Milano, 24 Gennaio 2020
Invasione di monopattini dalla Cina
“La Federazione Ciclistica Italiana, che da sempre collabora in modo proficuo con Ancma, concorda sulla priorità della sicurezza e sulla consapevolezza di utilizzare materiali conformi alle disposizioni europee. I pochi spazi riservati alle biciclette sono ormai affollati da altri utenti aumentando così il rischio di incidenti già troppo elevati” – dichiara il presidente Di Rocco facendo seguito al cs diffuso oggi da Ancma.
Anche il presidente della Commissione Nazionale Direttori di Corsa e Sicurezza della FCI, Roberto Sgalla concorda sul “Favorire la mobilità dolce ma all’interno di un piano complessivo della mobilità, con regole certe” .
Ufficio Stampa FCI
Roberta Ceppi email – ufficiostampa@federciclismo.it
Da: “Ufficio Stampa – ANCMA” <ancma@ancma.it>
Oggetto: COMUNICATO STAMPA: INVASIONE DI MONOPATTINI CINESI IN EUROPA
Data: 24 gennaio 2020 13:10:51 CET
A: ufficiostampa@federciclismo.it
Rispondi a: ancma@ancma.it
COMUNICATO STAMPA
INVASIONE DI MONOPATTINI CINESI IN EUROPA
Serve una regolamentazione seria per consentire un utilizzo sicuro dei dispositivi di micromobilità.
Milano, 24 gennaio 2020 – Nel corso del 2019 sono stati importati dalla Cina nei diversi mercati europei 625 mila monopattini, secondo i dati forniti da EBMA-European Bicycle Manufacturers Association, con un incremento del 37% rispetto all’anno precedente.
A titolo esemplificativo, nello stesso lasso di tempo, l’importazione in Europa di e-bike cinesi – anche per effetto dei dazi di recente introduzione – si sono attestate sulle 195 mila unità.
I dati dell’import confermano la grande diffusione della micromobilità nelle città europee e pongono l’attenzione sul tema della sicurezza.
La recente equiparazione dei monopattini alle biciclette – disposta da un emendamento alla legge di bilancio 2020 – non sembra tenere conto di alcune differenze sostanziali tra le due tipologie di mezzi.
Le biciclette, infatti, per poter essere commercializzate all’interno del mercato europeo, devono soddisfare i requisiti di sicurezza previsti da alcune norme tecniche comunitarie, in particolare la UNI ISO 4210 su progettazione e assemblaggio dei veicoli e la UNI EN 15194 specifica sulle biciclette a pedalata assistita; lo stesso non si può dire per i dispositivi di micromobilità rispetto ai quali è in corso un processo di normazione a livello europeo, che tuttavia non ha ancora portato alla definizione di uno standard comunitario.
Inoltre, la maggior parte dei monopattini oggi in commercio vengono venduti attraverso i canali online e i grandi marketplace elettronici, dove una verifica preventiva dei requisiti di sicurezza di questi dispositivi, prodotti quasi esclusivamente da aziende extra-europee, è pressoché impossibile: diverso è il caso delle biciclette, per le quali il ruolo dell’industria, prevalentemente europea e del rivenditore svolgono un’importante funzione di accompagnamento verso scelte più consapevoli.
«Riteniamo di condividere – dichiara Paolo Magri, Presidente di Confindustria ANCMA – le perplessità espresse dal Sottosegretario Traversi, ospite qualche giorno fa del nostro Osservatorio Focus2R e auspichiamo una riformulazione della misura che consenta di riprendere l’attività sperimentale promossa nella scorsa primavera dal Ministero dei Trasporti: solo in questo modo sarà possibile arrivare ad un corretto inquadramento di questi veicoli – che rappresentano senza dubbio un’importante contributo alla mobilità sostenibile – all’interno del codice della strada».
Per ulteriori informazioni:
Pier Francesco Caliari
Direttore Generale
<mailto:pierfrancesco.caliari@ancma.it> pierfrancesco.caliari@ancma.it
Tel. 02.677351309 – 366.6322843
Michele Moretti
Responsabile Moto e Relazioni Istituzionali
michele.moretti @ancma.it <mailto:pierfrancesco.caliari@ancma.it>
Tel. 02.6773511 – 328.1214409