Lemizzone, 17 ottobre 2021
RIPARTIRE PER RICOMINCIARE A RIVIVERE. – “Momenti del ciclismo passato, presente e futuro.”
Recentemente si sono ritrovati al Ristorante Blu Notte di Lemizzone ristretto, per ovvie ragioni, gruppo di ex capitanati dal Campione del Mondo di Imola 1968 Vittorio Adorni.
Con lui Pietro Partesotti, Lauro Grazioli, Paolo Tedeschi, Bruno Reverberi, Paolo Pè, Rino Parmeggiani, Raffaele Salami, Corrado Cavazzini, i giornalisti Alessandro Freschi e Angelo Costa, gli appassionati Aldo Ferrari, Afro Davoli, Gianna Gazzini, il Dr. Luciano Masini, Mauro Pirondi, ed infine gli sportivissimi Ugo ed Enrico Gherri titolari del Ristorante Blu Notte.
Una giornata fortemente voluta per ricominciare a ritrovarci, ne sentivamo un forte bisogno dopo che la pandemia ci ha tolto molto, ci ha allontanati e in particolar modo noi ex che avevamo l’abitudine consolidata di incontrarci e raccontarci le nostre piccole o grandi storie.
Ciclismo passato, Adorni ha ricordato alcuni interessanti aneddoti ed il tema della sua separazione dalla Salvarani perché, nonostante lui fosse di Parma e aveva vinto già il Giro, si sentì sminuito con l’inserimento in squadra di Italo Zilioli. Adorni, per ripicca, firmò poi il contratto con la Faema per fare da chioccia ad un giovane di nome Eddy Mercks.
Bruno Reverberi invece ha introdotto il tema attuale delle radioline in corsa, da lui ritenute importanti per la sicurezza, ma anche per la gestione dei corridori, altrimenti, ruggiva, noi direttori sportivi saremmo solo degli autisti!
Dibattevano invece Paolo Tedeschi e Rino Parmeggiani una nuova attività agonistica con le bici gravel, visto il recente successo della prima gara organizzata da Filippo Pozzato svolta nel Veneto e vinta da Lutsenko. Per loro questo tipo di ciclismo avrà un grande sviluppo in futuro poiché si possono fare gare miste con strade asfaltate e altre sterrate, cioè un mix tra moderno e passato.
La chiusura della giornata avveniva con il taglio della torta degli ottant’anni di Pietro Partesotti con applauso generale.
Paolo Tedeschi