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Lonate Pozzolo, 26 Febbraio 2016
Formazione e tecnologia al top. E il Giappone punta su Lonate
La Fondazione Iseni y Nervi investe per garantire cure sempre più d’eccellenza. Tra i “partner” il colosso Hitachi, che l’ha scelta per la nuova super Tac 128 strati
Un patrimonio già ricco
La nuova cardio Tac va ad arricchire il già ragguardevole patrimonio tecnologico degli Istituti di ricovero e cura Iseni: «Abbiamo sempre puntato molto sul potenziamento della tecnologia, che resta lo strumento principe per l’attività diagnostica e clinica – puntualizza Iseni – Credo sia fondamentale, da parte mia, mettere a disposizione dei medici un supporto quanto più possibile avanzato a livello di strumenti e apparecchiature, a beneficio del paziente, le cui problematiche possono essere analizzate e approfondite in maniera sempre più rapida, precisa ed efficace».
Nasce la Carta Medi-s
Dell’avanzata strumentazione di cui è dotato l’istituto Iseni beneficiano anche i cardiologi italiani che, tra ieri e oggi, stanno partecipando a un corso formativo sullo screening cardiovascolare nel paziente iperteso. «Questi specialisti apprendono da noi nuove tecniche e metodiche che saranno poi in grado di utilizzare negli ospedali e nelle strutture sanitarie in cui lavorano – sottolinea il dottor Iseni – Si tratta di vero e proprio trasferimento del know how.
In altri termini, stiamo facendo scuola».
La Fondazione Iseni y Nervi ha già programmato dodici eventi formativi per il 2016, «durante i quali – fa sapere il presidente – gli specialisti vivranno due giornate tipo all’interno della nostra struttura, con la consapevolezza di poter usufruire di uno standing scientifico particolarmente elevato».
Dicevamo: tecnologia, formazione, ma anche sensibilità e responsabilità sociale.
Ne è una dimostrazione l’ideazione della Carta Medi-s, una tessera che consente ai cittadini non in possesso di coperture assicurative (fondi, mutue, ecc.) di usufruire di prestazioni specialistiche a prezzo calmierato e in tempi brevi, come generalmente sono quelli della sanità privata.
Con un contributo di 20 euro annui (15 euro nel caso di famiglie composte da 3 o più membri) sarà possibile beneficiare di prestazioni sanitarie specialistiche, utilizzando la rete di cliniche e poliambulatori convenzionati con la Fondazione.
Il progetto, avviato nel 2004, oltre a venire incontro alle esigenze dei cittadini meno abbienti, rende più efficiente il sistema sanitario regionale, alleggerendo al contempo i costi dell’assistenza pubblica.
Francesco Inguscio (dal Quotidiano “La Provincia di Varese)