Magreglio, 11.09.24

I NUMERI DEL SUCCESSO DI GHISALLO IN GIALLO

SABATO 14 SETTEMBRE ARRIVA LA MOSTRA DEL BINDA CYCLING FESTIVAL
POI IL LOMBARDIA (14 OTTOBRE) E UN OMAGGIO A LUIGI GANNA (26 OTTOBRE)

Il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio si avvia verso la parte finale della stagione museale. Culminata, quest’anno per l’eccezionalità della partenza del Tour de France dall’Italia, con la mostra “Ghisallo in Giallo”, dedicata al Giro di Francia che ha appena chiuso i battenti. È  stato un successo straordinario, un allestimento e un racconto attraverso cimeli e immagini, che ha emozionato tantissima gente, italiana, francese, estera: il popolo del Ciclismo che non ha età e neanche Paese, ma la parola “passione” e “ricordi” sulla carta d’identità internazionale.
I numeri parlano chiaro: la mostra è stata goduta da 6868 visitatori, di cui 3780 made in Italy e i restanti stranieri. Le 10 Nazioni che hanno maggiormente visitato “Ghisallo in Giallo” hanno creato questa speciale top ten con l’Italia in testa (3780 visitatori), seguita da: Germania (386), Stati Uniti (376), Francia (355), Australia (324), Inghilterra (191), Olanda (185), Belgio (157), Spagna (118) e Polonia (115).
Restando fra i numeri: sono stati esposti in totale 132 cimeli, di cui:  64 maglie più la gialla fresca di conquista, edizione 2024, di Tadej Pogacar. Vincenzo Nibali aveva inizialmente prestato la sua maglia gialla per la speciale mostra e poi ha deciso di donarla al Museo: quindi, resta nella nuova Collezione Ghisallo in Giallo. Sono stati esposti poi 32 oggetti, 18 bici e oltre 13 pubblicazioni dedicate al Tour. E ancora: 4 Trofei da brivido. Tutto questo grazie ad una collettiva di prestatori generosi e appassionati, 21 in totale,  di cui:  10 prestatori privati (Natale Bolgè, CiclOfficina Gigi Farè, Giorgio Cimurri, Beppe Conti, Mirco Monti, Alberto Elli, Andrea De Luca, Mario Baio, Fabio Corbetta, Bruno Carraro);  6 aziende (Nalini, Santini, BMC, Colnago, Pinarello, Lasvit);  5 musei (Spazio Pantani, Museo del Falegname Tino Sana, Koersmuseum Roeselare, Musee du Velo – Marc-Andre Elsig, Fondazione Pirelli).  Restano “nella casa dei ciclisti” dove erano già custodite 5 biciclette e 21 maglie.
PROSSIMA TAPPA: UN OMAGGIO AI VARESINI – A partire da sabato 14 settembre, infatti, lo spazio dedicato alle mostre temporanee del Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio sarà dedicato ad una nuova esposizione che fa parte del Binda Cycling Festival 2024 (terzo appuntamento). La mostra inaugura alle ore 11 e si intitola “Ciclisti Varesini. I campioni del ciclismo eroico al Ghisallo”. Si inserisce nel ricco calendario di eventi culturali legati al ciclismo e al territorio varesino che faranno da cornice alla Tre Valli Varesine di ottobre, organizzata dalla Società Ciclistica Alfredo Binda.
IL CONCEPT DELLA MOSTRA – Il legame tra il territorio di Varese e il ciclismo affonda le radici agli albori di questa disciplina sportiva: le sue colline e montagne hanno fatto da cornice ideale, diventando un banco di prova naturale per i ciclisti. Non c’è da meravigliarsi quindi se quel territorio ha dato i natali a molti atleti che hanno poi fatto carriera nel ciclismo professionistico. Tra tutti i nomi spiccano quelli di due grandi del ciclismo: Luigi Ganna, nativo di Induno Olona, vincitore della prima edizione del Giro d’Italia nel 1909, e quello di Alfredo Binda, nativo di Cittiglio, vincitore di cinque edizioni del Giro d’Italia, tre volte Campione del Mondo e trionfatore in altre Classiche Monumento.
