Villadossola, 27 Giugno 2017.
Germano Barale stà scalando il Paradiso dei Ciclisti
Questo martedì sera se ne è andato l’Amico Germano Barale, per tutti “Mano”, corridore professionista dal 1953 (San Pellegrino) al 1964 con la Carpano.
Una sola vittoria in carriera ma Barale è uno di quesi corridori che non si valutano affatto per le vittorie ma per il ruolo che ha sempre rivestito nelle squadre dove ha militato.
La sua mansione principale era quella del “Gregario” ma…Che Gregario!
Sempre pronto a riempirsi le tasche di borracce piene di acqua fresca, sempre pronto ad inarcare la schiena per tirare a favore del Capitano di turno che per lui sono stati Fausto Coppi, Franco Balmamion, Yvo Molenaers, Rolf Graf, Nino De Filippis e Toni Bailetti.
Belli i suoi anedoti come quello del “Peurat” ovvero il Pecoraio, un titolo acquisito in occasione di un traguardo volante dove si è trovato a competere col suo compagno di squadra Toni Bailetti.
I premi, un viaggio, stabilirono che andasse al Toni Olimpionico di Roma 1960 mentre l’altro premio, due pecore, a Germano Barale che aveva già a casa una piccola fattoria e le due pecore ci stavano proprio bene.
Qualche inconveniente… ebbè ….può sempre capitare come quella volta che portò al suo capitano Nino De Filippis, una borraccia raccolta per strada. Defilippis la bevve e fu poi costretto a ritirarsi per gli inconvenienti causati dal liquido contenuto.
E nel 1963, …il Giro stava per transitare dalla Valdossola e Barale “Impose” al gruppo di farlo transitare in testa tra la sua gente : Fu bellissimo ed irripetibile disse una volta il “Mano” come veniva amichevolmente chiamato dai suoi tifosi e conterranei.
Un’altra bella soddisfazione al Giro di Lombardia del 1961 quando, sul Muro di Sormano, lui Germano Barale in piedi sulla sua bici davanti a Rik Van Looy in maglia iridata costretto a mettere piede a terra per la pendenza della salita.
Un soddisfazione grandissima per lui che chiamava Rik Van Looy Amorevolmente e con rispetto “Ul Bastardun” proprio perché non lasciava assolutamente nulla agli altri.
Ecco Germano, adesso che stai scalando le vette del Paradiso ricordati di portarti un po’ di borracce per i tuoi ex Capitani che troverai su quelle Strade e, da lassù, rivolgi lo SGUARDO IN TERRA, PREGA PER NOI, PER IL NOSTRO CICLISMO E PER TUO FIGLIO Florido E tua nipote Francesca che veste la maglia di Campionessa d’Italia su strada categoria Donne Esordienti conquistata lo scorso anno a Comano di Trento.
Tua nipote Francesca ti ha sempre rivolto un pensiero, una dedica un saluto.
E anche noi di www.pedaletricolore.it ti pensiamo e ricordiamo con affetto rivolgendo alla tua Famiglia i sensi del nostro più profondo cordoglio.
Forza “Mano”, sempre nei nostri cuori.
Vito Bernardi e tutta la Redazione di www.pedaletricolore.it