Torino-Superga, 01 Ottobre 2015.
96° Milano-Torino
La corsa è la più antica delle corse professionistiche su strada ; 1876 l’anno della prima edizione con Paolo Magretti ad inaugurare il suo lunghissimo Albo D’Oro tanto che la corsa oggi è paragonata ad un “MI-TO” parafrasando la sua dicitura con le prime due lettere del capoluogo lombardo e le prime due della città prima capitale d’Italia.
Un MI-TO anche nell’ordine d’arrivo con un vincitore, Diego Rosa (Astana), tra i più giovani del gruppo e, per giunta, anche piemontese, un vero e autentico enfant du pays, al suo battesimo con la vittoria tra i professionisti sul primo gradino del podio seguito dal polacco Rafal Majka (Tinkoff-Saxo) e, ad impreziosire ulteriormente il podio, Fabio Aru sul terzo gradino.
Un vero e proprio capolavoro quello confezionato da Diego Rosa e dalla sua squadra con un encomiabile Paolo Tiralongo, un generoso “gregario” come Fabio Aru e un assieme di squadra veramente paragonabile ad un orologio svizzero, cadenzato, col passo rotondo, potente e, soprattutto, costante metro dopo metro fino al ricompattamento del gruppo proprio ai piedi della salita al colle di Superga e, nelle fasi finali, con i ragazzi di Zanini sempre nelle primissime posizioni nel controllare la corsa prima e nel catapultare poi Rosa verso la vittoria.
La cronaca,
Dopo l’espletamento delle operazioni preliminari effettuate presso il ritrovo di partenza organizzato presso la sede di Sesto Ulteriano (Città Metropolitana di Milano), dello Sponsor “Gls Corriere Espresso”, è Alessandro Lorenzano, Sindaco del capoluogo, San Giuliano Milanese, a vestire i panni del Mossiere e dare il via alla corsa che dopo qualche pedalata di riscaldamento (faceva anche un po’ freschetto questa mattina), cinque corridori, al chilometro otto, danno il via alle scaramucce con un attacco che da vita alla…”tradizionale”…fuga di giornata con questi corridori,
Luca Chirico (Bardiani),
Samuele Conti (Southeast),
Alessandro Malaguti (Nippo Fantini),
Nicolas Lefrancois (Francia-Novo Nordisk)
e Daniel Teklehaymanot (Eritrea Mtn),
che guideranno la corsa raggiungendo un vantaggio massimo di oltre 5 minuti poco oltre il quarantesimo chilometro di corsa.
Una fuga lunga poco più di 150 km. ai piedi dell’attacco del primo passaggio sul Superga quando il gruppo, tirato principalmente dai ragazzi dell’Astana, si ricompatta.
Inizia così un “walzer” vorticoso con molti corridori che tentano l’affondo come
l’olandese Poels (Team Sky),
il polacco Majka (Tinkoff-Saxo),
il bergamasco Villella (Cannondale)
e il piemontese Diego Rosa
che non sbaglia né lo scatto, veramente imperioso, tagliente, stroncante né il tempo, quando mancano 3 chilometri all’arrivo e la rasoiata fa effetto devastando la resistenza degli avversari che arrancano, tentano di contrastarlo ma il risultato non cambia mai e il vantaggio acquisito subito dopo lo scatto, viene mantenuto quasi inalterato da Diego Rosa che taglia vittorioso il traguardo nel suo Piemonte, tra i suoi corregionali che non credono ai loro occhi e al loro cuore che esulta di gioia : I piemontesi sono tornati, viva il ciclismo piemontese mentre in omaggio a questa bellissima cornice, dal palco delle premiazioni squillano le note dell’Inno di Mameli ed è bello che queste note siano tornate al termine di una gara firmata RCS-Gazzetta dello Sport, proprio qui a Torino, prima capitale della nostra Nazione, l’Italia.
Vito Bernardi-Fotoservizio di Antonio Pisoni
Ordine d’arrivo,
1.Diego Rosa (Astana Team) km. 186 in 4h27’51” media kmh. 41,665;
2.Rafal Majka (Pol-Tinkoff Saxo) 16”;
3.Fabio Aru (Astana Team) 18”;
4.Thibaut Pinot (FDJ) 20”;
5.Wouter Poels (Ned-Team Sky) 23”;
6.Damiano Cunego (Nippo Fantini) 32”;
7.Domenico Pozzovivo (Ag2R);
8.Giovanni Visconti (Movistar);
9.Moreno Fernandez (Team Katusha) 36”;
10.Davide Villella (Cannonmdale).
Vito Bernardi-Fotoservizio Antonio Pisoni