8^ tappa del 99° Giro d’Italia
FOLIGNO-AREZZO di km.186
tappa insidiosa; pianura e montagna sono il concentrato di questa frazione che, porta i Girini dall’Umbria alla Toscana, specialmente, verso il finale di tappa; infatti dopo un primo transito sul traguardo di Arezzo, si affronta l’Alpe di Poti a quota 827, con 6 km e 400 metri di strada stretta e sterrata con discrete pendenze.
Due sono i traguardi volanti: ad Umbertide e ad Indicatore, mentre i gpm sono fissati a Scheggia 3^ cat. e all’Alpe di Poti 2^ cat.
La cronaca
190 i corridori al via da Foligno
dopo 20 km di gara la prima ed unica fuga; sono 13 atleti ad alimentarla, i loro nomi:
Montaguti,
Moser,
De Marchi,
Kadri,
Trentin,
De Bie,
Brambilla,
Berlato,
Rojas,
Tcatevitch,
Arndt,
Sutterlin
e Venter ,
mentre alle loro spalle il gruppo si rompe in tre tronconi per poi ricongiungersi dopo pochi km.
I Fuggiaschi dopo 50 km. vantano un vantaggio di 1’53”.
Il traguardo volante di Umbertide viene vinto da Trentin che supera di slancio Tcatevitch e Berlato, dietro il gruppo insegue a 3’10”.
Ed eccoci al gmp di 3^cat. in località Scheggia: 1° De Bie, 2° Berlato 3° Sutterlin, aumenta lo svantaggio del gruppo il gap adesso è 4’40.”
Ad Indicatore secondo traguardo volante dopo 145 km. di corsa passa al primo posto Trentin seguito da Tcatevitch e Kadri mentre dietro sotto la spinta degli olandesi della Lotto Jumbo gli inseguitori riducono lo svantaggio a 3’30”.
Ma è sull’Alpe di Poti che si decidono le sorti della corsa; davanti allungano Montaguti e Berlato, successivamente vengono ripresi da De Marchi e Brambilla ed è proprio quest’ultimo che scatta a più riprese sul tratto sterrato più duro staccando i compagni di fuga.
Si muovono anche dietro; Valverde scatta e riesce a portar via un gruppetto che tra gli altri comprende anche Nibali, Uran, Firsanov, Zakarin, Pozzovivo, Landa e Majka.
Brambilla lanciatissimo scollina sul gpm dell’Alpe di Poti con 16″ su Montaguti e 1’06 su Rojas, De Marchi e Venter, mentre in grave difficoltà la maglia rosa Dumoulin che arranca a 3’20”.
Bravissimo in discesa, Gianluca guadagna ancora, la sua è una marcia trionfale verso il successo di tappa e la maglia Rosa.
Ad Arezzo taglia il traguardo solo a mani alzate con un vantaggio di 1’06” sul bravo Montaguti, mentre il terzo posto a 1’27 è di Moser.
Alla spicciolata giungono poi Venter e De Marchi ed il gruppo Valverde con tutti i migliori tranne Dumoulin che accusa un ritardo di 2’51”.
Meritata la vittoria del quasi ventinovenne Gianluca Brambilla che sui tratti sterrati si esalta; già alle Strade Bianche del marzo scorso ci aveva fatto sperare e sospirare.
Oggi il sogno per polenta e sopressa cosi’ si è autodefinito in conferenza stampa, eufemismo con il quale si ritiene più veneto che lombardo, nonostante il cognome e la località di nascita: Bellano sul lago di Como si è avverato.
Professionista dal 2010 per lui è la seconda vittoria individuale, dopo il Gran Premio Nobili del 2010.
ORDINE D’ARRIVO:
1° Gianluca Brambilla (Italia) Etixx Quick Step Km.186 in 4h 14′ 05″ media 43,922
2° Matteo Montaguti (Italia) AG2R la Mondial a 1’06”
3° Moreno Moser (Italia) Cannondale a 1’27”
4° Jacobus Venter (Sudafrica) Dimension Data a 1’28”
5° Alessandro De Marchi (Italia) Bmc a 1’33”
6° Alejandro Valverde (Spagna) Movistar a 1’41”
7° Steven Kruijswijk (Olanda) Lotto Jumbo st 8° Mikel Landa (Spagna) Sky st 9° Esteban Chavez (Colombia) Orica Greenedge st 10°Ilnur Zakarin (Russia) Katusha st
ai primi 3 abbuono di:10, 6, 4 secondi
CLASSIFICA GENERALE:
1° Gianluca Brambilla (Italia) Etixx Quick Step in 33h 39’14” media 40,910
2° Ilnur Zakarin (Russia) Katusha a 23″
3° Steven Kruijswijk (Olanda) Jumbo Lotto) a 33″
4° Alejandro Valverde (Spagna) Movistar a 36″
5° Vincenzo Nibali (Italia) Astana a 45″
6° Esteban Chavez (Colombia) Orica Greenedge a 48″
7° Rigoberto Uran (Colombia) Cannondale a 49″
8° Rafal Majka (Polonia) Tinkoff a 54″
9° Domenico Pozzovivo (Italia) st
10°Mikel Landa (Spagna) Sky 1’03”
11°Tom Dumoulin (Olanda) a 1’05”
e domani alla cronometro del CHIANTI ne vedremo delle belle
Da Arezzo per PEDALE TRICOLORE
Aldo Trovati