Biassono, 20 Ottobre 2019
Albino Bertazzon appende al chiodo il suo registratore
Con la disputa della 98° edizione della Coppa d’Inverno a Biassono in provincia di “Monza&Brianza”, si è conclusa la carriera di Giudice di Gara della Federciclismo di Albino Bertazzon.
Trevigiano di Pieve di Soligo dove era nato il 22 Ottobre 1949, Bertazzon iniziò la sua lunga carriera nel 1976 quale Componente della Giuria Fci in servizio a Barbisano sempre nel trevigiano con un’appendice : Era una gara cicloamatoriale della FCI e il Giudice d’arrivo designato fu impossibilitato a prendere servizio proprio all’ultimo momento. Ricevetti l’incarico di sostituirlo nonostante fossi stato abilitato da poco e, da lì, iniziò il tutto.
E dopo questo primo approccio in queste vesti, Bertazzon vanta un curriculum veramente eccezionale.
In 43 anni ha seguito 6 Giri d’Italia; 5 Tirreno-Adriatico; 5 Giro Donne; 1 Giro Dilettanti; il Campionato del Mondo 2004 a Verona; Il Campionato del Mondo Ciclocross di Spresiano nel 2009; 3 Sei Giorni di Milano; 2 Milano-Sanremo; 5 Giri di Lombardia; 28 Campionati Italiani in Pista; 2 Campionati Europei Pista; 1 Campionato del Mondo Pista oltre a numerose gare professionistiche.
Sono tantissimi i ricordi legati a questo suo ruolo nel ciclismo; Molti sono belli ed altri, purtroppo, tristi.
Ricordo la corsa delle “Foglie Morte” come veniva allora indicato il Giro di Lombardia e parlo dell’edizione dell’anno 1987 con partenza da Como e che si concludeva in Piazza Duomo a Milano dopo 265 chilometri con 27 corridori che portarono a termine la gara dei 177 partiti da Como.
Era l’81° edizione del Lombardia e la vinse Moreno Argentin percorrendo i 265 chilometri in 6h 52’ 10” alla media di kmh. 38,577.
Me la ricordo ben e anche perchè fu l’ultimo Giro di Lombardia che si concluse in Piazza Duomo a Milano, una piazza che mi impressionò pazzescamente!
Una folla enorme, strabocchevole, appassionata.
Mi fece intimorire questa situazione, intimorire favorevolmente. Poi però rientrai subito nelle vesti del Giudice d’Arrivo con l’occhio sulla linea del traguardo ma il cuore con tutti quei Tifosi che mi attorniavano : Uno spettacolo unico, raro, bellissimo.
Il ricordo più triste è legato alla morte del corridore Diego Pellegrini (classe 1972), in seguito ad un gravissimo incidente di corsa nella discesa del Colle San Carlo al Giro della Valle D’Aosta del 1993.
Tappa che si concludeva a Morgex. Diego Pellegrini aveva soltanto 21 anni ed era una promessa del nostro ciclismo.
Adesso mi sento un po’ triste, lasciare questa mansione dopo 43 anni è dura ma, non mi allontanerò dal mondo del ciclismo, un mondo che mi ha voluto tanto bene e al quale io ne voglio altrettanto.
Seguirò ancora le gare da spettatore e da tifoso ed avrò così il piacere di incontrare di nuovo tanti Amici, tante belle Persone e tantissimi miei Colleghi che sono si degli ex Colleghi come funzione ma sempre nel cuore e nei miei ricordi.
In pensione?…..Non del tutto….sono pur sempre il presidente degli Alpini del mio paese, Pieve di Soligo!