Parigi, 18 luglio 2021
Tadej Pogacar entra nella leggenda
Ordine d’arrivo 21° tappa a Parigi :
1° Wout Van Aert (Jumbo Visma) 2h39’37”
2° Jasper Philipsen (Alpecin Fenix)
3° Mark Cavendish (Deceuninck Quick Step)
4° Luka Mezgec (BikeExchange)
5° Andrè Greipel (Israel Start Up Nation)
6° Danny Van Poppel (Intermarchè Wanty Gobert)
7° Michael Matthews (BikeExchange)
8° Alex Aranburu (Astana)
9° Cyril Barthe (B&B Hotels)
10° Max Walscheid (Qhubeka NextHash)
Classifica generale finale del 108° Tour de France:
1° Tadej Pogacar (UAE Team Emirates)
2° Jonas Vingegaard (Jumbo Visma) a 5’20”
3° Richard Carapaz (Ineos Grenadiers) a 7’03”
4° Ben O’Connor (Ag2r Citroen) a 10’02”
5° Wilco Kelderman (Bora Hansgrohe) a 10’13”
6° Enric Mas (Movistar) a 11’43”
7° Alexey Lutsenko (Astana Premier Tech) a 12’23”
8° Guillaume Martin (Cofidis) a 15’33”
9° Pello Bilbao (Bahrain Victorious) a 16’04”
10° Rigoberto Uran (EF Education Nippo) a 18’34”
Tadej Pogačar a soli 22 anni iscrive il suo nome per il secondo anno consecutivo nell’Albo D’Oro del Tour de France.
Il trionfo del corridore sloveno dell’UAE Team Emirates, a Parigi sui Campi Elisi, con l’ultimo traguardo, quello parigino, conquistato dal belga Van Aert dopo il trionfo nella crono di ieri, sabato 17 luglio a Saint Emilion, la dicono lunga anche sul valore atletico, agonistico e comportamentale di questo giovane belga che alterna l’attività su strada al ciclocross eccellendo in entrambe le specialità
Pogačar ha concluso il Tour de France in 82h36’56”, precedendo in classifica generale nell’ordine Jonas Vingegaard, danese, (Jumbo-Visma) e Richard Carapaz, equadoregno, (Ineos-Grenadiers).
Così come accaduto anche nell’edizione 2020, il talento sloveno ha conquistato anche la maglia a pois di miglior scalatore e la maglia bianca di leader della classifica dei giovani.
Nel conquistare la sua seconda Grande Boucle (29° successo in carriera, 12° stagionale), Pogačar è stato supportato dai compagni di squadra Mikkel Bjerg, Rui Costa, Davide Formolo, Marc Hirschi, Vegard Stake Laengen, Rafal Majka a Brandon McNulty.
Pogačar dopo la conquista della maglia gialla già guarda al prossimo obiettivo, le Olimpiadi di Tokyo: “Sono senza parole. Essere nuovamente qui a Parigi, un anno dopo la mia prima vittoria, è qualcosa di davvero speciale: vincere ancora una volta questa corsa mi rende molto felice. Queste settimane ci hanno regalato molte emozioni. Tutta la squadra e lo staff sono stati fantastici e meritano un grandissimo ringraziamento per il duro lavoro che hanno svolto per supportarmi. Partirò subito per andare ai Giochi Olimpici di Tokyo portando nella mia mente tanti ricordi bellissimi di questa Grande Boucle. Non vedo l’ora di tornare presto al Tour de France”.
L’unica maglia non conquistata da Pogacar è quella verde che è finita sulle spalle di Mark Cavendish, un premio alla carriera per l’asso inglese vincitore di 3 tappe e detentore con Eddy Merckx del record di vittorie di tappa nella Grand Boucle (34).
E un corridore che avrebbe meritato di più, il belga Philipsen, ancora una volta al secondo posto nell’ordine d’arrivo di tappe al Tour.
Un secondo posto che brucia parecchio questo perchè si riferiva alla tappa più
ambita dagli sprinters al Tour, quella dei Campi Elisi.
Applausi comunque al giovane velocista belga.