Calenzano, 02 Febbraio 2017.
Fabrizio Biondi : 40 anni con la telecamera, telecronista pioniere nelle TV private
Ed una carriera così lunga, importante e di qualità non poteva assolutamente passare sotto silenzio ed è stata ricordata in modo schietto e garibaldino presso il Ristorante “Gli Alberi” di Calenzano con la cornice di un pubblico formato da Amici, tali fin dalla prima ora come il Presidente della Federciclismo Nazionale, Renato Di Rocco e il motociclista Leandro Becheroni regista e conduttore della serata alla quale hanno partecipato anche Padre Agostino Gelli, Gianfranco Gelli e Giacinto Gelli, presidente del Gruppo “La Famiglia in cammino” del Centro Spirituale del Ciclismo che ha sede presso il Convento di Santa Lucia alla Castellina, attualmente retto da Padre Nicola, struttura religiosa che si affida da anni alla professionalità di Fabrizio Biondi ed oggi anche del figlio Massimo per realizzare servizi sulle manifestazioni che si tengono appunto alla “Castellina”, in primis la Giornata dedicata al “Premio Coraggio e Avanti”.
Biondi è stato il “Pioniere” delle telecronache ciclistiche sulle TV private, ha dipinto il ciclismo nella sua essenza primaria coinvolgendo tanti telespettatori attirandone anzi molti un po’ acerbi di ciclismo ma coinvolti dalla dialettica e professionalità che Fabrizio sapeva e sa tuttora esprimere col microfono davanti ad una telecamera.
Negli anni 80 il nostro Fabrizio Biondi commentò i Mondiali Juniores alle Cascine e, in quell’occasione, ebbe un partner nell’attuale Presidente Di Rocco che lo incoraggiava e sosteneva.
Il cuore è nella mia città, afferma Fabrizio Biondi, qui ho iniziato correndo in bicicletta fino alla categoria Dilettanti.
Poi mi sono dedicato alle telecronache esordendo con “Tele Toscana 1” avendo poi la fortuna di approdare a “Canale 48” della Famiglia Pontello dove sono rimasto dal 1977 al 1982.
Dal 1983 sono ad “Italia 1” di Rusconi e da qui, grazie a Guelfo Marcucci, ebbi uno spazio nazionale con “Tele Elefante” dove seguivamo le gare italiane e, facevamo concorrenza anche alla Rai.
La mia corsa a tappe continua nel 1984 dove ebbi l’onore di essere anche qui un “Pioniere”, come prima TV privata a fare il Giro d’Italia poi, alla fine del 1987, Marcucci vende a Berlusconi e io dal 1988 sbarco a Capodistria con contratto “Fininvest” nelle reti di “Canale 5”, “Italia 1” e “Rete 4”, un’esperienza che purtroppo durerà poco perché la Rai non diede più il segnale per il Tour de France 1988 a Capodistria. Dovevo scegliere tra Milano e la mia Toscana dove effettivamente scesi e lavorai con Mendella di “Rete Mia”, dal 1989 al 1991.
Dal 1994 al 2009, con Cecchi Gori in “Telemontecarlo” e “Canale 10”, esperienza che per me è equivalsa ad una grande Scuola.
Importanti anche i servizi di Biondi come le Olimpiadi di Seul seguite per Capodistria dove ho visto vincere Olaf Ludwig (a quell’epoca potevano gareggiare solo i Dilettanti). Nel 1996 ad Atlanta (U.S.A.), molti servizi su Silvio Martinelli e Antonella Belluti, servizi irradiati nei TG di Mediaset poi, nel 2000 a Sidney (Australia) con la vittoria di Jan Ulrich e nel 2004 l’apoteosi con Paolo Bettini ad Atene (Grecia).
E molte interviste, a Platini (Calcio), Francesco Moser e l’indimenticabile “Pirata”, Marco Pantani nel 1998. A proposito di Pantani, ricordo che ero a “Telemontecarlo” e i corridori Italiani al Tour De France di quell’anno, avevano l’esclusiva con la Rai; Marco mi conosceva benissimo perché lo seguii moltissimo anche da dilettante. Inaspettatamente, Pantani, mi dice : “Voglio essere intervistato da te!”, allungammo il filo e rispose alle mie domande nel “mio microfono”.
Ora Fabrizio Biondi lavora in Toscana alla TV del Cuore dove collabora col figlio Massimo al quale ha trasmesso la sua passione e che spero possa continuare a coltivare col mie stesse soddisfazioni.
Il nostro articolo finisce qui ma la leggenda di Biondi…. anzi….dei Biondi (Fabrizio e Massimo), possa continuare a lungo,