Genova, 28 Aprile 2019
Dalle Alpi al Mare…Androni Giocattoli-Sidermec
Un saluto a tutti gli sportivi che ci seguono su PEDALE TRICOLORE, oggi domenica 28 Aprile 2019 siamo in quel di Genova per raccontarvi come è andata l’80^ edizione del GIRO dell’APPENNINO, una corsa ci permettiamo di dire inferiore per durezza soltanto al giro di LOMBARDIA.
Quest’anno oltre alle 80 candeline, la gara ha avuto un significato particolare e bene ha fatto l’assessore allo sport ILARIA CAVO in accordo con gli organizzatori a dedicare un premio speciale, alla memoria delle vittime del ponte Morandi, in via 30 giugno, il luogo accessibile più vicino, dove l’estate scorsa si è consumata una tragedia che ancora oggi è presente nei nostri occhi e nei nostri cuori.
Ecco le difficoltà altimetriche della corsa:PASSO COPPI nuova salita inedita 2800 metri da Costa Vescovato a Castellania pendenza max 9% dopo appena 40 Km. La CASTAGNOLA 4600 metri da Voltaggio all’omonimo passo, pendenza max 17% dopo 85 Km. La mitica BOCCHETTA 8200 metri pendenza max 18% da CAMPOMORONE alla vetta dopo 130 Km. La salita di Franconalto 5.500 metri pendenza max 17% dopo 145 Km. ed infine il passo dei GIOVI 2300 metri pendenza max 8% dopo 160 km.una corsa veramente dura.
Ma prima della cronaca ecco qualche battuta con i protagonisti alla partenza dall’outlet di SERRAVALLE SCRIVIA:
SIMONE VELASCO: Simone in questo periodo il vostro capitano Giovanni Visconti non è in perfetta forma fisica; sarai tu il capitano oggi?
Ho terminato il tour of the Alpes in crescendo, la gamba c’è Visconti è uno che non molla mai, nel caso io sono pronto – ma tutto dipenderà da come si svolgerà la corsa.
MARCO CANOLA: cosa mi dici del caso Moser? ma cosa vuoi , queste cose nel ciclismo succedono spesso, basta un niente e tutto il meccanismo salta, comunque se vuoi spiegazioni più approfondite chiedi a lui.
Oggi mi sento bene, come al solito uno spera di fare una buona corsa e il pensiero di vincere è sempre presente.
Per il Giro d’Italia punterò ai successi parziali la classifica generale non fa per me, oggi comunque occhio al mio collega BAGIOLI, lo vedo molto bene.
FAUSTO MASNADA:
Allora Fausto non c’è due senza tre? come si usa dire Tutta la squadra è in perfetta forma fisica, oggi siamo la squadra da battere, per quanto mi riguarda; beh le due vittorie al tour of the Alps che hanno riempito di gioia GIANNI SAVIO parlano da sole, se qualcosa verrà o da parte mia o, da qualche compagno di squadra, sarà bene accetto.
Concludo con una grande ex firma del ciclismo italiano: MARCO PASTONESI” il poeta” che proprio qualche minuto fa ha ricevuto sul palco il premio APPENNINO d’ARGENTO; ricordo che l’APPENNINO d’oro di quest’anno è stato assegnato ieri a MORENO ARGENTIN.
Marco mi fa piacere rivederti in carovana, seguo spesso le tue rubriche su TCI la rivista del TOURING CLUB ITALIA, ma le domande che poni sono troppo facili.
Si sono elementari, ma sai quella rivista non è ad esclusivo uso e consumo degli esperti di ciclismo; quindi debbo cercare di assecondare i lettori e nel contempo stimolarli verso le due ruote nell’ambito del turismo in generale.
Il GIRO dell’APPENNINO per me riveste un fascino particolare è una corsa che amo, mi piace l’ho sempre seguita con passione e continuerò a farlo, perchè il ciclismo in generale è il mio popolo, la strada è la fonte dei miei pezzi, perchè sulla strada trovo le persone, le loro vite, quindi per me è importante mantenere un rapporto con la strada; quando dico storie di strada, di marciapiede chi batte la strada in senso buono, intendo chi vuole restare insieme ai corridori condividere questi attimi fuggenti con loro.
Ed eccoci alla cronaca:
148 corridori al via tempo bello soleggiato ma ventoso.
Durante i primi km. di gara non succede nulla di particolare; la prima fuga la troviamo in prossimità del PASSO COPPI: protagonisti:
RIVI, LOPEZ COZAR e FICARA
per loro un vantaggio massimo di 5’30”; FICARA transita primo al gpm della Castagnola; ma la loro avventura terminerà lungo la rampe della mitica BOCCHETTA, dove verranno raggiunti e staccati da CATTANEO, MASNADA e RAVANELLI,
successivamente il basco BIZKARRA si accoderà per quella che sarà l’azione determinante della giornata.
Il quartetto macina km su km. il vantaggio su gli immediati inseguitori varia da 1’20” ad 1’40” ma in pratica è l’ANDRONI GIOCATTOLI SIDERMEC a comandare la corsa.
A-15 dall’arrivo il traguardo volante in memoria delle vittime del ponte Morandi viene vinto dal basco BIZKARRA; in precedenza CATTANEO si era aggiudicato il gpm della BOCCHETTA.
Gli Androni Sidermec vogliono la vittoria a tutti i costi, lo scatto di MATTIA CATTANEO a quattro km. dall’arrivo si rivela opportuno e permette all’atleta di GIANNI SAVIO e MARIO ANDRONI oggi presente in “tribuna”di tagliare il traguardo solo con un vantaggio di 25” sul secondo classifica: FAUSTO MASNADA.
ORDINE D’ARRIVO:
1° MATTIA CATTANEO Italia Androni Sidermec Km. 198,700 in 4h 40′ 51″ media 42,450
2° FAUSTO MASNADA Italia Androni Sidermec a 25″
3° SIMONE RAVANELLI Italia Biesse Carrera st
4° MIKEL BIZKARRA Spagna Euskadi Murias st
5° ZURLO FEDERICO Italia Giotti Victoria a 49″
6° MARCO CANOLA Italia Nippo vini Fantini Faizanè st
7° SERGEJ SHILOV Russia Gazprom Rusvelo st
1° MATTIA CATTANEO Italia Androni Sidermec Km. 198,700 in 4h 40′ 51″ media 42,450
2° FAUSTO MASNADA Italia Androni Sidermec a 25″
3° SIMONE RAVANELLI Italia Biesse Carrera st
4° MIKEL BIZKARRA Spagna Euskadi Murias st
5° ZURLO FEDERICO Italia Giotti Victoria a 49″
6° MARCO CANOLA Italia Nippo vini Fantini Faizanè st
7° SERGEJ SHILOV Russia Gazprom Rusvelo st
8° ANDREA VENDRAME Italia Androni Sidermec st
8° ANDREA VENDRAME Italia Androni Sidermec st
9° FRANCESCO GAVAZZI Italia Androni Sidermec st
10°SIMONE VELASCO Italia Neri sottoli selle Italia Ktm st
questo è tutto
Agli amici di PEDALE TRICOLORE un arrivederci al GIRO d’ITALIA.
DA GENOVA PER PEDALE TRICOLORE
Aldo TROVATI
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