile Piste ciclabili e sicurezza