Sannazzaro de Burgondi, 17 Settembre 2019
66° GP Sannazzaro, Cat. Elite-U23
Con l’Ammiraglio DeAntoni in prima linea e sempre vigile inizia a Sannazzaro la giornata del “Gran Premio Sannazzaro”, lo speciale avvenimento annuale tutto dedicato al ciclismo da ben 66 anni.
Un’edizione che sembrava nata sotto cattivi auspici in seguito ad un incidente verificatosi di prima mattina nella raffineria di una grande società petrolifera ubicata nei pressi della città.
Un incidente che, fortunatamente, non ha causato gravi danni a nessuno ma che, comunicato dalla TV di Stato, Radio e molti media privati, aveva causato timori ed apprensioni un po’ a tutti gli addetti ai lavori in primis, naturalmente, gli abitanti di Sannazzaro.
Poi però la giornata ha seguito l’iter programmato per la disputa della gara e, l’incidente mattiniero è rimasto al centro di tanti commenti che hanno fatto da contorno alla gara che, alle 14,00 in punto dopo che il vice parroco Don Arsene aveva impartito la Benedizione del Cristiano a tutta la Carovana, la piccola Alice accompagnata dalla mamma signora Elisa e dalla nonna signora Marisa, aveva abbassato la bandierina a scacchi in qualità di Starter designata e i 99 corridori schieratisi al via sono immediatamente scattati e,. già dal traguardo volante del primo giro, Riccardo Moro (Viris) fa sapere quali saranno le sue manovre agonistiche vincendo lo sprint per aggiudicarsi il relativo premio.
Poi sarà una continua serie di scatti e contro scatti sia per tentare qualche fuga che per vincere i premi in palio ad ogni passaggio sul TV tracciato sulla stessa linea del traguardo. A 15 giri dalla fine, (26 i giri in programma di un circuito cittadino di km 5,3) circa 75 km al traguardo nasce una fuga di un plotone di corridori, che varia di numero da 13 a 15 fino a spaccarsi definitavemente con l’uscita del terzetto formato da Begnoni e Bartolozzi (Viris Vigevano) e Appoloni (Sissio).
A sei giri dalla fine (circa 30 km), si rialza Bartolozzi anche perché il gruppo è sempre più a ridosso dei fuggitivi che sono Begnoni (Viris) e Appoloni (Sissio) sempre molto determinati ad andare avanti.
Sembra che questo tandem possa andare al traguardo ma non sarà così perché la fortissima reazione del gruppo porta ad un ricongiungimento al suono della campana, dopo una fuga durata circa 80 kilometri.
Nell’ultimo giro è il garlaschese Canepa a rilanciare uscendo prepotentemente dal gruppo che però decide di non concedere nessun nulla osta per la soluzione di forza e, volatona sarà. Una volata molto tirata che Stefano Moro non si fa “portare via” e batte allo sprint Carloalberto Giordani.
Stefano Moro indossa anche la maglia bianca di leader della classifica generale della “Challange Terre del Riso” che si concluderà, ultima gara del calendario Elite-U26 a metà ottobre 2019 in quel di Ferrera Erbognone.
Servizio a cura di : Vito Bernardi