Parabiago, 20 Giugno 2019
Alessio Brugna, 2° vittoria stagionale
Parabiago, 20 Giugno 2019
Elite-U23 : “36° Trofeo Antonietto Rancilio”
Uno….due….pronta riconferma di Alessio Brugna che dopo la vittoria in quel di Gessate, impone il suo bruciante sprint anche a Parabiago nel 36° Trofeo Antonietto Rancilio, gara disputata in una serata dal clima assai gradevole con la cornice di un pubblico attento e competente in tutte le fasi della velocissima gara pedalata su di un circuito cittadino di poco superiore ai 4 chilometri e ripetuto 27 volte dai 72 corridori che hanno preso il via.
Ed è subito altissima velocità, quasi sempre sul filo ed oltre dei 50Kmh ma nonostante ciò in tre tentano l’avventura fin dal primo giro :
Luca Cibrario (Cycling Development-Guerciotti);
Matteo Valsecchi (Idem)
Matteo Zandomeneghi (Iseo Rime Carnovali)
che, appena assaporato il gusto dell’avventura, sono richiamati in gruppo comunque con 20 km in avanscoperta.
Si continua così con numerosi scatti nel tentativo di proporre una fuga ma i ranghi tornano sempre compatti fino ad 8 giri dal termine quando evadono il dorsale
nr. 61, Victor Bykanov (Team Cinelli) guidato da Gianpaolo Cioccolo;
Enrico De Robertis (UC Pregnana-Team Scout) del DS Alberto Saronni
e Matteo Zurlo (Zalf Desirèe Fior) DS Rui.
Il terzetto fila a tutta per un paio di giri poi si rialza De Robertis lasciando soli in testa Zurlo e Bykanov inseguiti dall’ex Tricolore crono U23, il siciliano Paolo Baccio che non riesce ad agganciarsi al tandem di testa e, di fatto, a due giri dalla fine viene ripreso dal gruppo compatto che blocca anche il tentativo di Zurlo e Bykanov.
Volata a ranghi compatti dunque con Alessio Brugna che esce imperioso e brucia Galdoune (Marocco-Named Roket) e Marchiori (Zalf) che completano il podio.
Bellissimo il quadro famigliare di Alessio Brugna che riceve l’abbraccio ed il bacio di sua sorella presente all’arrivo con tutta la famiglia in primis papà Walter che, in questa stessa corsa ben 36 anni fa conquistò il posto d’onore alle spalle del vincitore, Giuseppe Calcaterra.