Corvara, 21 Maggio 2016
Alpago-Corvara : 14° tappa del 99° Giro d’Italia ovvero “La cavalcata dei Monti Pallidi”
Con sei Gran Premi della Montagna dei quali 2 di prima categoria, 3 di seconda categoria ed uno di terza fascia, questa 14° tappa del Giro d’Italia era, almeno sulla carta, un vero e proprio campionato della montagna.
In effetti però non è stato così.
Solo 7 i corridori ritiratisi e i primi 14 corridori classificati, tutti in un fazzoletto di circa 4 minuti.
Bene, ci sono le attenuanti della giornata dal clima molto favorevole all’esercizio del ciclismo, l’esito abbastanza favorevole per il nostro Vincenzo Nibali che guadagna qualcosa sul diretto avversario, pericoloso avversario, che risponde al nome di Alessandro Valverde; l’avere espropriato delle insegne del primato il simpatico e valoroso Amador insomma, è stata una tappa dal risultato un po’ morbido ma che ha detto molto all’Italiano Nibali e moltissimo ad alcuni corridori che oggi, forse, hanno perso tutte le speranze di arrivare a Torino in maglia rosa.
Una tappa che ha portato il sorriso sulle labbra del colombiano Esteban Chaves, giovane di soli 26 anni che aspira a…qualcosa di…grosso come anche l’olandese Steven Kruijswijk che cova ambizioni di vittoria a Torino.
La tappa odierna ha forse definitivamente respinto le ambizioni del lussemburghese Bob Jungels che oggi ha pagato un dazio piuttosto pesante di oltre 6 minuti scivolando al dodicesimo posto della classifica generale.
E’ stata la tappa che ha premiato il colombiano Esteban Chaves che torna alla vittoria dopo il successo dello scorso anno quando vinse la terza tappa e la classifica finale dell’Abu Dhabi Tour e, sommando anche il successo nella cronosquadre di Sanremo nel Giro del 2015, raggiunge le dieci vittorie nel suo palmares personale.
Domani la durissima cronoscalata all’Alpe di Siusi, una giornata di riposo, l’ultima in questo Giro ma…ma…la strada non è ancora pianeggiante, c’è ancora Andalo, la tappa di Risoul e sabato, penultima giornata con la tappa di Sant’Anna di Vinadio e tre GPM tutti oltre i 2000 metri di quota.
Insomma c’è ancora un menù che potrebbe essere indigesto a più di un corridore.
Speriamo che Nibali riesca a stare a galla.
In questo giro non ha ancora patito alcuna crisi, speriamo che tenga duro anche se la storia delle grandi corse a tappe ci insegna tutto il contrario delle nostre speranze e questo, per il discorso “Maglia Rosa”.
Ma ci sono altre tre maglie che sono intriganti per alcuni corridori.
Tolti gli occhi dalla maglia bianca che dista 27 minuti dal nostro Davide Formolo, puntiamo le nostre speranze e fondate aspettative sulla maglia rosa ma anche su quella azzurra che un
Damiano Cunego che vediamo abbastanza determinato, ha buone chances per potersela portare a casa così come quella rossa per Giacomo Nizzolo.
Insomma, ancora una settimana di passioni poi l’urlo liberatorio sperandolo favorevole al siciliano Vincenzo Nibali.
E il Tour?
Per il Tour ci sono altre aspettative, altri interessi : Ne parleremo più avanti e, per non dimenticarci proprio di tenere duro e andare sempre avanti, diciamocela tutta con un bel “Coraggio e Avanti”
Intanto distraiamoci un po’ con la Carovana Pubblicitaria, le sue musichette, il suo ottimismo, i suoi gadget, la sua gioventù.