Sinceramente, dal punto diu vista agonistico ed in chiave tutta Tricolore, diciamo subito che è stata una bruttissima pagina per il nostro ciclismo su strada perchè a partre il posto d’onore di Filippo Ganna nella prova contro il trempoi tutto il resto, purtroppo, ha il sapore ed il volto della nebbia, una nebbia che si spera sia solo di…giornata…e che presto possa tornare a splendere il sole perchè il posto che occupiamo nel Medagliere Olimpico (Ciclismo su strada), è al momento piuttosto deludente.
Si, Elia Viviani ha svolto il suo “lavoro”.
Gli era stato detto di andare in fuga fin dalle prime battute e lui lo ha fatto ma gli altri due Corridoriu, completamente oscurati dalle cronache, dal palcoscenico dai consueti rituali di fine corsa.
Piange il cuore ammetterlo ma è così, purtroppo.
Ora necessita anche un imput da parte di Cordiano Dagnoni e tutta la Struttura Federale perchè in accordo con le altre Federazioni storiche sifacciano i passi opportuni affinchè le regole cambino.
Nazioni come l’Italia non possono essere obbligate a schierare sulla linea di paretenza solo 3 Uomini, è inconcepibile.
Aumentare anche iul numero degli iscritti perchè con 90 Atleti al via se si incappa in una giornata con difficili condizioni atmosferiche, si rischia di non poter redigere l’ordine d’arrivo.
E, comunque, 90 Corridori al via in una gara così importante, dura e lunga, proprio non ci stà.
E siamo nella stagione dei fenomeni, per il ciclismo su strada come Remco Evenepoel che oggi ha dimostrato, mettendo a segno una doppietta unica nella storia delle Olimpiadi.
A distanza esatta di una settimana dal titolo olimpico nella cronometro, infatti, il belga porta a casa anche quello della prova in linea.
Alle sue spalle, tra due ali di folla festante lungo lo spettacolare e monumentale Trocadero, si classificano i francesi Madouas e Laporte.
Per loro le medaglie degli umani.
Alberto Bettiol chiude con il gruppo dei primi, al 23° posto a 2’20” dal vincitore, Luca Mozzato è 50° a 7’23. Elia Viviani, protagonista di un’azione nella prima parte della gara, non ha terminato la prova in ottica pista.
E’ proprio il 26enne di Arzignano, Luca Mozzato alla sua prima esperienza ad una Olimpiade, che spiega lo stato d’animo al termine di una gara di 270 chilometri: “Non eravamo venuti qui per far le comparse e pertanto questi piazzamenti non ci soddisfano. Non tutto è andato come avevamo previsto. Eravamo convinti di poter correre per una medaglia. Così non è stato.”
Al gruppo azzurro giungono i complimenti del presidente Cordiano Dagnoni: “E’ stata una gara affascinante, con una scenografia unica. Ha vinto il ciclista al momento più forte di questa Olimpiade, in grado di mettersi al collo il titolo crono e in linea. Faccio i complimenti agli azzurri per l’impegno espresso; complimenti che estendo anche i ragazzi del mountain bike, con lo sfortunato quarto posto di Braidot, e del BMX, con Pietro Bertagnoli ieri nono, che è il miglior risultato di sempre per il ciclismo italiano in questa specialità. Le Olimpiadi continuano per noi già domani con le donne e invito tutti a continuare a sostenerci.”
DNF = Non ha terminato / DNS = Non ha iniziato / OTL = Fuori tempo limite / DF = Ha terminato, nessun risultato / NR = Nessun risultato Corridore che indossa la maglia >50% della distanza di gara nel gruppo prima del gruppo
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