Pasturana, 19 aprile 2020
NON C’È LIMITE ALLE PRESE IN GIRO. LO SFOGO DI UNA ADDETTA AI LAVORI.
Sono all’interno del mondo dello sport da tutta la vita, la ginnastica, la pallavolo e da sempre il CICLISMO, quello che per me è lo sport più bello del mondo.
Quello della fatica vera che molto spesso, MOLTO SPESSO, non ripaga con i risultati che ci si aspetterebbe, perché la vita va così, ci si pone di fronte chi è più forte, a volte solo chi è più furbo, ma non importa neanche questo, perché chi va in bicicletta gode così tanto nel praticate il proprio mestiere che non si arrende.
Per chi non conoscesse questo mondo folle, un corridore esce in bicicletta tutti i giorni, ripeto TUTTI I GIORNI, caldo o freddo, si è al vento, ma ci si copre, si stringono i denti, si soffre.
Si sviene dal caldo, ci si disidrata, non si ha la forza di parlare troppo perché quando la salita arriva si pensa solo a controllare il respiro e a controllare testa e gambe, dopo gare di diluvio si scende dalla sella sporchi neri, sudati, appiccicosi, con le mani gelate e il naso che cola dal freddo e dalla fatica, d’estate ci si brucia la pelle e la si sente ardere come il fuoco, spesso le parti intime fanno male, si sfrega sulla sella ad ogni pedalata e si creano bolle e abrasioni che non guariscono velocemente e il giorno dopo si torna sulla sella, la vita sentimentale spesso è a distanza, I ragazzi sono lontani dagli affetti e dagli abbracci dei proprio cari, ci si prepara per una gara una stagione intera e poi capita di forare proprio nel momento che conta e pufff si stacca il numero, si mangia poco, si contano le calorie perché quel kilo in più si sente, eccome se si sente eeee….
Per finire, la PARTE ECONOMICA.
La maggior parte dei dilettanti sono SOTTOPAGATI per i sacrifici che nella vita fanno, sempre che si abbia una paga, che non viene chiamato stipendio ma bensì rimborso.
Ma il soldo non paga e si va avanti lo stesso, ma dall’altro lato molti ragazzi finita la loro carriera si ritrovano a non avere in mano niente o molto poco e vivono grazie al supporto di famiglie splendide che gli permettono di divertirsi.
Divertirsi???
Certo, c’è dell’allegria, del divertimento ma forse i sacrifici sopracitati non pagherebbero nemmeno questo senza una passione esagerata.
Sono 10 giorni che TV, ARTICOLI ONLINE, GIORNALI parlano solo ed esclusivamente della ripresa del CALCIO, perché è fondamentalmente quello che un gran numero di italiani attende con ansia quasi come a non voler capire che si tratta puramente di un giro di soldi che neanche ci possiamo immaginare, quasi come se piacesse l’idea di farsi prendere in giro.
Si parla di ripresa dello sport a livello agonistico più pagato, di atleti non bisognosi di intascare stipendi folli per sopravvivere, eppure gli unici, sempre i primi considerati e onorati come dei.
Fate ciò che volete… Ma riflettete.
Mi sento, io, molto offesa, da un movimento sportivo italiano che si dimentica delle categorie considerate inferiori.
È una grandissima presa in giro verso i miei ragazzi, i corridori tutti, il ciclismo, qualsiasi tipo di sport lasciato nel limbo della non considerazione in questo momento.
È una vergogna!
Meditate gente, continuate a tifare il GIUOCO DEL CALCIO e a lasciare che piano piano gli altri sport muoiano, caduti nel dimenticatoio.
La differenza sta qui, il calcio è un GIUOCO,
il ciclismo non si gioca SI FA, non si mima un fallo come attori teatrali, perché quando si cade ci si fa male davvero e non si ha neanche la forza di poter fingere.
Linda Subbrero, uno dei Direttori Sportivi di OVERALL TRE COLLI Cycling Team
#overallcyclingteam
#cyclinglife
Linda Subbrero
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N.D.R.
Un semplice suggerimento : Basta con lo scandaloso mercato degli allenatori. Ad una squadra di serie A bastano due insegnanti di educazione fisica per seguire gli allenamenti dei giocatori.
Lo stipendio?
1000-1200 euro al mese e, a queste cifre, sarebbero moltissimi gli insegnanti che chiederebbero di potersi dedicare a questo lavoro al di fuori delle ore di lezioni scolastiche. Ne guadagnerebbe l’agonismo, lo spettacolo e il buon senso e, di conseguenza anche il folle, indecoroso, offensivo mercato degli stipendi che offendono chi veramente lavora per la Comunità.
E chi vuole farsi prendere in giro continui pure a scalmanarsi col forza quello….hai visto quell’altro….che entrata…che fallo…che attore nel far finta di essere stato buttato a terra….(e mi astengo dal profferire tanti sporchi epiteti che ne conseguono). Poi le brutte notizie di carattere penale risse, pestaggi, accoltellamenti che qualche volta scaturiscono nei dintorni del mondo pallonaro, ne fa testo la cronaca nera, purtroppo!
Vito Bernardi direttore di www.pedaletricolore.it
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