Genova, 22 Aprile 2018
79° Giro dell’Appennino
Un saluto e una buona giornata a tutti gli amici di PEDALE TRICOLORE da Genova.
Ci troviamo oggi nella città della Lanterna per raccontarvi una nobilissima corsa: il Giro dell’ Appennino giunta alla 79^ edizione.
Quest’anno si ritorna al passato; dopo due edizioni con arrivo sulla riviera di Levante in quel di Chiavari, la corsa dell’unione sportiva Pontedecimo farà il suo ritorno nel cuore di Genova in via XX settembre a due passi da piazza De Ferrari e dal palazzo Ducale, uno scorcio spettacolare che è Patrimonio dell’umanità.
Il percorso di Km.194,800 è quello classico, quello vero; con la salita della Castagnola, i Giovi, La Crocetta d’Orero, ancora i Giovi, la Bocchetta, la salita di Fraconalto e per finire i Giovi per la terza volta. Un percorso molto duro; inferiore solo al Giro di Lombardia più lungo e leggermente più impegnativo, inoltre l’arrivo in via XX Settembre è in leggera salita..
Le Interviste:
Il Primo corridore che incontro è Francesco Bettini, nipote del grande Ex Paolo Bettini – a lui chiedo se il cognome che porta gli pesa, e che cosa pensa di fare oggi.
No assolutamente non mi pesa affatto,anzi mi fà piacere che me lo chiedano, cosi’ mi sento incentivato a fare sempre meglio, noi oggi in squadra abbiamo due punte Garosio e Petrini, la mia condizione è buona, ma per questa corsa puntiamo su di loro.
Paolo Toto‘; ormai sono diverse corse che faccio tra i professionisti, oggi non vincerò ma punterò ad un piazzamento per guadagnare lo Challange Liguria che rimane comunque bel ricordo.
Marco Canola:– buongiorno Marco, oggi avrai un gregario speciale Cunego, tanto lui un premio l’ha già preso ieri (l’Appennino d’oro) e quindi oggi può dedicarsi a te.
No Damiano è sempre un campione, io cercherò di fare la mia corsa, anche se non mi sento tanto in forma; ma vedremo strada facendo.
Concludo con Mario Androni main sponsor dell’omonima squadra.
Ho voluto seguire i ragazzi, oggi è una bella giornata, è domenica il lavoro lo lasciamo da parte.
Un pronostico? Spero soltanto che vinca uno con la maglia dell’Androni; non mi interessa chi, importante che abbia la nostra casacca.
La Cronaca:
Partenza alle 11,15 dall’outlet di Serravalle Scrivia,113 gli atleti in gara, sole e tempo bello.
Il primo attacco avviene dopo una decina di Km. sette sono gli attaccanti:
Mateusz, Barcelo Aragon, Zanardini, Onesti Colnaghi ed i figlio d’arte Enrico Salvador, dietro di loro due controattacanti: Koberyak e Amman che inseguono a 2’09”, mentre il ritardo del gruppo è di 5’04” poco prima di affrontare il passo della Castagnola.
In vetta transita primo Salvador che precede Barcelo Aragon e Colnaghi.
I due controattacanti vengono ripresi dal gruppo poco prima di Busalla, mentre sui Giovi ancora primo è Salvador.
Si mischiano le carte nel gruppetto di testa, alcuni cedono,altri si accodano, in località Casella dopo 107 Km. di gara questa la situazione: al comando Taciak, Barcelo Aragon, Salvador, Onesti, Chokri, Colnaghi e Fortin, con 4’46” di vantaggio su un gruppo sfilacciato.
La sorte per loro è comunque segnata.
Sulle prime rampe della Bocchetta il gruppetto si sfalda cedono tutti, tranne Barcelo Aragon, che verrà poi superato da un trio formidale che, andrà fino all’arrivo: Ciccone, Masnada ed il portoghese Autunes, dietro loro Zardini cerca di riportarsi sotto ma il suo ritardo è di 51″ troppo per recuperare.
Il plotone o meglio ciò che resta del plotone a 2’10” sembra ormai tagliato fuori.
Infatti i giochi sono fatti; i tre si presentano in via XX settembre pronti per la volata. In precedenza Masnada forse preoccupato per la presenza di Ciccone, cerca a più riprese di staccare, senza riuscirci i compagni di fuga.
Ai 700 metri Ciccone parte con un guizzo perentorio e vola verso il traguardo a mani levate.
Secondo posto per Autunes, mentre per Masnada un onorevole terzo piazzamento.
Sotto il palco delle premiazioni riesco a carpire il malcontento di patron Mario Androni per la mancata vittoria, nel contempo il saggio Gianni Savio spiega che la sconfitta del loro uomo; Masnada è solo dovuta all’inesperienza e alla voglia di vincere, Masnada ha tutte le carte in regola per diventare un ‘ottimo corridore vincente, deve solo maturare un pò di esperienza.
Io credo che, anche se il Giro d’Italia è come dice Savio la Champion League, gli uomini Androni, riusciranno ad onorare la nostra corsa nazionale e magari chissà….. mai mettere limiti alla Provvidenza.
COSI’ ALL’ARRIVO:
1° Giulio Ciccone (Italia) Bardiani Csf km.199 in 4h 52′ 54″ media 40,765
2° Amaro Autunes (Portogallo) Ccc Sprandi Polkovice st
3° Fausto Masnada (Italia) Androni Sidermec st
4° Francesco Gavazzi (Italia) Androni Sidermec a 2’06”
5° Davide Ballerini(Italia) Androni Sidermec st
6° Marco Canola (Italia) Nippo vini Fantini st
7° Paolo Totò (Italia) Sangemini Mg K vis Vega st
8° Simone Andreetta (Italia) Bardiani Csf st
9° Alex Turrini(Italia) Wilier Triestina-Selle Italia st
10°Roland Thalmann (Austria) Vorarlberg Santic st
Da GENOVA per Pedale TRICOLORE
Aldo Trovati