Sanremo, 19 Marzo 2016 San Giuseppe.
La 107^ edizione della Milano-Sanremo ritrova la sua data originaria.
Il percorso è quello classico; dalla partenza di via Chiesa Rossa a Milano,
all’arrivo di via Roma a Sanremo passando dal Turchino, dai tre capi: capo Mele,
Capo Cervo, Capo Berta, dalla Cipressa ed infine dal mitico POGGIO.
Sono 199 i corridori che prendono il via alle ore 10 tempo bello.
Dopo 9 km. eccoci alla prima fuga di giornata protagonisti 11 atleti :
Maestri della Bardiani Csf,
Bagdonas lituano della AG2R la Mondiale,
Barta rep. Ceka della Bora Argon,
Kurek polacco della CCC Sprandi Polkovice,
Bono della Lampre Merida,
Tvetcov Romeno dell’Androni Sidermec,
Tjallingii Olanda Lotto-Jumbo,
Kluge Germania della Iam,
Samuele Conti della Southeast Venezuela,
Peron della Novo Nordisk, e
Coledan della Trek Segafredo.
Il loro vantaggio raggiunge una punta massima di 10’35”.
Nel comune di Arenzano, una frana caduta in mattinata lungo l’Aurelia, prima
dell’arrivo della corsa, costringe i corridori ad una deviazione sull’autostrada,
il percorso viene allungato di 5 Km.
Dietro il gruppo capeggiato dai Tinkoff riduce progressivamente il distacco; a
Savona e di 5’10”, al rifornimento di Ceriale e di 3’30” all’inizio dei tre capi e
di 1’45”.
Lungo la scalata di Capo Berta si staccano Samuele Conti, Peron e
Kurek, successivamente perde contatto anche Tvetcov.
In località Costarainera dove inizia la salita della Cipressa; il gruppo si
ricompatta, mentre il primo scatto viene operato da Visconti e Stannard; i due
guadagnano una manciata di secondi riuscendo a scollinare nell’ordine.
Nel frattempo giunge la notizia che l’australiano Matthews uno dei favoriti per la
vittoria finale, resta attardato causa caduta, ma insegue tenacemente.
Scatti e controscatti lungo la discesa ci provano Oss, Montaguti,e Sabatini che
raggiungono i due fuggiaschi, ma il gruppo si ricompatta nuovamente prima
dell’inizio del Poggio.
Andrea Fedi nel punto più duro parte deciso, ma viene quasi subito raggiunto e
superato dall’ex campione del mondo il polacco Kwiatkowski che insiste e scollina
in testa , lungo la discesa è Nibali che si lancia al suo inseguimento, ma il
polacco all’ultimo Km. conserva ancora 4″ di vantaggio su un gruppo allungatissimo
e forte di una sessantina di unità che, Cancellara in primis e Trentn a ruota si
incaricano di ricompattare.
Volatone finale: Boasson Hagen e Van Avermaet sono i primi a partire, dietro di
loro cade Gaviria costringendo Sagan a una deviazione, ne guadagna Demare che ai
trecento metri è già in testa ma deve lottare con il suo connazionale Bouhanni che
non molla, ma a 150 metri dall’arrivo un salto o uno scarto di catena lo mette
fuori gioco, per l’ex pugile soltanto un quarto posto, mentre Demare vince a mani
levate davanti al britannico Swift ed al belga Roelands.