Cividale del Friuli, 20 Maggio 2016.
Palmanova-Cividale del Friuli 13° Tappa del 99° Giro D’Italia
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Dopo cinque anni torna sul gradino più alto del podio in una tappa del Giro trionfando al traguardo della 13° tappa del 99°Giro d’Italia, la Palmanova-Cividale del Friuli di km. 170 ma, a differenza delle altre sue tre vittorie da professionista, questa è la prima che non aveva l’arrivo in salita.
Ed ha approfittato di questa vittoria per festeggiare con una settimana di anticipo il suo 36° compleanno che è per il 26 Maggio ma, come ha detto ai margini della conferenza stampa, potrebbe ancora festeggiare, tanto per restare vicino al giorno del compleanno che è il 26 maggio, l’indomani a Risoul in Francia all’arrivo della 19° tappa che si concluderà in salita, la sua specialità. Un corridore serio che merita queste soddisfazioni considerando anche che è stato convocato dalla sua squadra, la Sky, proprio in extremis per sostituire Sergio Henao, una sostituzione rilanciata ieri essendo stato designato Capitano del team dopo l’abbandono di Mikel Landa Meana.
E oggi si è esaltato scattando con un plotone di 24 corridori all’incirca a metà corsa sulla salita che portava a GPM di Crai quando la corsa si è incendiata e gli scatti in testa non si contavano più perché la lotta per la maglia rosa finale si fa sempre più cruenta e, anche oggi, anche se in maniera non troppo pesante, anche Bob Jungels ha pagato la sua gabella perdendo la maglia rosa a favore di Andrey Amador Bikkazakova (Movistar-Costarica), trentanni ancora da compiere (il 29.08.1986), primo corridore del Costarica ad indossare la prestigiosa maglia rosa dopo essere stato anche il primo corridore di quel Paese a vincere una tappa al Giro (Cervinia).
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Dicevamo di Nieve, involatosi sulla salita della Cima Porzus passando per primo sul GPM di 1° categoria ai 910 metri slm con 26” su Visconti, (Movistar) e Dombrowski (Cannondale), un vantaggio che ha mantenuto fino all’arrivo replicando il successo da grimpeur anche sull’ultimo GPM di giornata, il “Valle”, 2° categoria ai 682 mt slm al km. 155,8 quando ne mancavano circa 15 all’arrivo, ancora molti considerando che il corridore era solitario al comando e che il vantaggio sugli immediati inseguitori, Visconti, Montaguti e Dombrowski era piuttosto esiguo, 52”.
Ma oggi Nieve era abbastanza pimpante, in fuga già da alcuni chilometri e il ruolo di Capitano lo ha galvanizzato parecchio tanto che è riuscito a mantenere il suo vantaggio su Visconti cronometrato in 43” e sul gruppo di Nibali in 1’17”.
E’ andata un po’ più male a Bob Jungels (Etixx Quick Step) che perde la maglia rosa per soli 26” e si rifà indossando nuovamente la maglia bianca che aveva gentilmente “prestato” al nostro Davide Formolo, (Cannondale), per un paio di giorni.
E domani si torna ancora in montagna anzi, sulle alte vette, a Corvara in Val Badia scalando montagne dai nomi storici, principeschi anzi reali e che rispondono al nome di Pordoi, Sella, Giau, Gardena, Falzarego, una serie di salite che contribuiranno parecchio a decidere non chi sarà il vincitore del prossimo Giro d’Italia ma, sicuramente, a fare perdere definitivamente le speranze di vittoria a qualche pretende che ancora confida nel successo finale.
Intanto applaudiamo ancora Nieve, un signor corridore che, da 8 anni, è presente non solo all’appello di partenza ma negli ordini d’arrivo finali un corridore al quale rivolgere alla francese il più classico e caloroso dei : “Chapeau”, una lezione anche a quei corridori che, senza motivi apparenti, abbandonano una corsa prestigiosa come il Giro d’Italia.
Vito Bernardi – Fotoservizio di Mosna Natascia G.