Milano, 28 Maggio 2017
Ultima tappa del Giro100
Da MONZA a MILANO; se fosse letta in senso contrario potrebbe essere una gita di Pasquetta fuori porta dei milanesi, oppure potrebbe richiamare la seconda ferrrovia italiana dopo la Napoli-Portici ed invece quest’oggi la MONZA-MILANO di km.29,300 a cronometro individuale, rappresenta l’ultima tappa del giro d’Italia n.100.
Giro d’Italia che ancora è senza un padrone, un dominatore assoluto; la maglia rosa è sulle spalle del colombiano Quintana ma il vantaggio di 39″ sul nostro Nibali, di 43″ sul francese Pinot, di 53″ sull’olandese Dumoulin e di 1’15” sul russo Zakarin non consentono a Nairo di dormire sonni tranquilli, l’esito finale sarà deciso all’ultima pedalata.
Si parte dall’autodromo di Monza, si percorre un giro del fantastico circuito di formula uno ed infine dopo quasi trenta km. di pianura, anzi di leggerissima discesa si plana in piazza del Duomo a Milano ,davanti alla cattedrale dedicata a Maria Nascente; la Madonnina tutta d’oro che dall’alto, sembra voler salutare i protagonisti di questo splendido giro d’Italia.
La cronaca:
Iniziano ad arrivare i primi corridori di un certo peso, i cronomen, il ceko Barta è il primo a far registrare un buon tempo che lo proietta in testa alla classifica provvisoria, nel frattempo in attesa della sfida tra i 5 big cerco di intervistare qualche corridore che ha appena terminato la prova, chiedendogli un suo pronostico su chi sarà il vincitore di tappa e,naturalmente del giro.
Filippo Pozzato non ha dubbi: vince Dumoulin tappa e maglia, due alfieri della FDJ: Roy e Vaugrenard a loro volta non hanno dubbi c’est Pinot qui gagne e’ Pinot che vince, non specificano però se la tappa, il giro oppure entrambe le cose.
Steve Morabito Svizzero anche lui compagno di squadra di Thibaut, invece è molto più cauto, per lui il favorito della tappa è Dumoulin, tuttavia pensa che Quintana riuscirà a mantenere la maglia rosa.
Tiralongo è per Dumoulin sicuro che vincerà il Giro, potrebbe non vincere la tappa; infatti nel frattempo è giunto un’altro olandese anche lui specialista del cronometro con un tempo eccellente, ma il giro è suo, inoltre mi conferma che questo è stato il suo ultimo grande giro e che a fine stagione appenderà la bici al chiodo ma, resterà comunque nell’ambiente.
Un occhio alla classifica provvisoria ed un occhio ai corridori che terminano la prova, sotto un sole cocente.
Al comando ora c’è l’olandese Jos Van Emden che ha scalzato il nostro Quinziato.
Arriva il portoghese ex campione del mondo Alberto Rui Costa e anche per lui il vincitore del giro sarà Dumoulin.
Eros Capecchi invece non vuol fare pronostici ed allora gli chiedo se i corridori italiani in gara avrebbero potuto fare qualcosa in più, magari vincendo qualche tappa.
Vincere è sempre difficile specialmente quando c’è di mezzo una prova di World Tour, ci siamo difesi bene ma purtroppo eravamo in pochi, a mio parere personale sarebbe stato bello se al via, ci fossero state anche le due squadre di matrice italiana rimaste fuori, almeno avremmo avuto più possibilità di andare a segno ma, non voglio fare della polemica inutile se è stato deciso cosi’ gli organizzatori avranno avuto le loro buone ragioni.
Inizia il gran finale Zakarin è già in pista (letteralmente), mentre si preparano Dumoulin e Pinot.
Quello che mi è dispiaciuto nei pronostici chiesti agli atleti è stato che nessuno si è espresso a favore di Nibali, ma purtroppo come tecnico e non come tifoso anch’io debbo convenire con loro e sperare per lo squalo dello stretto in un podio.
Pinot non gira bene, perde ad ogni km. Dumoulin invece macina un duro rapporto, ma guadagna su tutti, recupera posizioni su posizioni,fino a raggiungere il secondo posto, mentre Quintana sente la maglia rosa che lentamente ma inesorabilmente vola via dalle sue spalle.
Vincenzo Nibali con una buona prova termina al 13°posto a 1’09” dal vincitore Van Emden,il suo tempo è migliore di quello di Pinot è gli permette di mantenere il terzo posto in classifica generale.
ORDINE D’ARRIVO
1° Jos Van Emden Olanda Lotto Jumbo Km.29,300 in 33’08” media 53,058
2° Tom Dumoulin Olanda Sunweb a 15″
3° Manuel Quinziato Italia BMC a27″
4° Vasil Kiryenka Bielorussia Sky a 31″
5° Joseph Rosskopf Usa BMC a 35″
6° Jan Barta Rep Ceka Bora- Hansgrohe a 39″
7° Georg Preidler Austria Sunweb a 51″
8° Bob Jungels Lussemburgo Quick Step-Floors a 54″
9° Jan Tratnik Slovenia CCC Sprandi Polkovice a 51″
10°Andrey Amador Costa Rica Movistar a 1’02”
ED I TOP 10 del 100° GIRO D’ITALIA:
1° TOM DUMOULIN Olanda Sunweb Km. 3609,100 in 90h34’54” media 39,843
2° NAIRO QUINTANA Colombia Movistar a 31″
3° VINCENZO NIBALI Italia Bahrain Merida a 40″
4° THIBAUT PINOT Francia FDJ a 1’17”
5° ILNUR ZAKARIN Russia Katusha Alpecin a 1’56”
6° DOMENICO POZZOVIVO Italia Ag2r La Mondial a 3’11”
7° BAUKE MOLLEMA Olanda Trek-Segafredo a 3’41”
8° BOB JUNGELS Lussemburgo Quick Steep Floors a 7’04”
9° ADAM YATES Gran Bretagna Orica a 8’10”
10°DAVIDE FORMOLO Italia Cannondale Drapac a 15’17”
Vincitore maglia ciclamino classifica a punti: FERNANDO GAVIRIA COLOMBIA
Vincitore Gran Premio della montagna maglia azzurra: MIKEL LANDA SPAGNA
Vincitore premio giovani maglia Bianca: BOB JUNGELS LUSSEMBURGO
Commento finale
Giro d’Italia bello, combattuto ed incerto fino all’ultimo km, bravo Dumoulin che a ventisei anni ha vinto il suo primo grande giro, Tom ha dimostrato di essere un campione vero, non si è perso d’animo, quando sulle salite era costretto a segnare il passo, si è ripreso e si è imposto sul suo terreno preferito: le cronometro.
Quintana non mi è parso all’altezza del miglior Quintana trionfatore del Giro conclusosi a Trieste; ha forse avuto qualche problemino, di salute che non gli ha permesso di rendere al massimo? Ma anche l’olandese ne ha avuti mi sembra.
Il nostro Vincenzo ha fatto quello che poteva, un rammarico: l’assenza del cavaliere dei quattro Mori e l’assenza delle due squadre italiane; l’Androni Sidermec e La Nippo Fantini con loro in corsa magari avremmo vinto qualche tappa in più o forse no, però senz’altro gli italiani al via sarebbero stati più di 43, anzi più di 44 perchè Michele ha pedalato con loro.
DA MILANO PER PEDALE TRICOLORE
Aldo Trovati