Dour, (Belgio), 02 febbraio 2021
Professionisti : “53° Le Samyn”
Gara molto combattuta con alcuni tentativi di fuga andati a vuoto poi quando mancavano poco meno di 60 chilometri all’arrivo, nasce un tentativo con un po’ di corridori alcuni dei quali anche di peso come Mark Cavendish (Deuceninck-Quik Step) e il Campione del mondo di ciclocross nonchè campione d’Olanda su strada Mathieu Van Der Poel (Alpecin-Fenix), un gruppo dicevamo che va all’arrivo.
Un arrivo che diventa elettrizzante con Van Der Poel che si mette a completo servizio del suo compagno Tim Merlier.
Van Der Poel negli ultimissimi chilometri di gara subisce un guasto al suo manubrio.
Potrebbe benissimo mettersi in disparte e partecipare alla volata da spettatore invece no, si mette a disposizione di Merlier e lo pilota fino agli 80/100 metri dalla linea bianca poi, è Merlier ad imporsi con uno sprint fantastico sul norvegese Rasmus Tiller (Uno-X) e sul nostro Andrea Pasqualon (Intermarchè Wanty Gobert Materiaux) che completa così il podio.
.La corsa “Pro Serie” si è disputata con partenza da Quaregnon con arrivo a Dour dopo km 205,4 pedalati ad una media di kmh. 44,899.
La gara è dedicata alla Memoria del corridore Josè Samyn che vinse la prima edizione di questa gara che poi gli fu dedicata intestandola a suo nome.
.Questo giovane (erta nato in Belgio l’11 maggio 1946) da padre francese e madre belga era una promessa del ciclismo francese di allora (nel frattempo prese la nazionalità del padre cio’è la francese) e parteciperà anche al Tour de France.
Poi, il 28 agosto 1969 Josè Samyn subì un gravissimo infortunio in una gara a Zingen (Belgio), perdendo la vita a soli 23 anni.
Una gara con un menù anche di pavè e che non ha mai visto un Italiano su uno dei tre gradini del podio.
Il primo è stato Andrea Vendrame, (Intermarchè Wanty Gobert Materieaux), proprio oggi.
A lui pertanto un cordiale “In bocca al lupo”
Servizio a cura di : Vito Bernardi
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