Milano, 29 Dicembre 2019
Breve intervista al Presidente del CP-Fci Milano, Valter Cozzaglio
Momento di bilanci per il ciclismo milanese e chi, meglio di Valter Cozzaglio, presidente del CP-Fci di Milano può rispondere alle tante domande che sorgono spontanee come sul grado di soddisfazione per i risultati ottenuti.
Non posso che essere soddisfatto inizia Cozzaglio che sottolinea come, nel complesso, il Comitato ha tenuto bene innanzitutto con i risultati conseguiti in tutte le categorie e specialità anche a livello internazionale con l’allievo Dario Igor Belletta (Busto Garolfo), ai vertici della classifica nazionale e due volte secondo ai Giochi Olimpici Europei di Baku (Aberzajan), sia su strada che nella crono individuale. Tra gli juniores un punto di merito per Lorenzo Gobbo (PG&GB Junior) azzurro agli europei di Gand in Belgio dove ha subito un gravissimo incidente appena sceso in pista nella gara d’esordio, lo scratch.
Ha sostenuto con grande coraggio tutto l’iter medico uscendone vincitore e pronto a riprendere l’attività. Per questo lo abbiamo nominato nostro portabandiera afferma Cozzaglio.
E ci facciamo vanto anche del lancio nel professionismo di Stefano Oldani che ha un passato nella SC Busto Garolfo e nel GB Junior di Castano Primo.
Ma non sono tutte rose e fiori, lamenta con preoccupazione il dirigente milanese che è preoccupato dalla mancanza di un ricambio generazionale tra i giovanissimi che, solo quest’anno, hanno perso il 25% dei tesserati mentre gli juniores sono scesi da da 46 a soli 17 corridori.
La situazione, se non dovessimo invertire questo trend, tende a farsi sempre più preoccupante nonostante l’impegno di molti dirigenti che invocano anche loro un ricambio generazionale per ridare linfa e vigore a tutto il movimento afferma Cozzaglio che elogia l’impegno di Roberto Rancilio che ha promosso l’iniziativa “Oggi atleta domani Dirigente” per coinvolgere qualche giovane nella gestione del ciclismo.
Lo stesso Cozzaglio, qualche anno fa, aveva promosso una conferenza per divulgare il ciclismo a livello metropolitano perché, sono sue parole, una città come Milano non può non avere squadre agonistiche.
Abbiamo salvato e rinnovato il Velodromo Vigorelli “Antonio Maspes”, tempio e santuario del ciclismo adesso dobbiamo rilanciarlo, farlo diventare casa del ciclismo per i giovani, coinvolgere le Scuole per ricordare ai ragazzi la storia del nostro ciclismo, promuovere lezioni di guida della bici e pedalate in compagnia sulla “Pista Magica”, una struttura che tutto il mondo ci invidia. Infine necessita anche l’aiuto delle Istituzioni nel realizzare ciclodromi protetti dove potere fare allenare i nostri giovani come già avviene a Busto Garolfo, a Rho, ad Arluno, come presto avverrà a Rescaldina dove il Comune stà per proporre alla “Rescaldinese” un circuito cittadino chiuso al traffico, che metterà a disposizione della squadra in date ed orari da concordare.
Ma non posso dimenticare la pesante debacle nelle campagne scolastiche per il tesseramento dei giovani corridori conquistandone solo uno.
Noi ce l’abbiamo messa tutta ma qualcosa non ha funzionato e non certo da parte nostra conclude Cozzaglio augurando Buon “Venti-Venti” a tutti.