Varallo Pombia, 10 Aprile 2018
Aldo Trovati : Intervista Mario Androni, Main Sponsor del Team Androni Giocattoli-Sidermec-Bottecchia
Buon giorno a tutti gli amici di PEDALE TRICOLORE.
Recentemente il dott. Vito Bernardi ed io, abbiamo avuto l’onore ed il piacere di essere ricevuti da MARIO ANDRONI; titolare e fondatore dell’omonima ditta di giocattoli a Varallo Pombia, per un’intervista, che si è poi rivelata una piacevole chiacchierata, che ora ci apprestiamo a raccontarvi.
L’UOMO DEI BALOCCHI cioè il signor Mario primo sponsor della squadra ciclistica vincitrice della scorsa CICLISMO CUP e quindi squadra campione d’Italia in carica, ha spaziato in lungo e in largo, parlando di tutto senza reticenze: di ciclismo, della sua vita di imprenditore, della sua azienda nonchè della sua storia di uomo, di industriale e delle sue idee.
Ma procediamo con ordine.
GIMONDI o MOTTA? cosi’ inizia la nostra chiacchierata; Mario si schiera apertamente per il bergamasco, sottolineando la sua potenza, la sua classe, la sua caparbietà nel ricercare il risultato a tutti i costi e la sua fame di vittorie, non nascondendo che il campione di Sedrina è stato uno dei corridori da lui più ammirati.
Con un cambio repentino passa ai giorni nostri puntando il dito su un fatto accaduto la scorsa stagione durante la TRE VALLI VARESINE, riguardante la polemica tra un corridore elvetico e il nostro Gianni Moscon accusato dallo svizzero di averlo fatto deliberatamente cadere.
Ammiro Gianni fin da dilettante, me lo ricordo vincitore di una corsa qui dalle mie parti a Taino in maglia tricolore e mi sarebbe piaciuto moltissimo farlo passare professionista con L’Androni, ma la SKY……
Bisogna far chiarezza su quell’episodio in quanto ritengo sia fondamentale per il futuro stesso del giovane trentino, stabilere, se trattasi di calunnia oppure se è la verità, nel qual caso, dal mio punto di vista, Gianni non diventerà mai un campione degno di tal nome.Una “vigliaccata” cosi’ non si fa ad un collega.
Ricordo un episodio di quando correvo da dilettante nell‘ EDERA di Varese, che durante una competizione a Seregno fui fatto cadere di proposito da un altro concorrente, molto probabilmente per una banalità, lo aspettai alle docce dello stadio Ferruccio e gli mollai uno sganassone che ancora oggi se lo ricorda.
Fare cadere deliberatamente un collega è una cosa odiosa che non concepisco.
Io volevo lasciare il ciclismo lo scorso anno quando Mauro Vegni mi comunico’ che l’ANDRONI non avrebbe partecipato al GIRO d’ITALIA per il secondo anno consecutivo; va bene il turn over, come mi aveva detto l’anno precedente, ma due anni consecutivi mi sembravano troppi, considerando che avevamo fatto un notevole sforzo finanziario per rafforzare la squadra e per dar vita al progetto giovani.
Tuttavia la logica aziendale ha avuto la meglio e cosi’ ci siamo nuovamente impegnati con GIANNI SAVIO che è un “gran signore” oltre ad essere un ottimo manager, lui da parte mia ha carta bianca.
Il nostro nome figura da decenni nel ciclismo,con noi hanno corso campioni come FROOME allora ancora sconosciuto quando la squadra si chiamava BARLOWORLD ANDRONI, successivamente con DIQUIGIOVANNI dove militava un certo Sella, soprannominato il “SALBANEO” cioè il folletto del bosco, una promessa forse mancata ma, che comunque è riuscito a cogliere le sue soddisfazioni, un certo Jose’ Rujano, stella colombiana che troppo presto si è spenta, ma che noi abbiamo più volte cercato di riaccendere e rilanciare.
Ed infine primo sponsor: ANDRONI SIDERMEC BOTTECCHIA tre nomi soprattutto; SCARPONI, PELIZZOTTI e EGAN BERNAL.
L’aquila di Filottrano ce l’ho ancora adesso nel cuore; basta ho detto tutto.
La mia attività di imprenditore, inizia nel 1973 quando lavoravo la plastica per REA GIOCATTOLI di Giussani e debbo dire che sono stato molto fortunato; io vengo da una famiglia di contadini e le mie origini sono modeste, nonostante che in passato i miei avi discendessero da famiglie nobili quali SFORZA, BORROMEO, COSTANTINI e successivamente ANDRONI.
Il cibo non è mai mancato, tuttavia solamente io grazie alla fortuna, alla congiuntura degli anni 70 , all’inflazione che allora vigeva e regnava sovrana, sono riuscito, grazie anche ad investimenti, mirati a realizzare la mia fabbrica.
Nel 1974 mi presentai alla mia prima fiera, successivamente lavorai anche per GIOCHI PREZIOSI, che però lasciai presto per continuare per la mia strada, ed ora posso dire di essere a buon punto, ho dei validi collaboratori, primo fra tutti mio nipote che mi danno un eccellente aiuto.
Amo la vita , sono contento di essere nato europeo, non ho mai imparato l’inglese, ma in compenso parlo francese, ho amici in tutto il mondo, dal Sudafrica alla Svezia, credo in Dio, ma non troppo nella religione cattolica, dove Trovo troppe discrepanze e, giacchè siamo in clima di elezioni vi confesso che io non andrò a votare.
Debbo però dire che tra tutte le comunicazioni che ho avuto, il messaggio elettorale della Meloni, per il suo contenuto impreditoriale, mi è particolarmente piaciuto.
E adesso basta facciamo uno stop per il pranzo.
Dopo vi mostrerò come nascono i GIOCATTOLI ANDRONI.
Grazie signor Mario “UOMO DEI BALOCCHI.”
ALDO TROVATI e VITO BERNARDI da VARALLO POMBIA