Milano, 24 Ottobre 2020
Stravolgimento della 19° tappa del Giro Il pensiero della Lega del Ciclismo professionistico
La Lega del Ciclismo Professionistico esprime tutta la sua solidarietà nei confronti degli organizzatori di Rcs Sport e di tutti coloro che si stanno impegnando a portare a termine l’edizione numero 103 del Giro d’Italia.
La decisione presa dalla maggioranza dei corridori in merito alla diciannovesima tappa, da Morbegno ad Asti, è sbagliata nei modi e nel merito.
Questa la condanna di Enzo Ghigo, Presidente della Lega del Ciclismo Professionistico, in merito a quanto accaduto: “Di fronte agli sforzi di concludere il Giro d’Italia, in un mese inedito come quello di ottobre e nel pieno di una pandemia, la pretesa del gruppo di accorciare arbitrariamente la diciannovesima tappa è una mancanza di rispetto nei confronti di tutto lo sport, del pubblico in strada e a casa, ma anche verso il personale e gli addetti ai lavori dislocati sul percorso.
Determinate rivendicazioni, portate avanti con i modi sbagliati, danneggiano l’immagine del ciclismo e alterano l’aspetto tecnico dello stesso Giro d’Italia, entrato nella fase decisiva e che ieri avrebbe dovuto vivere una tappa tutt’altro che di trasferimento.
Il percorso e la lunghezza della frazione era noto da mesi, le temperature e la pioggia sul percorso non erano così proibitive da giustificare un epilogo simile.
La Lega Ciclismo ribadisce il massimo sostegno agli organizzatori, pronti nel trovare una valida alternativa e a garantire ancora una volta il naturale svolgimento della corsa, nonostante le molteplici difficoltà incontrate durante il Giro d’Italia e durante gli ultimi mesi difficili per tutti