Roma, 28 aprile 2021
Oggetto: LA BICICLETTA,FUORI CITTA’,E’ MORTALE.
Da: gianfranco [mailto:gdp171144@gmail.com]
Inviato: martedì 27 aprile 2021 19:59
A: Assessorato citta in movimento roma
Oggetto: LA BICICLETTA,FUORI CITTA’,E’ MORTALE.
-Ill.Presidente della Repubblica Italiana Prof.Sergio Mattarella
-Ministro Infrastrutture e Trasporti Dr. Enrico Giovannini
-Infrastrutture e Mobilita’ Regione Lazio Dr Stefano Ferrante
-Sindaca di Roma Dr. Virginia Raggi
-Viabilita’-Citta’ metropolitana di Roma
Roma,27 4 2021
Lettera Aperta
LA BICICLETTA ,FUORI CITTA’, E’ MORTALE
Silvia Piccini(Foto 1),ciclista juniores di talento, è stata investita ed uccisa mentre si allenava in bicicletta verso Rodeano(Udine).I ciclisti FUORI CITTA’ SONO I PIU’ ESPOSTI AGLI INCIDENTI GRAVI.
Si parla sempre piu’ di mobilita’ sostenibile,si realizzano piste ciclabili in citta’ ma si trascurano le ciclovie nelle aree metropolitane con le sue attrattive turistiche.
La strada dove è stata uccisa Silvia è una delle tante provinciali italiane,proprio quelle strade dove i ciclisti si allenano e spesso,subiscono seri incidenti(Foto 2).
Per mettere in sicurezza la vita dei cicloturisti e dei ciclosportivi sono necessarie le CICLOVIE SEPARATE dalla viabilita’ ordinaria(Foto 3).Purtroppo sono costose,rare e trascurate.Ci vuol tanto a bonificare le numerose cunette laterali e destinare lo spazio recuperato alla ciclovia autonoma(Foto 4)?
Poi ci sono gli esempi negativi come la ciclovia di via Arno(Foto 5):4 km a fianco della Tenuta di Castel Porziano ,da via di Pratica alla Litoranea.Questa ciclovia doveva essere l’inizio di un magnifico giro ,quello delle “mura presidenziali”, invece,oggi,porta solo allo squallore piu’ assoluto(Foto 4)costringendoci a pedalare in mezzo ai motorizzati impazziti(Foto 6-7)).
Siamo stanchi di parole senza contenuti,di soldi assegnati alla piste ciclabili “fuori citta’ “ e dirottati ad altri progetti,NOI CICLISTI,in qualita’ di utenti della mobilita’ nazionale,vogliamo che ci venga assegnato uno spazio visibile su TUTTE le strade(Foto 8-9),anche se strette,come il marciapiede per il pedone.
Nei paesi del Nord Europa,quando,per la limitatezza della carreggiata, non si puo’costruire la classica pista ciclabile ,le corsie disegnate a terra, non mancano mai(Foto 10).Tali infrastrutture, oltre a costare pochissimo, non determinano disagi alla circolazione perche’ ,in assenza del ciclista, il motorizzato puo’ invaderle.
Ultimamente, per far fronte alla distrazione imperante del motorizzato, la corsia ciclabile, è evidenziata esternamente dalla Banda Rumorosa(Foto 11-12).
E’ necessario, come ha fatto l’Olanda, inserire questa tipica corsia ciclabile nel codice della strada(o fare un regolamento regionale appropriato) ed in fase di realizzazione, non dimenticare la lisciatura del manto stradale visto che l’attuale banchina è infernale(Foto 13).Tanto per essere propositivi, progettiamola subito sulla Litoranea tirrenica da Ostia verso il sud Italia, estremamente pericolosa(Foto 14).
In attesa del Vostro riscontro in materia, invio distinti saluti.
Gianfranco Di Pretoro
Federazione Ciclistica Italiana Lazio
Responsabile Piste ciclabili e Sicurezza
All.14 Foto (Per ragioni di spazio pubblicate solo 2)