Ma l’agognata vittoria non è ancora arrivata per il Tricolore e Olimpionico ITALIANO Elia Viviani
Giro 102, 10° Tappa da Ravenna a Modena
Per Viviani sembra un Giro “Vietato”. Siamo oramai a metà Giro, sulla carta rimane una sola tappa a disposizione per non chiudere “a secco” questa 102° edizione del Giro nazionale.
E domani a Novi Ligure occhi puntati su Elia che non può lasciare il Giro senza un suo sigillo.
La decima tappa è scattata da Ravenna alle ore 13,59 con 163 corridori in gruppo per questa tappa, definiamola così, di “semi riposo”.
Ma riposo o semi riposo, non lo è proprio per il giapponese Hatsuyama (Nippo Fantini ) e per il romagnolo Covili (Bardiani Csf) che, subito dopo il via, rompono gli indugi e si involano solitari.
Il distacco sul gruppo sale subito a 3’13” e siamo al km 36.
I due corridori procedono in perfetto accorso; la media non è alta ma, l’impegno del tandem Italo-Giapponese è molto forte
I due vanno a conquistare il traguardo volante di San Giovanni in Persiceto dove passa per primo l’enfant du pays Covili davanti al figlio del Sol Levante. Soho Hatsuyama e siamo al km.98 di gara e la media è molto bassa, circa 38 kmh.
Il vantaggio sul gruppo non si incrementa anzi, comincia ad erodersi mentre la corsa è giunta al km. 108 località Crevalcore dove il secondo traguardo volante è appannaggio di Hatsuyama.
La media non è alta ma i chilometri passano inesorabilmente e, pure il gruppo comincia a pedalare “a tutta” ed il vantaggio dei fuggitivi scema a vista d’occhio tanto che al km. 115 Radio Corsa con la voce di Virgilio Rossi sentenzia la fine della fuga : “Gruppo compatto”
Mancano 30 chilometri alla meta e, nessuna libera uscita è concessa ad alcun corridore ad eccezione di Ventoso che scatta a due chilometri dalla linea bianca, mette 4” tra sé e il gruppo, sembra quasi fatta ma, la reazione del gruppo è troppo potente con Viviani determinato a conseguire la sua prima vittoria parziale in questo Giro.
Triangolo rosso dell’ultimo chilometro e la sfortuna ci mette lo zampino.
Una caduta coinvolge qualche corridore tra i quali il re della classifica per la maglia ciclamino, il tedesco Pascal Ackerman che resta automaticamente tagliato fuori dalla volatona finale che diventa una questione d’onore soprattutto per il nostro Tricolore d’Italia ancora alla ricerca di un successo di tappa.
Ma è ben noto a tutti che, per gli sprint o hai un “Treno collaudato” o rischi quello che poi ti capita ; “Rimanere a bocca asciutta”.
Non è affatto una critica per il veronese ma uno sprone perché vogliamo un corridore in malia Tricolore sul gradino più alto almeno in una tappa del Giro e, domani, siamo tutti per Elia Viviani.
Servizio a cura di : Vito Bernardi