Bagnolo, 19 Giugno 2020
(nella foto, da sx, Barozzi,il Presidente Tedeschi e Bruno Reverberi)
Paolo Tedeschi e la Bici al Chiodo, rendono omaggio a Danilo Barozzi
Una delegazione della Associazione ex Corridori Ciclisti promotori del premio La Bici al Chiodo, ha reso omaggio alla figura di Danilo Barozzi, morto il 25 marzo scorso, in pieno lokdown Covid 19.
Il gruppo degli ex ciclisti con alla testa il loro portavoce Paolo Tedeschi era composto anche da Giovanni Gandolfi, Romano Pezzi, Mauro Pirondi, Antonio Accorsi, Bruno Reverberi e Remo Saccani, hanno incontrato nell’occasione Corrado Barozzi, figlio del campione scomparso, all’interno dello storico negozio di colori e ferramenta nel quale Danilo, era apprendista.
Attività grazie alla quale per fortunate circostanze, Barozzi ancora giovane iniziò a fare il ciclista e dare inizio alle sua onorata carriera.
Barozzi in 9 anni da professionista vinse più di dieci gare tra le quali per due volte il G.P. Industria di Prato, valido per il campionato italiano, un Gran Premio di San Marino davanti a Fausto Coppi fresco iridato.
Fece quattro secondi posti in tappe al Giro d’Italia. Terzo al Giro di Svizzera.
Era rimasto l’ultimo testimone della spedizione italiana al Tour de France del 1955.
Dopo l’abbandono al ciclismo, Danilo si ritirò nella sua nuova casa fatta costruire all’ingresso di Bagnolo, rilevò il negozio dove era stato apprendista e iniziò la riconversione alla sua nuova condizione di vita.
Danilo Barozzi era il più autorevole dei nostri ciclisti.
In ogni circostanza era invitato come personaggio d’onore,
Nell’ultima edizione della Bici al Chiodo, del gennaio scorso, aveva ricevuto il premio alla Carriera.
Il gruppo degli ex ciclisti dopo aver consegnato a Corrado Barozzi la rassegna di foto e testimonianze dell’ultima Bici al Chiodo, si sono recati al cimitero di Bagnolo per onorare i resti del campione che riposano nella tomba di famiglia.