Piacenza, 25 giugno 2024

INFORMAZIONI ALLA STAMPA

Mercoledì 26 giugno 2024, alle ore 17:30

ASPETTANDO IL TOUR DE FRANCE A PIACENZA

ARRIVA IL GRANDE FRANCESCO MOSER

IN DIALOGO CON DARIO CECCARELLI

FRANCESCO MOSER è uno dei più grandi campioni di sempre del ciclismo professionistico italiano e mondiale. Nato a Palù di Giovo (Trento) il 19 giugno 1951, passa professionista nel 1973. Con 273 vittorie su strada è il corridore italiano con maggior numero di successi all’attivo (3° nella classifica mondiale dopo Eddy Merckx e Rik Van Looy). Soprannominato “Lo Sceriffo”, per le sue qualità di leader, nel 1977 diventa Campione del Mondo a San Cristobal in Venezuela; tra 1978 e il 1980 colleziona 3 vittorie consecutive alla Parigi-Roubaix; nel 1984 si aggiudica Giro d’Italia, Milano-Sanremo e Record dell’ora a Città del Messico, oltre a 2 Giri di Lombardia (1975 e 1978).

Nel 2024 ricorrono i 40 anni dal suo successo al Giro d’Italia e dal suo strepitoso record dell’ora segnato due volte nello spazio di poche ore a Città del Messico, un record epocale che ha segnato la storia e l’inizio del ciclismo moderno.

Grazie al suo successo nel 1984, Moser entra nella Hall of Fame del Giro d’Italia quando, con una trionfale cronometro – conclusasi dentro l’Arena di Verona – strappa la maglia rosa proprio all’ultima tappa, a Laurent Fignon, grande campione e uomo, morto prematuramente per un tumore.

MOSER E IL TOUR DE FRANCE.

Il suo debutto al Tour è un fulmine nel cielo sereno del Cannibale Eddy Merckx, vincitore di cinque edizioni consecutive, il belga si trova battuto nel suo Belgio davanti al suo Re, nel crono prologo di Charleroi, perché un giovane trentino conquista quella maglia gialla destinata sulla carta dagli organizzatori del Tour al padrone di 5 grandi giri di Francia: Eddy Merckx.

In poco più di sei chilometri Moser si fa conoscere per la sua stoffa da campione, sia pure alla prima Grande Boucle della sua carriera: 24 anni appena compiuti, la maglia di campione italiano addosso, Moser osa sfidare, vincendo, il Cannibale.

«Fu una giornata indimenticabile, probabilmente una delle più belle della mia carriera – spiega Moser –. La sera prima incontrai una rappresentanza di minatori italiani in Belgio che mi fecero capire quanto importante sarebbe stata una vittoria, una sorta di rivincita. Vincere anche per loro, con il tricolore indosso, non ebbe prezzo. Merckx era furioso, mi fece la guerra per tutta la prima settimana». (dichiarazione lasciata a Emanuele Peri su Quibicisport).

 

Una settimana in giallo al Tour con Merckx che gli corre contro è la sintesi di quell’impresa del 1975. Perde la maglia gialla nella successiva cronometro, ma vince una volata storica contro i fenomeni del momento Van Linden e Godefrot. Poi i Pirenei e persino una caduta, in discesa suo terreno preferito. Sono dettagli che abbiamo tutti dimenticato poiché quel giovane campione, Francesco Moser da Palù, prima di diventare Moserissimo, vinse al Tour osando sfidare Merckx. Questa è la notizia.

Link ad un articolo di Giuliano Traini su l’Avvenire Quando Moser sbranò il Cannibale al Tour (avvenire.it)

PALAZZO GALLI (PALABANCAEVENTI)

Le memorie riguardanti Palazzo Galli, uno degli edifici storici più importanti e belli di Piacenza, si snodano attraverso quattro secoli durante i quali l’antico edificio è stato più volte ristrutturato e arricchito di opere d’arte. Il Palazzo prese il nome dalla famiglia di origine milanese che lo ha posseduto a partire dalla seconda metà del Settecento, cioè da quando lo acquistò dai Raggia, una famiglia questa di origine ligure, che commerciava in cappelli, e alla quale si deve la seicentesca definizione architettonica del complesso edilizio.

Residenza nobiliare prima, il Palazzo ha svolto a partire dall’Ottocento anche importanti funzioni di interesse pubblico. Quando ancora apparteneva ai Galli, ha fornito un alloggio di rappresentanza agli amministratori francesi del territorio piacentino; poi, mentre si succedevano i passaggi di proprietà, è stato sede della Banca Popolare Piacentina e di numerosi organismi operanti nel settore agricolo, tra i quali spiccano il Consorzio Agrario provinciale e addirittura la Federazione Italiana dei Consorzi Agrari, che nacque nel 1892 ed ebbe la prima sede proprio in questo edificio, ove rimase fino al trasferimento a Roma, nel 1932.

Al monumento, posto al numero 14 di via Mazzini, è legata anche la storia della Banca di Piacenza, che negli anni Trenta del secolo scorso mosse i suoi primi passi in alcune stanze prese in affitto al pianterreno dell’antico stabile. Nel dopoguerra, avendo bisogno di maggior spazio per il progressivo sviluppo delle sue attività, l’Istituto di credito si spostò in locali più ampi della stessa via Mazzini, ove con il trascorrere del tempo la sua sede centrale si è gradualmente estesa, fino ad inglobare più fabbricati. Ma negli anni Novanta, in seguito al trasferimento degli uffici del Consorzio agrario in una zona decentrata, la Banca ha potuto riprendere possesso di quella che può essere considerata la sua culla, acquistando dal Consorzio stesso l’intero Palazzo Galli e sottoponendolo a un impegnativo (e amoroso) restauro, concluso nel 2007) che ha ridato al monumento tutta la sua magnificenza, conferendogli nel contempo le caratteristiche di efficiente Centro polifunzionale al servizio della Comunità, alla quale il prezioso stabile è stato – così – restituito.