A fianco di questi due importantissimi ciclisti ci sono altri atleti blasonati originari del Varesotto, anche se meno conosciuti alla massa. È l’esempio di Remo Bertoni, medaglia d’argento ai Campionati del Mondo professionisti di Roma nel 1932 o di Severino Canavesi, originario di Gorla Maggiore, Campione Italiano di ciclocross nel 1934 e Campione Italiano su strada nel 1945. Franco Giorgetti invece fu campione olimpico nell’inseguimento a squadre ad Anversa nel 1920 e vinse 14 Sei Giorni negli Stati Uniti. E ancora Michele Mara, Vincitore dei una Milano – Sanremo e medaglia d’argento ai mondiali del 1928, Bernardo Rogora vincitore del Giro della Catalogna del 1934, Albino Binda (fratello del più celebre Alfredo) solo per citarne alcuni.
Curato dall’Associazione Tre Valli Varesine con la collaborazione del Museo del Ghisallo, il percorso espositivo ripercorre le imprese di questi campioni del periodo storico tra il primo ‘900 e la seconda guerra mondiale attraverso giornali d’epoca, ritagli, immagini storiche e riproduzioni.
IL BINDA CYCLING FESTIVAL (sito web www.bindacyclingfestival.it ) – Il festival si propone di valorizzare il profondo legame tra il territorio e il ciclismo, promuovendo una serie di eventi tra loro eterogenei ma che hanno come punto di incontro lo sport delle due ruote. Questo Festival èorganizzato dall’Associazione Tre Valli Varesine APS che vede la Collaborazione della Società Ciclistica Alfredo Binda, del Museo del Ciclismo del Ghisallo e del Santuario Madonna del Ghisallo e gode del sostegno di Regione Lombardia attraverso il Bando Unico Cultura 2024. Il progetto gode del patrocinio del CONI, della Federazione Ciclistica Italiana, della Provincia di Varese, Comune di Varese, Comune di Busto Arsizio, Camera di Commercio di Varese e Confindustria Varese. La mostra sarà visitabile fino al 1° novembre compreso negli orari di apertura del Museo, dal lunedì alla domenica orario continuato 9.30 – 17.30.
GRAN FINALE CON IL LOMBARDIA – La stagione museale avrà il suo epilogo come sempre con il passaggio del Giro di Lombardia e alcune iniziative speciali, non ancora annunciate, la data magica è sabato 12 ottobre 2024. Ma non finisce tutto qui per il Museo del Ghisallo Stagione 2024, perché il 26 ottobre ci sarà spazio ancora per valorizzare la memoria di un grande campione come Luigi Ganna con la presentazione del libro scritto da Stefania Bardelli. Si intitola “40,405” e con questo libro la giornalista sportiva ripercorre le strade e i ricordi della sua famiglia, ma anche del grande ciclismo italiano, attraverso la figura del varesino che per primo ha vinto il Giro d’Italia, nel 1908. Per l’occasione sarà ospite e interverrà nell’incontro con l’autrice anche il campione ex pro Filippo Pozzato.

Press info Luciana Rota
Resp. Comunicazione Museo del Ghisallo_AcdB Museo
iPhone +39 3921968174

Mail: lucianarotapress@gmail.com

Di Bernardi Vito

Il mondo del cilcismo locale e nazionale ha trovato una nuova e qualificata vetrina online. Si tratta del sito www.pedaletricolore.it, fondato e diretto da Vito Bernardi, giornalista pubblicista, conosciuto da tutti nell'ambiente delle due ruote. Nelle sue pagine, Bernardi raccoglie notizie, comunicati stampa, immagini di corse, atleti, società, dirigenti, e la più ampia informazione su quello che accade quotidianamente nell'Alto Milanese, ma anche a livello nazionale ed internazionale