Bergamo, sabato 05 Ottobre 2014
Giro di Lombardia 2014 : Un amarcord dall’Echo di Liverpool a firma di Paul Francis Cooper
Un buongiorno e un bentrovati agli appassionati di ciclismo che ci seguono su PEDALE TRICOLORE; Oggi, sempre per non perdere il vizio di parlare di ciclismo, vogliamo proporvi un servizio fatto da un nostro collega ed amico PAUL FRANCIS COOPER dell’ECHO di LIVERPOOL sul giro di Lombardia 2014, trasmesso sulla RADIO IRLANDESE.
Per gli appassionati di ciclismo non c’è nessuna corsa come IL LOMBARDIA, bella e impegnativa che chiude la stagione ciclistica; viene addirittura paragonata ad un campionato mondiale d’autunno.
La corsa delle foglie morte, l’ultima gara monumento del calendario internazionale, è un’evento particolarmente sentito dai tifosi del ciclismo soprattutto per la sua storia.
Ancora oggi è presente nelle menti dei fans più anziani il periodo 1936-1949, quando imperversavano FAUSTO COPPI e GINO BARTALI con le loro imprese.
Per ragioni tecniche il percorso è cambiato, ma non di molto, viene sempre centrato intorno alle montagne e il lago di Como, il tutto in un quadro che rende IL LOMBARDIA una delle corse in linea più suggestive del calendario professionistico.
Inutile nascondere che è una delle gare da me preferite,ne ho seguite molte e vengo sempre volentieri a commentarle.
Oggi in piena crisi COVID 19 mentre anch’io come voi sono chiuso in casa, mi trovo a riguardare le foto fatte in quella splendida giornata autunnale lombarda e confesso che mi viene il magone.
Ritornando a quel 5 Ottobre ricordo che ero impegnato ad un servizio sul percorso da Bellagio al Santuario della Madonna del Ghisallo di Magreglio, situata in cima all’impegnativa salita di 10 Km.
Quel giorno di buon ora mi recai sul posto, il mio compito era scattare le foto dei corridori che transitavano sotto la torre medioevale al suono delle campane per poi proseguire all’arrivo di Bergamo.
Magreglio quel giorno da tranquillo villaggio montano si trasforma, vivacizzato dagli spettatori e dai numerosi e rumorosi amatori che precedono la corsa dei professionisti, i quali prima di prendere posto lungo le transenne vanno a far rifornimento presso la locanda IL GHISALLINO dove ancora discutono sul famoso passaggio della borraccia di Coppi e Bartali ispirati da un disegno sulla parete.
Cercavo ansiosamente una buona posizione per fotografare i protagonisti della gara che a breve sarebbero transitati e non riuscivo a trovarla, data la grande folla.
A quel punto mi sentii una mano sul braccio. Mi girai e un anziano signore in tuta blu mi fece segno di seguirlo.
Si trattava del guardiano del vicino cimitero, mi fece entrare, appoggiò una lunga scala all’alto muro di recinzione, scegliendo il punto ideale per scattare foto, da buon intenditore di ciclismo.
Fu l’irlandese Daniel Martin che successivamente si aggiudicò la corsa a transitare per primo, ed io grazie a quell’uomo lo immortalai al centro della foto stessa.
Dopo il passaggio di tutta la carovana, scesi dalla scala, gesticolando ringraziai il guardiano per la sua cortesia, lui mi sorrise, mi salutò e richiuse il cimitero. Intanto io mi precipitavo al traguardo di Bergamo giusto in tempo per assistere all’arrivo solitario a mani alzate di DANIEL MARTIN vittorioso in quello splendido pomeriggio autunnale lombardo.
L’ultima foto che presi quel giorno furono i primi tre sul podio: al centro il vincitore DANIEL MARTIN ,alla sua destra don ALEJANDRO VALVERDE mentre alla sua sinistra il portoghese RUI COSTA.
Allora non c’era bisogno di alcun distanziamento di sicurezza; i tre uomini insieme, vicini e felici.
Ognuno con un braccio alzato con in mano dei bellissimi bouquet di fiori variopinti,mentre il vincitore mostrava orgoglioso il trofeo del LOMBARDIA una piccola ruota di bici in argento, non guardavano noi fotografi mentre lottavamo per guadagnare la posizione migliore, ma si osservavano fra di loro e si sorridevano felici, con i loro occhi pieni di rispetto per la fatica fatta da loro e dai loro compagni di squadra e da tutti gli atleti giunti al traguardo.
Alle loro spalle campeggiava un logo verde con la scritta nera: 108^ edizione de IL LOMBARDIA.
Mentre ora riguardo le foto, mi sembra di rivivere quella felice giornata di qualche anno fa, quando era normale e scontato incontrarsi con i fans ed avere rapporti diretti con i corridori.
Mi auguro che l’anziano guardiano del cimitero di Magreglio che fu cosi’ gentile con me stia bene, inoltre spero ardentemente di poter rivivere insieme al resto del mondo una bellissima giornata come quella.
PAUL FRANCIS COOPER
Testo in lingua Inglese tradotto da Aldo Trovati :
.
.
.