Ponte a Ema, 04 marzo 2020
Aquila Ponte Ema : Fu la prima squadra di Gino Bartali
PONTE A EMA(FI),4 Marzo 2020.- Novantatreesimo anno di attività per la società sportiva Aquila Ponte Ema in quanto l’anno di fondazione è il 1927.
Una lunga e gloriosa storia, da sempre nel nome di Gino Bartali (fu la prima società nella quale gareggiò Ginettaccio che poi ne fu presidente onorario) che prosegue anche se il numero degli atleti di oggi non è quello assai più consistente di qualche anno fa.
La “crisi” e le difficoltà nel trovare gli atleti, si sono fatte sentire anche in questa località alla periferia di Firenze come in varie altre zone della Toscana e non può che preoccupare i dirigenti e gli sportivi.
Tre le categorie di riferimento per la stagione che si aprirà tra qualche settimana con una ventina di tesserati.
Le formazioni dell’Aquila Ponte a Ema, saranno seguite da un gruppo coeso di collaboratori e direttori sportivi, al fine di garantire una attività equilibrata con lo studio, e con particolare attenzione all’educazione ed alla crescita umana e sportiva, aspetti che la società di via Chiantigiana ha sempre garantito. Intendo inoltre anche il programma organizzativo
GIOVANISSIMI: Andrea Scudieri, Gaddo Giusti, Alberto Brazzini, Giulio Morandi, Drago Giusti, Niccolò Luchetti, Cristian Bertin, Mattia Panichi. (D.S. Mario Casini, Luca Ciaccheri, Maurizio Galli, Maurizio Morelli; accompagnatori: Damiano e Giacomo Catarzi, Marina Ballerini.
ESORDIENTI: Lorenzo Cherici, Diego Ninci, Andrea Degl’Innocenti, Leonardo Calvetti, Leonardo Terzani. (D.S. Siro Gavilli, Claudio Tentati, Alessi Brando; accompagnatori: Giovanni Ducci, Ettore Colombini, Davide Ballerini.
ALLIEVI: Andrea Bertini, Tommaso Catarzi, Giacomo Masi, Mirko Ponzalli. (D.S. Fabio Iacchi, Alfredo Megli; accompagnatori: Alessandro Galganotti, Mattia Bulli.
CONSIGLIO DIRETTIVO: Presidente Francesco Panichi; vicepresidente: Marco Nencetti; consiglieri: Menegatti, Masini, Innocenti, Nesti, Gavilli, Selvi, Ciaccheri, Bulli, Catarzi, Morelli, Brando, Galganotti, Ceccarini.
Antonio Mannori