Turbigo, 03 Settembre 2016
Domenica 04 Settembre : 50° Edizione del Trofeo Raffaele Marcoli
Collezionava francobolli, andava per funghi era un corridore educato, un velocista buono ma esplosivo tanto che fu soprannominato il “Lampo di Turbigo”.
Fu molto sfortunato perdendo la vita a Feriolo di Belgirate il 26 agosto 1966 quando aveva soltanto 26 anni e davanti a sé tutta una carriera.
Subito dopo la sua morte, il consiglio direttivo del VC Turbigo decise di cambiare la denominazione in Velo Club Raffaele Marcoli-Turbigo decidendo contemporaneamente di organizzare una gara in sua memoria. Ed oggi, a 50 anni da quei tragici giorni, per iniziativa dell’Olimpionico di Roma Toni Bailetti, è stata organizzata una commemorazione del campione turbighese con l’adesione e partecipazione degli Olimpionici Marino Vigna, Sante Gaiardoni, Mino De Rossi, Vittorio Seghezzi un grande ex che nel Tour del 1948, gregario di Gino Bartali, contribuì a calmare le acque in seguito all’attentato che subì Togliatti. Ma c’erano altri campioni come Balmamion, Zilioli, Caverzasi, Lanzafame, Stefanoni, Giampiero Macchi, Valerio Lualdi, Emanuele e Marcello Bergamo, Pippo Fallarini, Marco Marzano, Paolo Bailetti, Cosimo Pinto, un Olimpionico del pugilato e tanti ma tanti altri che ricordarli tutti viene molto arduo.
Hanno voluto essere presenti anche le Amministrazioni Comunali di Turbigo col Sindaco Garavaglia, la città di Belgirate col sindaco Walter Leo, Nosate col primo cittadino Roberto Cattaneo e Castano Primo con la Delegata allo Sport, Carola Bonalli oltre a numerosi Consiglieri comunali e tanti cittadini e sportivi venuti un po’ da varie parti d’Italia.
E, davanti a tutti, le sorelle di Raffaele, Franca e Silvana Marcoli.
Una cerimonia che è stata anche occasione per presentare la 50° edizione del Trofeo dedicato a Raffaele Marcoli ma anche il primo vincitore di questa prestigiosa gara, Valter Cozzaglio (Oggi presidente del CP-FCI di Milano) che ha posato con l’olimpionico Bailetti ma, ha anche ripetuto la foto protocollare di quel giorno di 50 anni fa, guarda il destino, ancora con la stessa miss di allora, Adele Marcoli.
A tutti i partecipanti è stata offerta una medaglia con la foto di Raffaele che, sembrava materialmente presente tra noi, un momento unico e particolare di commozione e di festa tutti assieme perché il ricordo sia sempre più che mai vivo.
Stavolta insomma niente fughe, nessuna volata, zero scatti, nessuna partenza e nessun arrivo perché sabato è stata la corsa dei ricordi, delle immagini e di tante emozioni ricordando anche le vittorie di Raffaele con le maglie della Legnano, Maino e Sanson per 7 vittorie da professionista tra tappe al Giro d’Italia, alla Tirreno Adriatico e l’ultima, nella Coppa Bernocchi a Legnano, praticamente in casa, in casa come oggi, qui a Turbigo per ricordarlo ancora una volta presso il Centro ricreativo di Palazzo De Cristoforis-Gray col sostegno del Comune e in collaborazione con la Pro Loco, Il VC Raffaele Marcoli, tutti simbolicamente in sella per rendere onore e omaggio a Raffaele Marcoli, il “Lampo di Turbigo”.