 

Ribattezzato PalabancaEventi nel 2021, continua a svolgere la preziosa funzione di Palazzo di rappresentanza dell’Istituto di credito, dove vengono organizzate tantissime manifestazioni culturali. Il 30 aprile 2023 il Salone dei depositanti al pianterreno del Palazzo è stato dedicato al Presidente esecutivo della Banca di Piacenza Corrado Sforza Fogliani, mancato il 10 dicembre del 2022.

 

GLI EVENTI CULTURALI
 Icônes, al PalabancaEventi (Palazzo Galli)
DAL 15 GIUGNO AL 7 LUGLIO

 

S’intitola “Icônes” la mostra multimediale che avrà luogo presso il PalabancaEventi (Palazzo Galli) in via Mazzini 14 a Piacenza dal 15 giugno al 7 luglio, in occasione della partenza a Piacenza – il 1° luglio – della tappa del Tour de France con arrivo a Torino. Si tratta di un’esperienza immersiva per raccogliere virtualmente in un unico luogo tre capolavori custoditi nei musei di Piacenza: “Il Tondo” di Sandro Botticelli (Madonna adorante il Bambino con San Giovannino) dei Musei Civici di Palazzo Farnese, l’“Ecce Homo” di Antonello da Messina del Collegio Alberoni e il “Ritratto di Signora” di Gustav Klimt della Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi. Le tre opere originali saranno invece visibili presso le rispettive sedi museali, mentre l’esperienza virtuale svelerà dettagli e offrirà una visione nuova e originale dei dipinti.

Per l’occasione, nei weekend, saranno organizzati servizi di Bus Navetta gratuiti per favorire i visitatori lungo un percorso che non sia solo immersivo ma anche reale. Inoltre, una volta ottenuto il ticket al PalabancaEventi, i visitatori della mostra potranno presentarsi alle sedi in cui sono esposti i tre capolavori e ottenere uno sconto per l’accesso. Senza il ticket, il biglietto sarà a prezzo intero.

L’iniziativa è promossa da Rete Cultura Piacenza, che vede impegnati insieme, nella promozione culturale del territorio, Comune di Piacenza, Provincia di Piacenza, Camera di Commercio dell’Emilia, Diocesi di Piacenza-Bobbio, Regione Emilia-Romagna e Fondazione di Piacenza e Vigevano, con la preziosa colla­borazione della Banca di Piacenza. Hanno fattivamente collaborato alla realizzazione della mostra le istituzioni museali che detengono i tre capolavori: Musei Civici di Palazzo Farnese, Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Opera Pia Alberoni.

I visitatori entreranno in un ambiente oscurato con grandi proiezioni, spiega Cinzia Rizzo di Neo, curatrice dello spazio insieme con Franco Rolle. Di volta in volta, una cinquantina di persone, tante quante ne potrà contenere l’installazione, attraverso una lente di ingrandimento potranno analizzare le opere da vicino in un contesto suggestivo.

Infatti su un pavimento interattivo che si sposa con i tre capolavori, i visitatori saranno accompagnati in questa esperienza immersiva da una colonna sonora d’eccezione, tratta da altrettante composizioni di Giuseppe Verdi. La durata del viaggio virtuale, senza soluzione di continuità, sarà di una decina di minuti, con una quarta parte dedicata al “gioiello” Piacenza, raccontata in modo altrettanto suggestivo.

Orari e giorni d’accesso alla Mostra “Icônes” al PalabancaEventi
Da martedì a giovedì: 16:00 – 20:00 – Venerdì: 16:00 – 23:00.
Sabato e domenica: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 20:00

Aperture straordinarie:
Sabato 29 giugno: 10:00 – 12:00 / 16:00 – 23:00
Domenica 30 giugno: 10:00 – 23:00 – Lunedì 1° luglio: 10:00 – 23:00
Giovedì 4 luglio: 10:00 – 23:00

 

ASPETTANDO IL TOUR A PIACENZA

Grand depart Florence Emilie-Romagne 2024 – Quest’anno il Tour de France prenderà il via dall’Italia; il 1° luglio Piacenza ospiterà la partenza della terza tappa. Il 29 giugno 2024 Le Tour de France partirà dall’Italia. Un’emozione più unica che rara per tutti gli appassionati di questo splendido sport, per i territori ospitanti ma anche e soprattutto per i ciclisti italiani che prenderanno parte alla Grande Boucle. Lunedì 1 luglio Piacenza ospiterà la partenza della terza tappa del Tour che percorrerà la via Emilia su un percorso pianeggiante per giungere fino a Torino. Tutte le informazioni sul Tour de France a Piacenza con il ricco calendario di eventi in programma a questo link https://www.comune.piacenza.it/it/page/tour-de-france-2024

 

 

 

Contatti media Luciana Rota
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Banca di Piacenza
Ufficio Relazioni esterne
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Tel: +39 0523 542.137-356-362-357
e-mail: relaz.esterne@bancadipiacenza.it

Di Bernardi Vito

Il mondo del cilcismo locale e nazionale ha trovato una nuova e qualificata vetrina online. Si tratta del sito www.pedaletricolore.it, fondato e diretto da Vito Bernardi, giornalista pubblicista, conosciuto da tutti nell'ambiente delle due ruote. Nelle sue pagine, Bernardi raccoglie notizie, comunicati stampa, immagini di corse, atleti, società, dirigenti, e la più ampia informazione su quello che accade quotidianamente nell'Alto Milanese, ma anche a livello nazionale ed internazionale