Giovanissimi a Tradate (Pubbliphoto)

Tradate, 07 Agosto 2016

Giovanissimi a Tradate (Pubbliphoto)
Giovanissimi a Tradate (Pubbliphoto)

Controlli antidoping a giovani under 12?

Domenica 7 agosto, Tradate è stata invasa allegramente da 150 minicorridori delle 6 categorie “Giovanissimi”, ragazzi con età anagrafica dai 7 ai 12 anni e tesserati per la Federazione Ciclistica Italiana per disputare il 42° Gran Premio Amici del Ciclismo Natale Bascialla (Alla Memoria).

Tradate
Tradate 42^ GP Amici del Ciclismo Natale Bascialla alla memoria (Pubbliphoto)

Si è gareggiato nel pomeriggio e, al suono della campana dell’ultimo giro del circuito previsto per gli appartenenti alla categoria G6 (Circa 15 i km da percorrere in totale), si è presentato ufficialmente agli Organizzatori e ai responsabili FCI presenti il medico comandato dal Ministero della Salute per effettuare 4 controlli antidoping ad altrettanti miniciclisti della categoria G6, tutti maschi.

E’ stato un momento asai delicato, di incredulità da parte di tutti i presenti e, diciamocelo con franchezza, anche di paura e timori da parte dei miniatleti molti dei quali di 6, 7 e 8 anni non certo abituati a trovarsi di fronte a situazioni così delicate.

Tradate 42^ GP Amici del Ciclismo (Pubbliphoto)
Tradate 42^ GP Amici del Ciclismo (Pubbliphoto)

Certo qualche protesta da parte dei genitori ma la presenza del Consigliere della Federciclismo lombarda, Adriano Borghetti, dirigente da sempre vicinissimo al ciclismo giovanile, ha preso in mano la situazione, calmato gli animi e permesso all’incolpevole medico di effettuare quanto gli era stato richiesto dal Ministero.

Una situazione mai vista in 40 anni di ciclismo giovanile ha affermato Adriano Borghetti che si è premurato di avvertire immediatamente il presidente Nazionale Renato Di Rocco, di quanto avvenuto a Tradate.

Tradate-Giovanissimi 42^ GP Natale Bascialla A.M. (Pubbliphoto)
Tradate-Giovanissimi 42^ GP Natale Bascialla A.M. (Pubbliphoto)

Una decisione che, stando alle prime dichiarazioni pervenute dal Brasile dove si trova attualmente il presidente Di Rocco, non sono state troppo di condivisione con il controllo effettuato anche se lo stesso è più che legale e previsto dai regolamenti attuali come affermato dal presidente dei Medici Sportivi varesini, Dr. Carlo Guardascione.

E’ intervenuto anche il massimo dirigente del ciclismo varesino, Massimo Rossetti, tra l’altro padre di cicliste il quale ha dichiarato che non è giusto cominciare a dubitare anche dei nostri “Giovanissimi”, questo è un cattivo segno per il ciclismo. Un controllo piuttosto anomalo, anche se so benissimo che il regolamento lo contempla però non posso fare a meno di dichiarare che in alcune gare di categorie ben superiori a questa dei Giovanissimi, hanno effettuato gare senza alcun controllo medico alla fine della gara.

Sono fiducioso in un rapido intervento del nostro presidente Nazionale affinchè situazioni del genere non abbiano più a verificarsi, lo ripeto, nei confronti di ciclisti in cosi verde età e, faccio anche presente che la normativa non obbliga gli organizzatori a predisporre locali adeguati per questi controlli in gare della categoria “Giovanisimi”.

E sull’onda di queste dichiarazioni anche quanto affermato da Miriam Martinoli, responsabile della Federciclismo per la categoria dei Giovanissimi nella provincia di Varese : “Non ritengo necessari questi controlli a questa categoria di bambini ancora prima che atleti; Dr. Luigi Simonetto, presidente della Commissione tutela salute della FCI : “Approfondirò il problema nei prossimi giorni” perché non mi sono mai trovato di fronte a situazioni di questo genere (in riferimento alla giovane età degli interessati); Loris Bagatin, Direttore Sportivo della SC Orinese : “Se ci sono delle regole, vanno rispettate” e Alessandro Schirosi, vicepresidente Polisportiva Besanese il quale fa rilevare che sono da catechizzare quei genitori che sottopongono i propri figlioli ad allenamenti sproporzionati al tipo di gara che poi debbono affrontare.

Ma tutti gli intervistati sono concordi nell’affermare che i controlli antidoping, i controlli sulla salute, sono sacrosanti e benvenuti però dovrebbero essere effettuati con lo stesso amore e prevenzione anche per gli appartenenti ad altri sport sempre però tenendo in assoluta e sacrosanta protezione queste categorie anagraficamente assolutamente da proteggere e non da metterli di fronte a situazioni che sono decisamente troppo grandi per la loro età.

E il ciclismo chiede ancora una volta maggior rispetto e ponderatezza.

Giovanissimi impegnati a Tradate (Pubbliphoto)
Giovanissimi impegnati a Tradate (Pubbliphoto)

 Vito Bernardi – Fotoservizio di Walter Todaro

 

Di Bernardi Vito

Il mondo del cilcismo locale e nazionale ha trovato una nuova e qualificata vetrina online. Si tratta del sito www.pedaletricolore.it, fondato e diretto da Vito Bernardi, giornalista pubblicista, conosciuto da tutti nell'ambiente delle due ruote. Nelle sue pagine, Bernardi raccoglie notizie, comunicati stampa, immagini di corse, atleti, società, dirigenti, e la più ampia informazione su quello che accade quotidianamente nell'Alto Milanese, ma anche a livello nazionale ed internazionale