Doha, 15 Ottobre 2016
Donne Elite : 20 anni, danese, Amalie Dideriksen
Marta Bastianelli non si nasconde.
Appena tagliato il traguardo, ai microfoni della Rai, racconta gli ultimi due chilometri, quelli che alla fine hanno deciso la gara, come del resto era nelle previsioni: “Ero alla ruota di Elena (Cecchini, ndr) quando ha avuto uno sbandamento forse a causa di un pedale che è saltato.
Anche io sono stata costretta a togliere il piede dal pedale.
Poi ho ripreso la ruota di Maria Giulia (Confalonieri, ndr), che è stata veramente brava a riportarmi sulle prime. Quando è partita la volata ho forse pagato lo sforzo precedente.
In realtà ci è mancata la nostra migliore sprinter, Giorgia Bronzini…”.
Infatti, la giornata, per le azzurre di Dino Salvoldi, alla ricerca del 20° risultato utile in questo 2016, non era iniziata nel migliore dei modi. Giorgia Bronzini era costretta ad alzare, suo malgrado, bandiera bianca, per una notte passata insonne: malditesta e indisposizione.
Un forfait che ha privato la formazione azzurra della migliore opportunità su un percorso come quello di Doha che non concede grande spazio all’immaginazione.
Ha vinto, al termine di una volata entusiasmante e soprattutto imprevedibile, Amalie Dideriksen, astro nascente del ciclismo mondiale, già iridata per due volte tra le juniores (2012 e 2013) e appena 20enne: “E’ incredibile, non sono una velocista e non mi attendevo certo di riuscire a vincere in volata davanti ad un’atleta del calibro di Kirsten Wild..”. Completa il podio, alle spalle della danese e dell’olandese, la finlandese Lotta Lepisto. Marta Bastianelli chiude al quinto posto.
Sarebbe andata diversamente se ci fosse stata Giorgia Bronzini? Dino Salvoldi non cerca scuse: “Non saprei… il valore di Giorgia è conosciuto, ma non c’era e quindi abbiamo fatto il meglio che si poteva con Marta.
Bisogna saper essere sportivi nei confronti di chi, oggi, ci è arrivato davanti…”
E per quanto riguarda il problema di Elena Cecchini? “Forse con Elena avremmo potuto prendere la testa, ma comunque le ragazze, con ultima Confalonieri, hanno portato Bastianelli in posizione giusta per lo sprint, poi la volata ha emesso questo verdetto.
Non c’è rammarico, prendiamo e accettiamo questo piazzamento.”
La cronaca non vive dei sussulti della prova juniores di ieri.
Le olandesi provano a fare la gara, come se sapessero che un arrivo in volata alla fine può sempre regalare sorprese.
Non riescono però ad uscire dal gruppo, marcate a vista da tutte le altre formazioni.
Ci riesce, invece, a meno 40 dalla fine la campionessa del mondo crono, l’americana Neben che guadagna anche 40” sul gruppo.
Difficile però immaginare un arrivo solitario ed infatti quando si entra nell’ultimo giro sono ancora tutte insieme.
Si scatena la lotta per la conquista del posto migliore in volata.
Le olandesi si confermano la formazione più strutturata, organizzano un treno che non viene scalfito dai tentativi delle azzurre (coraggiose e brave a combattere per la posizione migliore), delle tedesche e della Svezia.
Ma il finale premia la danese, che parte al momento giusto e veste, così, la maglia iridata.
ORDINE DI ARRIVO
1. Dideriksen Amalie (Den) km. 134,1 in 3h10’27”
2. Wild Kirsten (Ned)
3. Lepisto Lotta (Fin)
4. Deignan Elizabeth (Gbr)
5. Bastianelli Marta (Ita)
6. Fournier Roxane (Fra)
7. Hosking Chloe (Aus)
8. Gutierrez Ruiz Sheyla (Esp)
9. Numainville Joelle (Can)
10. D’Hoore Jolien (Bel)
20. Barbara Guarischi (Ita)
36. Maria Giulia Confalonieri (Ita)
74. Tatiana Guderzo (Ita) a 27”
89. Elisa Longo Borghini (Ita) a 1’ 90.
Elena Cecchini (Ita)
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