Busto Garolfo, 05 Aprile 2020
Marino Fusar Poli : La situazione è difficile ma noi siamo pronti
Marino Fusar Poli classe 1949 esordì nel ciclismo come esordiente in maglia della società Busto Garolfo 1954, della quale ne sarebbe divenuto presidente; fondò un negozio per riparare e vendere bici e accessori acquisendo una pratica che, ben presto, la Federciclismo Nazionale apprezzò ingaggiandolo come meccanico della Nazionale.
Era il 1976 e Marino iniziò una carriera terminata dopo i Mondiali di Innsbruck 2018, 42 anni di esperienza che gli consentono un giudizio imparziale sulla delicata situazione in cui versa il ciclismo attuale con 3 professionisti Altomilanesi, tutti cresciuti anche nel vivaio “Bustogarolfo” dalla Donna Elite Martina Alzini (Bigla Team) a Stefano Oldani (Lotto Soudal) e Matteo Moschetti (Trek-Segafredo).
La soddisfazione di vederli nel mondo professionistico è grande ma, altrettanto grande è il pensiero di vedere questi ragazzi un po’ disorientati a causa del flagello del Civid 19 che stà mettendo a dura prova il mondo del ciclismo a tutti i livelli.
Il lavoro invernale reso inutile dallo stop agonistico (giustissimo) ed ora si cercano rimedi con gli allenamenti virtuali dal proprio domicilio.
I dubbi sulla ripresa dell’attività che possono essere diradati solo dal blocco dello spietato virus stanno mettendo a repentaglio la stessa esistenza di qualche Team professionistico, la difficoltà per gli atleti di avere una conferma in organico, la decurtazione degli stipendi, l’annullamento di molte gare. Insomma si attende di vedere finalmente lo striscione dell’ultimo chilometro anche per il virus poi, le forze morali e organizzative del ciclismo sono tantissime e poco alla volta ci sarà ancora il “Ritrovo di Partenza”.
Qui nell’Altomilanese la situazione ciclismo è ancora accettabile, tutte le Società sarebbero anche pronte a ripartire.
Perciò attendiamo con fiducia l’evolversi della situazione e, appena le Autorità Istituzionali e Sanitarie daranno le autorizzazioni, noi ci saremo, “Pronti Via!” parola di Marino Fusar Poli che però chiede, a nome di tutti i meccanici ciclisti, di autorizzare la riapertura del nostri negozi quando si potrà autorizzare di potere pedalare ancora su strada ed in sicurezza sanitaria.