Ciriè, 02 Ottobre 2015.
99° Gran Piemonte – (Giro del Piemonte)
Jan Bakelandts, 29 anni, belga di Oudenaarde, 4° vittoria in carriera, due giorni in maglia gialla al Tour del 2013, professionista dal 2010, scive il suo nome nell’albo d’oro del Giro del Piemonte, 99° edizione “Gran Piemonte” riprendendo il cammino interrotto nel 2012 con la vittoria del colombiano Rigoberto Uran.
Bakelandts è entrato in azione a meno di 10 km dall’arrivo quando il plotone in testa alla corsa si è ricompattato e, rispondendo ad un primo attacco lanciato dal piemontese Fabio Felline (Trek), ha creduto in se stesso insistendo con decisione fino al traguardo che poi ha tagliato vittorioso con soli 4 secondi sugli azzurri Matteo Trentin (Etixx) e Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf).
La cronaca,
Non prendono il via, dato dal Mossiere Sergio Colombatto, Sindaco di San Francesco al Campo i dorsali 131, Davide Villella, l’olandese Slagter, (Cannondale-Garmin) e, 178, Richie Porte (Team Sky) mentre la corsa comincia ad essere bagnata da una pioggia che, via via, diventa sempre più fitta e i corridori cominciano ad imporre un ritmo molto alto alla corsa, forse per anticiparne la conclusione e, dopo sette chilometri nasce il tentativo principe di tutta la gara con,
Compirtrous (Fr-Ag2R),
Tvetcov (Rom-Androni),
Benedetti (Bora Argon 18),
Brambilla e Golas (Ettix),
Roosen e Warbasse (Ned-Lotto),
Feng (Tpe-Lampre),
Berlato, soprannominato “l’uomo delle fughe”, (Nippo-Fantini),
Maragoni, (Cannondale-Garmin),
Hart (Gbr-Sky),
Felline e Coledan (Trek)
che iniziano una lunga fuga che li porta ad avere un vantaggio massimo sul gruppo di 2’16” al km 30 sul gruppo degli immediati inseguitori. Un vantaggio che oscillerà spesso tra il 1’35” ed i 2’.
E, al km. 111, cedono Berlato e Coledan, precedendo Feng, (Tps-Lampre-Merida) che si rialzerà dopo qualche centinaio di metri lasciando al comando 10 corridori che proseguono nel loro tentativo mentre però il vantaggio comincia inesorabilmente a scendere.
In una delle tantisime discese incontrate sul percorso odierno, piuttosto vallonato, cadono Brambilla e Golas della Etix scompaginando un po’ il plotone dei fuggitivi nel quale rientra subito Brambilla mentre il polacco Golas verrà assistito dal Dott. Branca del Servizio Sanitario ed esce definitivamente di scena.
In testa è il piemontese Fabio Felline a non demordere e rilanciare la fuga prima in solitaria poi trovando collaborazione in Brambilla (Etixx) e Roosen (Lotto Nl Jumbo), transitano assieme sotto la linea del traguardo con 24” sugli immediati inseguitori che dopo 3 chilometri completano l’inseguimento e, dopo qualche momento per studiarsi un po’, è il belga Jan Bakelands a rompere gli indugi e scattare all’insegna della va o la spacca e, dato che la fortuna aiuta gli audaci, Bakelands ce la fa credendo prima di tutto in se stesso sconfiggendo gli immediati inseguitori e la pioggia che scendeve sempre copiosa e che non ha scoraggiato nemmeno gli spettatori, intervenuti numerosi sul traguardo.
E con Bakelandts riprende anche la corsa verso il centesimo traguardo della sua storia iniziata nel 1906 con la vittoria del “Diavolo Rosso”, Giovanni Gerbi, piemontese di Asti che si ripetè anche nelle edizioni del 1907 e 1908.
Vito Bernardi-Fotoservizio di : Pisoni
Ordine d’arrivo,
1.Jan Bakelandts (Bel-Ag2R-La Mondiale) in 4h17’47” media kmh. 43,031;
2.Matteo Trentin (Etixx-Quick-Step) a 4”;
3.Sonny Colbrelli (Bardiani-Csf);
4.Eduard Grosu (Rou-Nippo Vini Fantini);
5.Gil Rojas (Esp-Movistar);
6.Sacha Modolo (Lampre-Merida);
7.Daniele Bennati (Tinkoff-Saxo);
8.Kristian Sbaragli (Mtn Qhubeka);
9.Andrea Fedi (Southeast);
10.Alberto Bettiol, (Cannondale-Garmin),
tutti col tempo del secondo classificato Matteo Trentin.
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